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Agostini e Lucchinelli insieme a Dainese per presentare il webisode #5 "Old Dogs"

Giacomo Agostini e Marco Lucchinelli hanno presentato ieri sera al Deus Cafè di Milano il quinto episodio della webseries Dainese che racconta l'evoluzione del marchio dalla fondazione ad oggi. Durante la serata al Deus Cafè di Milano, i campioni hanno anche raccontato l’impegno e la dedizione dell’amico Lino Dainese nel realizzare le loro tute
Agostini e Lucchinelli insieme a Dainese
Ieri sera al Deus Cafè di Milano è stato presentato il quinto episodio della webseries con cui Dainese racconta la storia del marchio e l'evoluzione della sicurezza e dei materiali per la confezione dell'abbigliamento moto. Ogni episodio è stato incentrato su un particolare dettaglio legato a Dainese, dallo sviluppo dei prodotti, al rapporto strettissimo con Valentino Rossi fino alla descrizione del mitico Cube Dainese, l'avveniristica sede del magazzino del marchio veneto. Il quinto episodio è stato intitolato "Old Dogs" e ha come protagonisti, Giacomo Agostini e Marco Lucchinelli, due grandi vecchi del Motomondiale tricolore, nonché "testimoni oculari" dei primi passi mossi da Lino Dainese nel campo della sicurezza dei motociclisti. La serata, piacevole e informale è stata un'occasione per Ago e Lucky per raccontare aneddoti delle loro fantastiche carriere legati alla collaborazione con Dainese. I due piloti hanno infatti condiviso con stampa e partecipanti la loro esperienza a fianco dell’azienda italiana che, per tanti anni, li ha “accompagnati” e “aiutati”.
“Quando ho iniziato a correre, ha raccontato il 15 volte campione del mondo, le tute non erano altro che uno strato di pelle in più, non ti proteggevano. Se cadevi rischiavi di farti male davvero. Le tute si sfaldavano, i caschi non erano sicuri e le piste erano piene di pericoli: guardrail, marciapiedi e nessuna via di fuga. È stata la passione di Lino Dainese a cambiare le cose…lui ha sempre cercato un compromesso che facesse sentire il pilota più sicuro, senza togliergli aerodinamica, leggerezza e comfort. E così è stato: ha creato una tuta più spessa ma sempre leggera, ha introdotto l’utilizzo delle protezioni per ginocchia e schiena e sono ormai 10 anni che studia l’airbag”. Non da meno Lucchinelli, che, come il collega, spende parole di elogio verso il fondatore dell’azienda: “Dainese è sempre stato un marchio importante, ma quello che lo differenziava dagli altri era la passione che ci metteva Lino, che va oltre agli affari e agli interessi. Ecco un esempio: l’unico anno in cui non ho usato la tuta Dainese – l’anno che ho vinto il mondiale – il mio sponsor spagnolo non era in grado di confezionarmi la tuta nel modo in cui volevo, così Lino me la fece comunque cucendo, alla fine, il nome dello sponsor spagnolo. Ecco, questa è l’anima di Lino, l’anima di Dainese: proteggere il pilota al di là di qualsiasi interesse”.
La serata è stata occasione anche per Dainese di presentare al pubblico la propria collaborazione con Regenesi; l’azienda vicentina realizza una linea di accessori e piccola pelletteria utilizzando la pelle dalle tute "dismesse" utilizzate durante gare di campionati e test.
Per vedere la collezione, ecco il link al sito Dainese. Qui sotto invece, il quinto episodio della serie con protagonisti i due Campioni del Mondo. 
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