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IT-Wallet e patente digitale sono obbligatori? Ecco come funzionano davvero

Collegato all’app Io, l’IT-Wallet è il “portafoglio digitale” che consente di avere nello smartphone i documenti più importanti, patente compresa. Vediamo come funziona e come utilizzarlo

Cominciata la fase di sperimentazione sull'app Io, il “portafoglio digitale” raccoglierà documenti come patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità. Le funzionalità attualmente disponibili sono limitate, così come il campione di cittadini abilitati ad utilizzarle, ma l'intenzione di espanderle progressivamente nei prossimi mesi. Cerchiamo intanto di capire cos’è, a cosa serve e come funziona…

Cos’è e a cosa serve l’IT Wallet

L'IT Wallet è un'applicazione che permette di conservare, gestire e “utilizzare” i propri documenti personali in formato elettronico. Sviluppato dal Ministero dell’Innovazione Tecnologica in collaborazione con PagoPa, che è la società che gestisce l'App Io e anche il fornitore pubblico di It-Wallet, e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per “facilitare la gestione della documentazione ufficiale e per ridurre l’uso del formato cartaceo”, consente di conservare in un unico posto documenti digitali, come la patente, la carta d’identità e altre certificazioni, rendendo più facile e veloce il loro utilizzo.

Quali documenti si possono caricare sull’IT Wallet?

Per il momento, cioè fino al 4 dicembre, sarà possibile caricare solo 3 documenti: patente di guida, (potrà essere utilizzata solo in Italia), tessera sanitaria e carta europea della disabilità, che avrà i medesimi usi già previsti con la versione del documento fisico.
Quando l’app entrerà a pieno regime per tutti, si potranno caricare anche carta d’identità e, a seguire, altre tipologie di documenti, tra cui certificati anagrafici, tessera elettorale, titoli di studio, FSE e attestato ISEE. 

Patente digitale

La patente digitale sarà inizialmente valida solo in Italia.  Per la validità in tutti i paesi EU, bisognerà attendere l'entrata in vigore dell’ EUDI (European Digital Identity Wallet), che insieme alla REM (Registered electronic mail) dal 2026 uniformerà in tutta l’UE le norme, gli standard e i servizi collegati all’identità digitale europea. 

Da quando sarà pienamente attivo?

Il rilascio del portafoglio digitale avverrà in 4 fasi osservando un preciso “calendario di abilitazione”:  

- dal 23 ottobre 50.000 cittadini abilitati ad usarlo;
- dal 6 novembre 250.000;
- dal 30 novembre 1.000.000;
- dal 4 dicembre per tutti gli utenti dell’app Io.

Dal 2025 l’IT-Wallet entrerà a pieno regime per tutti, consentendo il caricamento di altri documenti tra cui la carta d'identità. A seguire si potranno salvare anche altre tipologie di documenti, tra cui certificati anagrafici, tessera elettorale, titoli di studio, FSE e attestato ISEE. 

A chi è concesso caricare documenti e utilizzare il Wallet?

Fino al termine della fase di abilitazione potranno caricare i documenti del portafoglio digitale solo alcuni utenti dell’app Io. Dopodiché, cioè dal 4 dicembre 2024, tale possibilità verrà estesa a tutti. Per il momento quindi i cittadini selezionati riceveranno un invito tramite l'app Io: una volta attivato il servizio potranno caricare patente, tessera sanitaria e carta europea per la disabilità. Il dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, ha spiegato che: “nel rispetto della tutela della privacy e della normativa sulla protezione dei dati personali, gli utenti, all'interno delle prime tre finestre temporali di abilitazione sopracitate, saranno selezionati con criterio randomico all’interno della base utenti dell'app Io”.

L’IT Wallet è obbligatorio?

No, il portafoglio digitale è facoltativo e, per ora, non è richiesto per nessuna specifica operazione. Chi non vorrà dotarsi del wallet potrà continuare a fare affidamento sui documenti in formato fisico per svolgere attività di riconoscimento o di dialogo con enti pubblici o privati.

L’IT Wallet è a pagamento?

No, almeno per il momento.

Privacy e sicurezza

Il Ministero ha insistito sulla sicurezza dei dati caricati sul portafoglio. L’identità dell’utente è infatti verificata grazie all’autenticazione a due fattori con carta di identità elettronica (Cie) o Sistema pubblico di identità digitale (Spid). Inoltre, dati personali contenuti in IT-Wallet sono crittografati.

Pubblico o privato?

Il percorso dell’IT Wallet, lo ricordiamo, è iniziato quando il Dl Pnrr – entrato in vigore il 2 marzo - ha istituito il "Sistema di portafoglio digitale italiano". Per ora, si appoggia soltanto all'app Io, che è pubblica e gratuita ma, in futuro, anche i privati potranno sviluppare un portafoglio digitale ed offrirlo, anche a pagamento, agli utenti iOS e Android. 

Con quali smartphone è compatibile?

Necessaria all’utilizzo del Wallet, l’app Io (va tenuta aggiornata) è disponibile per iOS da iPhone 6s e successivi e Android nella versione 8.0 e successive. Attenti che sullo smartphone non siano state rimosse le restrizioni imposte dal sistema operativo o eseguito jailbreak e rooting...

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