Lorenzo, tanta voglia di Ducati: "Se arriva una chiamata ci penso"
Jorge e Pedrosa sono stati protagonisti di una videochat su motogp.com. Il maiorchino ricorda i bei tempi in Ducati: "Dopo la vittoria al Mugello ci fu una grande festa: mi lasciarono mettere la musica, ma la scelsi io perché Tardozzi ha gusti troppo old school. Dall'Igna mi ha chiamato per il mio compleanno". Da Pedrosa arriva qualche speranza per una wild card: "Non adesso però. Ma se in futuro la moto sarà più competitiva..."
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Insieme fanno 7 titoli mondiali e 122 vittorie nel motomondiale, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo non corrono più (almeno al momento), ma la loro rivalità ha dato vita nella scorsa decade a bellissimi duelli. I due piloti spagnoli hanno dato vita a una videochat live per motogp.com, parlando delle numerose sfide tra di loro, ma anche di mercato.
Il ritiro
Il tema viene introdotto con una domanda a Pedrosa sul suo ritiro: “Avevo anche qualche problema fisico e la Honda è una moto molto esigente, non riuscivo a spingere quanto prima. Avevo bisogno di riposo. Ho fatto la scelta giusta ora mi sento bene anche fisicamente. Mi piace fare il tester, mi piace rendere la moto più veloce. Se in futuro la moto sarà più a un livello elevato e Ktm sarà d'accordo, vedremo se fare qualche wild card”. Quando la questione viene girata al maiorchino, Lorenzo è più possibilista su un eventuale ritorno: “Posso dire che Gigi mi ha chiamato per farmi gli auguri ma non abbiamo parlato di gare. Però non vuol dire che non mi manca la vittoria, e se arriva una chiamata per vincere il titolo ci penso, la valuto. Ma la chiamata non è ancora arrivata. Le due opzioni che valuterei per ora comunque sarebbero solo Yamaha e Ducati”.
Il sapore del successo
Lorenzo spiega bene cosa gli manca della MotoGP: “Mi mancano molto le feste esagerate che facevamo in Ducati dopo le vittorie. Quella del Mugello fu davvero speciale. Mi ricordo che Ciabatti e Tardozzi non mi volevano lasciare mettere la musica, ma poi diedero il permesso e attaccammo le casse. A Barcellona poi a Tardozzi dissi di prendere di nuovo l'amplificatore. Ma la musica la scelsi io perché Tardozzi è vecchia scuola come gusti”.
Il mercato degli altri
A Lorenzo viene chiesto se, da ex pilota Honda, si sente di dare qualche consiglio a Pol Espargaro, che andrà in Hrc: “Non sono la persona giusta per dare consigli sulla Honda, la mia stagione è stata un disastro. Pol ha mostrato coraggio a prendere questa scelta. Ha talento e uno stile aggressivo, potrà fare bene”. Visto dalla parte di Pedrosa il mercato ha portato buone notizie: “Bene per Ktm che Petrucci porti l'esperienza fatta in Ducati da noi. A Espargaro non do consigli, avrà un rivale molto forte ma se avrà le giuste motivazioni potrà fare bene. Per noi comunque avere ragazzi giovani come Binder e Oliveira nel team ufficiale può essere una buona notizia”.
La stagione alle porte
Pedrosa indica Yamaha e Suzuki come le moto migliori per sfidare Marc: “Sono andati meglio degli altri nella pre season”. Per Lorenzo “Marc è il favorito ovviamente, è il Toni Bou della MotoGP, ma le cose possono cambiare. Qua non è il trial, la moto è un po' più importante. Se la moto ha qualche problema, Quartararo può diventare pericoloso, ma anche Vinales, o gli altri. Ma dipenderà in buona parte dalla moto”.
Il ritiro
Il tema viene introdotto con una domanda a Pedrosa sul suo ritiro: “Avevo anche qualche problema fisico e la Honda è una moto molto esigente, non riuscivo a spingere quanto prima. Avevo bisogno di riposo. Ho fatto la scelta giusta ora mi sento bene anche fisicamente. Mi piace fare il tester, mi piace rendere la moto più veloce. Se in futuro la moto sarà più a un livello elevato e Ktm sarà d'accordo, vedremo se fare qualche wild card”. Quando la questione viene girata al maiorchino, Lorenzo è più possibilista su un eventuale ritorno: “Posso dire che Gigi mi ha chiamato per farmi gli auguri ma non abbiamo parlato di gare. Però non vuol dire che non mi manca la vittoria, e se arriva una chiamata per vincere il titolo ci penso, la valuto. Ma la chiamata non è ancora arrivata. Le due opzioni che valuterei per ora comunque sarebbero solo Yamaha e Ducati”.
Il sapore del successo
Lorenzo spiega bene cosa gli manca della MotoGP: “Mi mancano molto le feste esagerate che facevamo in Ducati dopo le vittorie. Quella del Mugello fu davvero speciale. Mi ricordo che Ciabatti e Tardozzi non mi volevano lasciare mettere la musica, ma poi diedero il permesso e attaccammo le casse. A Barcellona poi a Tardozzi dissi di prendere di nuovo l'amplificatore. Ma la musica la scelsi io perché Tardozzi è vecchia scuola come gusti”.
Il mercato degli altri
A Lorenzo viene chiesto se, da ex pilota Honda, si sente di dare qualche consiglio a Pol Espargaro, che andrà in Hrc: “Non sono la persona giusta per dare consigli sulla Honda, la mia stagione è stata un disastro. Pol ha mostrato coraggio a prendere questa scelta. Ha talento e uno stile aggressivo, potrà fare bene”. Visto dalla parte di Pedrosa il mercato ha portato buone notizie: “Bene per Ktm che Petrucci porti l'esperienza fatta in Ducati da noi. A Espargaro non do consigli, avrà un rivale molto forte ma se avrà le giuste motivazioni potrà fare bene. Per noi comunque avere ragazzi giovani come Binder e Oliveira nel team ufficiale può essere una buona notizia”.
La stagione alle porte
Pedrosa indica Yamaha e Suzuki come le moto migliori per sfidare Marc: “Sono andati meglio degli altri nella pre season”. Per Lorenzo “Marc è il favorito ovviamente, è il Toni Bou della MotoGP, ma le cose possono cambiare. Qua non è il trial, la moto è un po' più importante. Se la moto ha qualche problema, Quartararo può diventare pericoloso, ma anche Vinales, o gli altri. Ma dipenderà in buona parte dalla moto”.
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