MotoGP, Ciabatti: “Stima e affetto per Iannone sono immutati”
MotoGP news - Anche il mercato ha subito una battuta d'arresto, ma in questa pausa non sono mancate diverse attestazioni di stima da parte di Ducati per Andrea Iannone. Il pilota di Vasto ha lasciato un ottimo ricordo a Borgo Panigale e non è da escludere un suo ritorno in "rosso"
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Ritorno di fiamma?
Delle sette stagioni che Andrea Iannone ha finora disputato in MotoGP, quattro le ha passate con Ducati, prima quella del team privato Pramac e poi quella ufficiale. Il pilota di Vasto ha regalato a Gigi Dall’Igna la sua prima vittoria in MotoGP, nel 2016, in Austria, dopo aver conquistato anche la pole position e ha lasciato un ottimo ricordo. Il team manager del team Pramac, Francesco Guidotti, recentemente aveva espresso buone parole nei suoi confronti e gli ha fatto eco anche il direttore sportivo di Ducati Corse Paolo Ciabatti, che a Sky Sport ha dichiarato: “Andrea Iannone ha tantissimi pregi e qualche difetto, ogni tanto si comporta in un modo che può lasciare perplessi. Anche in questo periodo di clausura ci siamo sentiti con messaggi sui rispettivi instagram, c’è un rapporto di amicizia e d’affetto che non si è mai interrotto. È chiaro che da una parte il compito principale del team Pramac è di far crescere piloti giovani promettenti per fare da vivaio, come è stato per Iannone, Petrucci, Miller e Bagnaia. Da questo punto di vista Andrea Iannone ha 30 anni, non si posizionerebbe perfettamente in un programma del genere. Detto questo, perché no? Mai dire mai, io credo che Iannone abbia un grandissimo talento, sia un pilota velocissimo, si è un po’ perso per strada per tanti motivi, penso che si renda perfettamente conto di aver fatto degli errori di valutazione nella sua carriera in momenti decisivi. In questo momento sta scontando una squalifica in cui non voglio entrare, ma che è comunque molto pesante, considerando le accuse che gli sono state rivolte. È un pilota che ha sempre dimostrato di essere tra i più veloci che ci sono in questo momento, era uno dei piloti che combatteva con Marquez in Moto2 e a volte vinceva, quindi perché no? E poi c’è quasi un rapporto di amore filiale tra lui e Paolo Campinoti, proprietario del team Pramac, e quando ci sono queste situazioni, è difficile dire di no. Al di là di queste cose, non ne abbiamo mai parlato, abbiamo 5 piloti attualmente con noi, bisogna capire prima come potremo gestire nel 2021 questi piloti estremamente validi e poi eventualmente pensare a delle possibilità diverse. Detto questo, la stima e l’affetto per Andrea Iannone, sono sempre immutati, ogni tanto ci ha fatto arrabbiare per i suoi atteggiamenti, ma lo ha fatto un po’ con tutti nel paddock, fa parte del personaggio".
Delle sette stagioni che Andrea Iannone ha finora disputato in MotoGP, quattro le ha passate con Ducati, prima quella del team privato Pramac e poi quella ufficiale. Il pilota di Vasto ha regalato a Gigi Dall’Igna la sua prima vittoria in MotoGP, nel 2016, in Austria, dopo aver conquistato anche la pole position e ha lasciato un ottimo ricordo. Il team manager del team Pramac, Francesco Guidotti, recentemente aveva espresso buone parole nei suoi confronti e gli ha fatto eco anche il direttore sportivo di Ducati Corse Paolo Ciabatti, che a Sky Sport ha dichiarato: “Andrea Iannone ha tantissimi pregi e qualche difetto, ogni tanto si comporta in un modo che può lasciare perplessi. Anche in questo periodo di clausura ci siamo sentiti con messaggi sui rispettivi instagram, c’è un rapporto di amicizia e d’affetto che non si è mai interrotto. È chiaro che da una parte il compito principale del team Pramac è di far crescere piloti giovani promettenti per fare da vivaio, come è stato per Iannone, Petrucci, Miller e Bagnaia. Da questo punto di vista Andrea Iannone ha 30 anni, non si posizionerebbe perfettamente in un programma del genere. Detto questo, perché no? Mai dire mai, io credo che Iannone abbia un grandissimo talento, sia un pilota velocissimo, si è un po’ perso per strada per tanti motivi, penso che si renda perfettamente conto di aver fatto degli errori di valutazione nella sua carriera in momenti decisivi. In questo momento sta scontando una squalifica in cui non voglio entrare, ma che è comunque molto pesante, considerando le accuse che gli sono state rivolte. È un pilota che ha sempre dimostrato di essere tra i più veloci che ci sono in questo momento, era uno dei piloti che combatteva con Marquez in Moto2 e a volte vinceva, quindi perché no? E poi c’è quasi un rapporto di amore filiale tra lui e Paolo Campinoti, proprietario del team Pramac, e quando ci sono queste situazioni, è difficile dire di no. Al di là di queste cose, non ne abbiamo mai parlato, abbiamo 5 piloti attualmente con noi, bisogna capire prima come potremo gestire nel 2021 questi piloti estremamente validi e poi eventualmente pensare a delle possibilità diverse. Detto questo, la stima e l’affetto per Andrea Iannone, sono sempre immutati, ogni tanto ci ha fatto arrabbiare per i suoi atteggiamenti, ma lo ha fatto un po’ con tutti nel paddock, fa parte del personaggio".
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