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SBK Portogallo, scintille in Gara 2 ma vince ancora Razgatlıoğlu

Toprak si è davvero dovuto sudare fino in fondo la vittoria in gara 2, contro tutte le aspettative

Toprak Razgatlıoğlu ha fatto 13 ma che fatica! Sale ancora il numero dei suoi successi consecutivi, però questo in Gara 2 del round Portogallo se l’è davvero dovuto sudare fino in fondo, contro tutte le aspettative. Le condizioni erano cambiate moltissimo rispetto a ieri e se li è trovati tutti addosso, aggressivi come non mai. Ne è venuta fuori una delle gare più belle della stagione con una serie di sorpassi da antologia, sette piloti in lotta e cinque diversi che si sono alternati al comando. 

Che girandola in testa

Prima il turco, poi Alex Lowes, quindi Michael van der Mark presto risuperato da Lowes, dal sesto al 14º giro ancora "Razga" fino a quando non hanno completato l'aggancio Alvaro Bautista, finito terra in curva 5, e Nicolò Bulega. Solo negli ultimi tre passaggi il leader del mondiale è tornato in testa, e ci è rimasto portando così a 92 punti il suo vantaggio nella classifica iridata.  Un abisso. Ma finalmente gli avversari hanno scoperto che non è invulnerabile, questa volta anche lui è apparso stanchissimo a fine gara. Forse anche perché la sua BMW era diventata più difficile da guidare dopo avere perso il baffo sinistro tamponando Lowes in rettilineo, sorpreso dal risucchio della scia.

Ducati vicinissime

Sono stati i due della Ducati gli avversari più pericolosi di Razgatlıoğlu e nel finale hanno anche sperato di poter fare il colpaccio. Bautista quest’anno non azzecca una partenza e al primo giro era solo ottavo, ma è risalito prepotentemente tirandosi dietro anche il compagno di squadra e al 15º giro è passato in testa. Ma nella battaglia ha esagerato ed è finito a terra, e pur riprendendo la gara ha concluso solo 19º. Bulega questa volta non ha fatto tanti calcoli e si è giocato la vittoria in volata, l’ha persa per l’inezia di 0”035 ma sì è confermato di gran lunga il migliore degli “altri”, secondo il gara e in campionato.

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Lowes sempre concreto

Terzo sotto la bandiera a scacchi, Alex Lowes ha lottato col coltello tra i denti, perché la Kawasaki oggi glielo permette. La moto è sempre la stessa dello scorso anno ma lo sviluppo ha portato a cambiare molte cose durante l’inverno e i risultati si vedono.

Fuori dal podio per un paio di secondi Andrea Iannone. Ha lottato con il coltello tra i denti ed è il migliore dei “indipendenti”, uno di quelli in grado di puntare alla vittoria quando tutto è a posto. Lui come Danilo Petrucci, a sua volta fra i protagonisti della bagarre dei primi e separato dall’abruzzese da poco più di un 10º di secondo, quinto all’arrivo.

Alla fine Jonathan Rea è riuscito ad avere la meglio di van der Mark ed è sesto. Seguono l’olandese, Garrett Gerloff,, Xavi Vierge e Dominique Aegerter. Solo 11º Andrea Locatelli che qui non è mai stato in partita, così come Axel Bassani e Michael Ruben Rinaldi, 15º e 16º.

 

Questi i primi sei di Gara 2

 

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team)

2. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing – Ducati) +0.035

3. Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +6.299

4. Andrea Iannone (Team GoEleven) +9.715

5. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) +11.318

6. Jonathan Rea (Pata Prometeon Yamaha) +11.428

Giro veloce: Alvaro Bautista (Ducati) – 1’40.753

 

Classifica del Campionato

1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) 365 punti

2. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing – Ducati) 273

3. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) 223

4. Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) 213

5. Andrea Locatelli (Pata Prometeon Yamaha) 155

6. Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) 147

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