Il motore Testastretta 11° da 937 cm3 consente 114 CV a 9.000 giri e una coppia massima vicina ai 98 Nm a 7.500 giri. L’Hypermotard è disponibile in versione base e SP, più leggera di 3 kg e dotata di sospensioni Öhlins: forcella a steli rovesciati da 50 mm di diametro e monoammortizzatore, sempre Öhlins, completamente regolabili.
Elettronica completa
La dotazione elettronica comprende la piattaforma inerziale a 6 assi di Bosch e numerosi sistemi di controllo tra cui ABS Cornering EVO (con tre livelli di intervento), Traction Control Evo (che funziona anche in curva), Wheelie Control Evo e tre riding mode (Sport, Touring e Urban). Il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio a sezione differenziata. Compatta e leggera, pesa solo 200 kg in ordine di marcia. È predisposta per il Ducati Multimedia System (DMS), che consente di connettere la moto con lo smartphone e di gestirne le funzionalità multimediali attraverso il cruscotto TFT. La Hypermotard è disponibile anche in versione depotenziata a 35 kW per i possessori di patente A2.
Per curve e tornanti
La posizione di guida e le sensazioni su strada sono quelle di una vera motard: il pilota è a ridosso del largo manubrio, con la sensazione di impugnare il perno della ruota anteriore e sentire la strada tra le mani, mentre la seduta piatta e i fianchi più snelli, permettono di muoversi liberamente quando si inizia ad andare forte nel misto. Il motore è una goduria a tutti i regimi ma spinge forte soprattutto ai medi, tra i 4.500 e i 7.500 giri, rendendo la moto impegnativa quando si apre il gas tra le curve, nonostante i sistemi di controllo elettronici diano una grossa mano a gestirla. La ciclistica è da vera sportiva, con un avantreno molto reattivo: la forcella ha una taratura morbida nella prima parte dell’escursione e si irrigidisce nella parte finale. Molto "aggressivo" l'attacco della frenata anteriore.
Perché sì
La posizione di guida efficace nella guida sportiva: i fianchi stretti e la sella lunga e piatta permettono al pilota di muoversi a piacimento e rapidamente.
La guida tra le curve è efficace, sia nello stretto che sul veloce dove la Hypermotard è sempre stabile e ben piantata.
L'elettronica completa gestita dalla piattaforma inerziale.
Perché no
La posizione di guida tutta "sull’anteriore" la rende inadatta per viaggiare.
La frenata è troppo aggressiva nell'attacco, bisogna imparare a dosare la forza sulla leva.
Il bicilindrico molto reattivo al comando del gas, difficile da tenere a bada tra le curve nonostante l'elettronica, soprattutto per chi ha poca esperienza.
Galleria
Ducati Hypermotard
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