MotoGP, le dinastie più vincenti sulle due ruote: dai Rossi ai Gardner
MotoGP news - Quest'anno in Moto2 ha vinto il titolo Remy Gardner, figlio dell'ex pilota Wayne, ma sono diverse le coppie di padri e figli che in passato hanno gareggiato nel Mondiale, vincendo. Brembo ne ha stlato una classifica, considerando quanto hanno ottenuto un pista
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Un po' di storia
Diverse volte nel Mondiale ci sono stati figli che hanno ripercorso le orme dei padri, ottenendo anche grandi risultati com’è successo quest’anno con Remy Gardner, figlio del campione di 500 Wayne. La coppia australiana è stata solo l’ultima nel riuscirci e Brembo ha stilato una classifica delle sette coppie che sono state più importanti e più brave in pista. Una classifica di merito, che va implica come unico criterio il numero dei titoli vinti da ciascuna famiglia prediligendo però i casi in cui entrambi sono stati iridati.
Gli americani aprono la classifica
Al primo posto ci sono i Roberts con 4 mondiali e 32 GP vinti. Della scuola statunitense Kenny Roberts è stato l’apripista, il primo a conquistare un Mondiale ma anche un innovatore dal punto di vista stilistico per il ginocchio che metteva a terra. Tre i titoli iridati vinti in 500, nel 1978, 1979 e 1980 con la Yamaha. Il figlio Kenny Roberts Jr l’ha imitato nel 2000 con la Suzuki, la prima moto della classe regina ad adottare l’innovativa pinza radiale Brembo. In quel campionato vinse 4 volte e fatta eccezione per un ritiro non finì mai oltre il 7° posto. Il papà ha vinto in tutto 24 GP (22 in 500 e 2 in 250), l’erede 8 (tutti in 500). Seguono i Gardner con 2 Mondiali e 24 GP. Wayne è stato il primo australiano ad aggiudicarsi la classe regina, nel 1987 con la Honda al termine di una stagione trionfale: oltre a totalizzare più punti della concorrenza ottenne più vittorie (7), pole (10), giri veloci (8) e podi (12, come Randy Mamola). Pur esordendo nel Mondiale nel 2014, Remy è sbocciato solo nel 2019. Quest’anno con la Kalex del team KTM Ajo dotata di pinze, pompe e pastiglie Brembo, ha spiccato il volo, vincendo la Moto2 con 5 trionfi e 12 podi. Diciotto le vittorie del papà in 500, dal 1986 al 1992, 6 quelle del figlio, tutte in Moto2.
Due cognomi storici
Sul terzo gradino del podio ci sono i Nieto, con 13 Mondiali e 91 GP vinti. Angel ne ha vinti 12+1 mentre il figlio Pablo non ha mai avvicinato i risultati del padre. Specialista delle piccole cilindrate, Angel ha vinto 7 titoli iridati della 125, 5 della 50 e uno della 80, il primo nel 1969 l’ultimo nel 1984. Pur disputando 158 GP il figlio non ha mai chiuso un campionato nella Top 5: è stato 6° sia nel 2002 che nel 2004, con l’Aprilia dotata di impianto frenante Brembo. Novanta i GP vinti dal papà, uno solo (GP Portogallo 2003) dal figlio. Subito dopo ci sono i Rossi con 9 Mondiali e 118 GP vinti. Pur avendo quasi una decina di titoli iridati in bacheca, i Rossi scontano l’assenza di Mondiali nel palmares di Graziano. Ci andò vicino nel 1979 con la Morbidelli quando chiuse al 3° posto e pur correndo in 500 fino al 1982 non riuscì più a salire sul gradino più alto del podio. Valentino invece è stato iridato in 4 classi diverse (125 e 250 con l’Aprilia, 500 con la Honda, MotoGP con Honda e Yamaha) e ha conquistato 115 GP, sempre servendosi dei freni Brembo.
Per concludere
Quinto posto per i Bradl, con un mondiale e 12 GP vinti. Il padre Helmut non è riuscito a coronare il sogno di vincere il Mondiale: nel 1991 in 250 con la Honda fu vicecampione, battuto per 17 punti da Luca Cadalora. Stefan invece è stato iridato 2011 della Moto2 con i freni Brembo battendo Marc Marquez grazie a 4 vittorie, 11 podi e soltanto due “zeri”, uno a titolo già assegnato. Papà ha vinto 5 GP, tutti nel 1991 in 250, il figlio 2 in 125 e 5 in Moto2, dal 2008 al 2011.
Seguono i Graham con un titolo e 10 GP vinti: Leslie Graham è stato, nel 1949, il primo campione iridato della 500 con l’AJS e ha sfiorato il bis nel 1952, concludendo in seconda posizione con l’Mv Agusta. Per lui anche i terzi posti finali nel 1950, in 350 e 500 , e nel 1952 in 250. Stuart non ha avuto lo stesso talento del padre, ma pur disputando solo una ventina di GP è salito sul podio in due terzi di questi, classificandosi al 3° posto nel 1967 sia nella 50 che nella 125. Otto i GP vinti da Leslie (1 in 125, 2 in 350 e 5 in 500), 2 dal figlio (in 50 e 125).
Infine i Pagani con un mondiale e sette GP firmati: seconda presenza italiana trainati da Nello campione del mondo della edizione inaugurale della 125 con la Mondial, grazie a 2 vittorie nei 3 GP disputati. Non contento nello stesso anno ha pure conquistato 2 GP della 500 con la Gilera, perdendo il titolo iridato per un punto a vantaggio di Graham. Anche Alberto è stato vicecampione della 500, nel 1972, ma ben lontano da Giacomo Agostini. Per il padre 4 GP vinti, per il figlio 3, tutti in 500 con le moto italiane Linto e Mv Agusta.
