Vinales record: è il primo a vincere con tre marche diverse
Lo spagnolo ha ottenuto una grande vittoria in Texas, con tanto di rimonta e di gestione perfetta delle gomme, e ha raccontato le sensazioni con la sua Aprilia. Aveva già vinto con Suzuki e con Yamaha
"Stiamo vivendo un sogno"
In venti giri Maverick Vinales è passato da undicesimo a primo alla guida della sua Aprilia sul circuito delle Americhe, andando a vincere il suo primo Gran Premio con la Casa veneta. Lo spagnolo ha risalito la classifica per poi gestire sul finale le gomme, davanti ad un Pedro Acosta che non si è mai arreso e così è diventato il primo pilota a vincere con tre marche diverse, dopo averlo fatto anche con Suzuki e Yamaha. Vinales ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport: “Questa è stata la miglior gara che abbia mai fatto nel Mondiale, insieme a quella di Silverstone che ho vinto in 125. Me la porto veramente nel cuore. È stato un momento difficilissimo, che puoi sì sognare ma non è facile realizzare. Stiamo vivendo un sogno”.
Ad Austin veloce come a Portimao
Già nel GP precedente a Portimao Vinales era stato molto veloce, prima di soffrire un problema tecnico e veder così sfumare il podio. Il 29enne ha spiegato: “Qui avevo la stessa messa a punto che avevo in Portogallo, ma là avevo avuto un problema e in rettilineo perdevo due decimi. Questo è quello che cerco: la costanza. Se troviamo quel bilanciamento posso fare cose straordinarie. Ad Austin mi sono trovato benissimo tutto il fine settimana, dal primo giro. Dobbiamo festeggiare oggi perché ce lo meritiamo. Chiudere il cerchio così è stato incredibile”.
Oggi Vinales è secondo nella classifica iridata, dietro solo a Jorge Martin, e nelle sue parole c’è tanta fiducia: “Dobbiamo continuare così, guardare solo al nostro lavoro, fare il 100%. Sappiamo che ce la possiamo fare se sfruttiamo la nostra moto completamente. E' quello che dico sempre a tutta la squadra: ‘datemi il massimo perché io lo farò’. È stato bellissimo vedere quanto tutti siamo convinti. Sono contentissimo per il loro lavoro”.
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