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McGuinness l’highlander: a 52 anni vola ancora. Ed ecco gli altri vecchietti terribili

3º alla NW200, McPint ha stupito tutti, nel solco di una tradizione di senior vincenti. Da Biaggi a Valentino, da Hailwood a Bayliss, storie di uomini che non si sono arresi all'anagrafe

Domenica, Glenn Irwin ha vinto la gara della superbike alla North West 200, il mitico Triangle che si corre ogni anno tra Portrush, Portstewart e Coleraine, in Irlanda del Nord. Il pilota locale ha ottenuto la sua undicesima affermazione consecutiva nella categoria: si tratta di un risultato storico, che ha messo in secondo piano un'altra performance speciale, come il podio conquistato da Jeremy McWilliams nella prima delle due gare della Supertwin. Jezza ha fatto qualcosa di speciale alla verde età di 60 anni, ma non è stato l'unico: John McGuinness è arrivato terzo nella Superstock, un risultato che alimenta ancora maggiormente la sua leggenda, in una categoria più prestigiosa di quella riservata alle bicilindriche.


La forza del campione

McPint è un “ragazzino” in confronto a McWilliams, con appena 52 primavere sulle spalle. Ma il suo terzo posto alla NW200 ha un valore importante, non solo perché arriva nel trentennale della sua partecipazione alla gara, ma perché proprio qui, nel 2017, aveva patito un brutto incidente nel tratto di Primose Hill. Si trattò di un infortunio particolarmente doloroso, che portò anche a dissapori e al divorzio con Honda. Ora che le fratture del corpo e dell'anima si sono ricomposte, il podio ha un sapore particolarmente dolce per due motivi: il primo è che The Morecamb Missile non arrivava tra i primi tre dal 2012, il secondo è che, grazie proprio a questo risultato, McGuinness ha trovato ulteriori motivazioni, che potrebbero portarlo a posticipare l'idea di un ritiro.


Precedenti illustri

Nella storia del Tourist Trophy, un pilota più di tutti è stato in grado di accendere i cuori con una prestazione da incorniciare già in età avanzata. Era il 1978 quando Mike Hailwood tornò a calcare le strade dell'Isola di Man, conquistando la vittoria assoluta in sella a una Ducati 900 della NCR in versione endurance, nella categoria F1: il tutto a una decina di anni dal ritiro nelle corse a due ruote. Fu un'impresa leggendaria, che l'anno successivo The Bike replicò in sella a una Suzuki RG500, questa volta nel Senior TT.

Certo, 38 anni non sono 52 e l'impresa di Hailwood rimarrà per sempre negli annali del motociclismo sportivo per l'eccezionalità che l'ha contraddistinta, insieme ad altre gesta memorabili.


Max numero uno

Se parliamo di piloti che si sono distinti anche in età non proprio giovanile, Biaggi ha realizzato un exploit non da poco. Non solo ha vinto il suo secondo titolo superbike a 41 anni suonati, ma è pure tornato in pista nel 2015 con diverse primavere sulle spalle, per due wild card nel mondiale. Il comeback di Max, ovviamente con Aprilia, non ha certo deluso. A meno di una settimana dal compimento del suo 44esimo compleanno, Biaggi ha ottenuto due sesti posti a Misano. Pochi mesi dopo ha corso anche il round di Sepang, una pista sicuramente non facile per condizioni climatiche e impegno fisico. In gara-1 ha ottenuto un terzo posto di grandissimo valore, se ci fosse stato ancora bisogno di dimostrarlo.

Un altro pilota che in superbike ha fatto faville nonostante un'anagrafe non proprio freschissima è stato Troy Bayliss. L'australiano ha vinto il suo terzo titolo tra le derivate di serie a 39 anni, e anche lui è tornato in pista a diversi anni dal ritiro. Per la precisione 7, quando nel 2015 – lo stesso anno di Biaggi- ha scelto di riprovare a correre nel mondiale per due weekend, raccogliendo qualche punto mondiale a 46 anni meno spiccioli. Bayliss era riuscito, pochi anni prima, anche a imporsi in una gara di MotoGP a 37 anni, tra l'altro tornando per un solo weekend, l'ormai famosissimo fine settimana di Valencia 2006.


Semplicemente Vale

Quella gara è rimasta alla memoria dei più come il weekend in cui Valentino ha perso il mondiale su Nicky Hayden. Lo stesso Rossi ha prolungato poi la propria carriera oltre ogni limite immaginabile, correndo fino a 42 anni, 432 gare disputate. Non solo quantità ovviamente: il Dottore ha vinto la sua ultima gara mondiale a 38 anni - ad Assen-, l'ultimo podio lo ha conquistato a 41. In misura minore anche Dani Pedrosa ha recentemente stupito, con una medaglia da terzo posto nella Sprint di Jerez. Il collaudatore KTM è andato a podio così a quasi 39 anni, e per lo stato di forma che ha mostrato potrebbe ripetersi anche più avanti.

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