Diverse volte nel Mondiale ci sono stati figli che hanno ripercorso le orme dei padri, ottenendo anche grandi risultati com’è successo quest’anno con Remy Gardner, figlio del campione di 500 Wayne. La coppia australiana è stata solo l’ultima nel riuscirci e Brembo ha stilato una classifica delle sette coppie che sono state più importanti e più brave in pista. Una classifica di merito, che va implica come unico criterio il numero dei titoli vinti da ciascuna famiglia prediligendo però i casi in cui entrambi sono stati iridati.
Gli americani aprono la classifica
Al primo posto ci sono i Roberts con 4 mondiali e 32 GP vinti. Della scuola statunitense Kenny Roberts è stato l’apripista, il primo a conquistare un Mondiale ma anche un innovatore dal punto di vista stilistico per il ginocchio che metteva a terra. Tre i titoli iridati vinti in 500, nel 1978, 1979 e 1980 con la Yamaha. Il figlio Kenny Roberts Jr l’ha imitato nel 2000 con la Suzuki, la prima moto della classe regina ad adottare l’innovativa pinza radiale Brembo. In quel campionato vinse 4 volte e fatta eccezione per un ritiro non finì mai oltre il 7° posto. Il papà ha vinto in tutto 24 GP (22 in 500 e 2 in 250), l’erede 8 (tutti in 500). Seguono i Gardner con 2 Mondiali e 24 GP. Wayne è stato il primo australiano ad aggiudicarsi la classe regina, nel 1987 con la Honda al termine di una stagione trionfale: oltre a totalizzare più punti della concorrenza ottenne più vittorie (7), pole (10), giri veloci (8) e podi (12, come Randy Mamola). Pur esordendo nel Mondiale nel 2014, Remy è sbocciato solo nel 2019. Quest’anno con la Kalex del team KTM Ajo dotata di pinze, pompe e pastiglie Brembo, ha spiccato il volo, vincendo la Moto2 con 5 trionfi e 12 podi. Diciotto le vittorie del papà in 500, dal 1986 al 1992, 6 quelle del figlio, tutte in Moto2.
Due cognomi storici
Sul terzo gradino del podio ci sono i Nieto, con 13 Mondiali e 91 GP vinti. Angel ne ha vinti 12+1 mentre il figlio Pablo non ha mai avvicinato i risultati del padre. Specialista delle piccole cilindrate, Angel ha vinto 7 titoli iridati della 125, 5 della 50 e uno della 80, il primo nel 1969 l’ultimo nel 1984. Pur disputando 158 GP il figlio non ha mai chiuso un campionato nella Top 5: è stato 6° sia nel 2002 che nel 2004, con l’Aprilia dotata di impianto frenante Brembo. Novanta i GP vinti dal papà, uno solo (GP Portogallo 2003) dal figlio. Subito dopo ci sono i Rossi con 9 Mondiali e 118 GP vinti. Pur avendo quasi una decina di titoli iridati in bacheca, i Rossi scontano l’assenza di Mondiali nel palmares di Graziano. Ci andò vicino nel 1979 con la Morbidelli quando chiuse al 3° posto e pur correndo in 500 fino al 1982 non riuscì più a salire sul gradino più alto del podio. Valentino invece è stato iridato in 4 classi diverse (125 e 250 con l’Aprilia, 500 con la Honda, MotoGP con Honda e Yamaha) e ha conquistato 115 GP, sempre servendosi dei freni Brembo.
Per concludere
Quinto posto per i Bradl, con un mondiale e 12 GP vinti. Il padre Helmut non è riuscito a coronare il sogno di vincere il Mondiale: nel 1991 in 250 con la Honda fu vicecampione, battuto per 17 punti da Luca Cadalora. Stefan invece è stato iridato 2011 della Moto2 con i freni Brembo battendo Marc Marquez grazie a 4 vittorie, 11 podi e soltanto due “zeri”, uno a titolo già assegnato. Papà ha vinto 5 GP, tutti nel 1991 in 250, il figlio 2 in 125 e 5 in Moto2, dal 2008 al 2011.
Seguono i Graham con un titolo e 10 GP vinti: Leslie Graham è stato, nel 1949, il primo campione iridato della 500 con l’AJS e ha sfiorato il bis nel 1952, concludendo in seconda posizione con l’Mv Agusta. Per lui anche i terzi posti finali nel 1950, in 350 e 500 , e nel 1952 in 250. Stuart non ha avuto lo stesso talento del padre, ma pur disputando solo una ventina di GP è salito sul podio in due terzi di questi, classificandosi al 3° posto nel 1967 sia nella 50 che nella 125. Otto i GP vinti da Leslie (1 in 125, 2 in 350 e 5 in 500), 2 dal figlio (in 50 e 125).
Infine i Pagani con un mondiale e sette GP firmati: seconda presenza italiana trainati da Nello campione del mondo della edizione inaugurale della 125 con la Mondial, grazie a 2 vittorie nei 3 GP disputati. Non contento nello stesso anno ha pure conquistato 2 GP della 500 con la Gilera, perdendo il titolo iridato per un punto a vantaggio di Graham. Anche Alberto è stato vicecampione della 500, nel 1972, ma ben lontano da Giacomo Agostini. Per il padre 4 GP vinti, per il figlio 3, tutti in 500 con le moto italiane Linto e Mv Agusta.
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