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MotoGP, Domenicali: “Rossi in Ducati? Lo decide Gigi"

MotoGP news – L’amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, ha fissato gli obiettivi per il 2022, ha parlato del rapporto che la Casa ha con Valentino Rossi e di cosa non ha funzionato in quel biennio deludente, non escludendo una futura collaborazione con il Dottore
A parte il titolo piloti, vinto meritatamente da Fabio Quartararo, la Casa di Borgo Panigale ha conquistato tutto il possibile in MotoGP, ovvero il titolo Costruttori, quello a squadre e anche quello del team indipendente, grazie a Pramac.
L’amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, ha ripercorso quata annata fantastica alla Gazzetta dello Sport: “Non c’è alcun rammarico, sono totalmente soddisfatto da come abbiamo finito. Per un’azienda come noi, lo scopo più importante è sviluppare tecnologia da portare sui modelli da strada. E credo che mai come quest’anno siamo riusciti a fare una moto, parlo della Panigale, così vicina a quella da gara. Avevamo già la migliore sportiva, l’abbiamo migliorata. Poi, è chiaro che tutte le marche in MotoGP puntano al Mondiale: quello piloti è il più prestigioso, e l’ha vinto giustamente Quartararo, perché è stato bravo e costante tutta la stagione, non ha sbagliato quasi mai. Ma con gli occhi del costruttore, finire con un podio tutto Ducati, come mai nella storia, ha un valore enorme, confermato dal miglior tempo nei test di Jerez in ottica 2022. Questa, ingegneristicamente, diresti che è la derivata, che indica il futuro, mentre il valore assoluto indica il presente: quindi direi che è una derivata di uscita molto positiva. Alcune occasioni perse, qualche errore di Pecco, qualche stranezza in alcune gomme non riescono a rattristare un grande 2021. Sia io sia Gigi Dall’Igna giudichiamo questa la migliore stagione di sempre”.

"La Ducati di oggi è molto diversa"
Fino a quest’anno in pista c’era Valentino Rossi come riferimento italiano, e dal prossimo anno lo scettro passerà invece a Ducati, soprattutto a Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini: “Lo so, anche se Valentino è insostituibile, è un unicum, una persona sola che ha incarnato un insieme di talento, determinazione, orientamento al risultato estremo e simpatia. Dall’altra parte, però, Ducati rappresenta molto più di quanto non fosse dieci anni fa, una presenza solida, certa, un bel modo di identificarsi per gli italiani con qualcosa che non è solo sportivo, ma anche tecnologico. Come la Ferrari in F1, che è come la Nazionale”. Il capitolo Rossi-Ducati fu un buco nell’acqua, ma Domenicali assicura: “La Ducati di oggi è molto diversa, la risposta è che penso che sarebbe andato forte con questa”. Su una collaborazione in futuro tra le due parti ha detto: “Questo lo decide Gigi (Dall'Igna ndr). Noi non conserviamo nessun rammarico, è stato un momento in cui non eravamo fatti l’uno per l’altra. Era una moto molto calata sulle aspettative di Stoner e difficile da interpretare per un pilota abituato a una moto più equilibrata”.

Le grandi aspettative su Pecco
Ora gli occhi sono tutti puntati sui due piloti ufficiali, Bagnaia ha chiuso il 2021 da vice-campione facendo ben sperare per il prossimo anno: “Pecco ha finito in una forma strepitosa, è il pilota che ha fatto meglio nella seconda parte di stagione. Ha impiegato un po’ a fare lo step in MotoGP, ma dopo Aragon ha svoltato. In realtà si era visto che era già pronto per vincere, ma per un motivo o per l’altro non la portava a casa. È un ragazzo dolcissimo, ma quando entra nel box è estremamente determinato, basta guardare gli occhi e vedi una faccia diversa. Nel 2022 si giocherà il titolo”.
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