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MotoGP, al Mugello dominio Ducati. Classifica campionato

MotoGP – Sulla pista toscana ieri ha dominato la “rossa” di Borgo Panigale in quello che è il vero Gran Premio di “casa” per gli italiani. Prima Dovizioso poi Petrucci sono stati i protagonisti del sesto appuntamento stagionale, con Marc Marquez però è riuscito a insinuarsi tra loro e torna a casa incrementando il vantaggio in campionato
Il trionfo del tricolore
Il Gran Premio d’Italia è stato un vero e proprio show in MotoGP, con Danilo Petrucci, Marc Marquez e Andrea Dovizioso che hanno effettuato innumerevoli sorpassi per quasi tutti i 20 giri in programma. Le due Ducati ufficiali e la Honda numero 93 hanno lottato fino alla fine per la vittoria, Danilo Petrucci ha vinto la sua prima gara della categoria regina al fotofinish, per una manciata di millesimi (43) sul campione del mondo in carica. Una vittoria assolutamente meritata per il pilota ternano, che nonostante l’influenza è riuscito a essere aggressivo alla guida della Desmosedici GP e ha regalato a Ducati la terza vittoria consecutiva al Mugello. Petrucci, tra l’altro, è in scadenza di contratto e questo ottimo risultato arriva al momento giusto. Alle sue spalle ha chiuso Marquez, che su un tracciato dove solitamente faticava ha rischiato di vincere, dimostrando ancora una volta il grande passo avanti fatto da Honda in questa stagione. Lo spagnolo non ha vinto, ma torna a casa con 20 punti importanti in ottica campionato e 4 in più sul suo rivale diretto al titolo, Dovizioso. Alex Rins, autore oggi di una grande gara in cui ha recuperato ben nove posizioni, arrivando ai piedi del podio, resta in terza piazza nella classifica del campionato a 27 punti di distacco dal primo, ed è seguito ora da Petrucci a meno sei. In quinta posizione è invece Valentino Rossi, che oggi ha raccolto il primo zero della stagione, e paga dal primo ben 43 punti. Il prossimo appuntamento sarà tra due settimane sul circuito di Montmelò, a Barcellona (Catalogna).
Cliccate qui per vedere la classifica aggiornata del campionato, ecco invece il calendario 2019.
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