EICMA 2019 - Loris Reggiani: “Quartararo fenomeno? Aspettiamo. Dovizioso vicino al ritiro”
MotoGP news – In occasione di EICMA, abbiamo potuto fare quattro chiacchiere con l’ex pilota Loris Reggiani, che ha detto la sua sul campionato MotoGP 2019, sul mercato che è già iniziato e sul campione del mondo di Moto3 Lorenzo Dalla Porta
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Reggiani docet
La stagione 2019 MotoGP è quasi conclusa e a EICMA la nostra Serena Zunino ha potuto fatto quattro chiacchiere con l’ex pilota Loris Reggiani. Il forlivese ha fatto il bilancio di quanto visto finora in pista, ha parlato delle prossime mosse di mercato, della situazione Ducati, di quella di Yamaha e del grande orgoglio italiano, Lorenzo Dalla Porta, che dopo 15 anni ha riportato il mondiale della classe cadetta in suolo italico.
Che bilancio fai della stagione 2019 di MotoGP?
Lo stesso degli ultimi cinque anni. Ancora peggio forse. È tutto sotto gli occhi di tutti: lo strapotere di Marquez e Honda. C’è questo nuovo Quartararo, che mi ricorda Zarco di tre anni fa, quindi aspetterei ancora un attimo a urlare al fenomeno. Se si ferma in Yamaha e magari fa un altro piccolo passo in avanti, potrebbe diventare l’anti Marquez, almeno provarci. La Yamaha sembra aver trovato la strada.
Come valuti il ritorno di Zarco in pista, con Honda?
Si deve ritrovare, bisogna vedere se sarà facile per lui. Mi sembra una moto estrema, come la Ducati di Stoner che la sapeva guidare solo lui.
Se Zarco era nella top 8 in Malesia, Lorenzo ha chiuso solo quattordicesimo…
È tutta una questione psicologica. Mi sembra che sia arrivato alla fine della sua carriera, molto prima di Valentino Rossi. Non riesce a uscire da questo tunnel psicologico, nel quale è piombato da quando è andato in Ducati. In qualche modo poi è riuscito a uscirne, però se guardi la sua carriera, anche nell’ultimo anno Yamaha non era più il Lorenzo di sempre. La sua parabola discendente è cominciata lì, e poi è precipitata cambiando marca. Non credo assolutamente che possa tornare quello di prima, neanche tornando alla Yamaha. È troppo lontano dalla possibilità di essere competitivo e vincere una gara. Non credo ce la farà.
Come vedi Valentino Rossi?
Male. Mi sembra che sia iniziata la sua parabola discendente ed è abbastanza ripida. La battezzo con la gara del Mugello. Il sabato era rimasto in Q1 mentre l’anno prima era in pole position. Qualche bella gara la potrà fare ancora, anche domenica scorsa in Malesia, se fosse partito meglio avrebbe potuto lottare per il podio, ma lottare per il mondiale non credo ce la farà. Purtroppo, un mondiale senza Rossi competitivo è un peccato.
Guardando al mercato, in vista del 2021, quali mosse prevedi?
Credo che in Yamaha ci sarà Vinales e prenderanno Quartararo, al posto di Rossi. Oppure, se Rossi resterà, gli daranno delle garanzie tecniche per cui resta in Petronas, come prima guida e con la possibilità dello sviluppo incluso. Vinales è un pilota molto forte tecnicamente, poco forte psicologicamente, che ha ammesso di aver bisogno di un abbraccio quando è in crisi. Secondo me è una delle cose più belle che un pilota possa dire. Da quel momento in poi l’ho stimato ancora di più. Uno che trova il coraggio di ammettere una cosa del genere, trovo che sia una bella persona. Accettare le lusinghe di Ducati vuol dire finire la tua carriera se non sei un carro armato dal punto di vista mentale. In Yamaha hanno capito come gestirlo e adesso è tornato a dei livelli buoni, non me lo lascerei scappare. Quartararo sembra un fenomeno, ma l’unico che ha vinto due gare quest’anno finora è Vinales..
Cosa pensi cambieranno in Ducati in vista del 2021?
Credo che abbiano voglia di cambiare entrambi i piloti, e credo anche che Dovizioso abbia già deciso di smettere alla fine dell’anno prossimo. Non me l’ha mai detto, ma ho sentito una sua intervista in cui diceva: “Non so quando smetterà Rossi, ma so di sicuro che non smetterà dopo di me”. La consapevolezza di non riuscire a battere Marquez gli avrà fatto venire qualche pensiero, e in più non si trova tanto bene lì, i rapporti che ha con Dall’Igna sono sotto gli occhi di tutti. Fossi in Ducati cercherei di tenermelo, è il secondo dietro a Marquez: questo vuol dire essere il migliore. Cambierei Petrucci, però non prenderei neanche Miller. Io farei un attacco molto forte a Quartararo o a Marquez, per tornare a vincere. Andare a vincere con Marquez è un po’ una sconfitta, ma non ci sono tante altre alternative. Forse anche Rins, ma non penso che Suzuki se lo faccia scappare tanto facilmente. Mi aspettavo di più da Bagnaia, magari ha bisogno di un anno in più.
In Moto3 Lorenzo Dalla Porta ha vinto il titolo, riportandolo in Italia dopo ben 15 anni…
Mi ha fatto un regalo! Mi è sempre piaciuto lui, mi piace come parla, la sua umiltà e poi mi è piaciuto che ha voluto vincere la gara mentre vinceva il mondiale. Non è facile, soprattutto quando stai per vincere il primo mondiale. È uno di quei pochi che ha voluto farlo. È gestito bene, ha un mezzo notevole, bravo!
La stagione 2019 MotoGP è quasi conclusa e a EICMA la nostra Serena Zunino ha potuto fatto quattro chiacchiere con l’ex pilota Loris Reggiani. Il forlivese ha fatto il bilancio di quanto visto finora in pista, ha parlato delle prossime mosse di mercato, della situazione Ducati, di quella di Yamaha e del grande orgoglio italiano, Lorenzo Dalla Porta, che dopo 15 anni ha riportato il mondiale della classe cadetta in suolo italico.
Che bilancio fai della stagione 2019 di MotoGP?
Lo stesso degli ultimi cinque anni. Ancora peggio forse. È tutto sotto gli occhi di tutti: lo strapotere di Marquez e Honda. C’è questo nuovo Quartararo, che mi ricorda Zarco di tre anni fa, quindi aspetterei ancora un attimo a urlare al fenomeno. Se si ferma in Yamaha e magari fa un altro piccolo passo in avanti, potrebbe diventare l’anti Marquez, almeno provarci. La Yamaha sembra aver trovato la strada.
Come valuti il ritorno di Zarco in pista, con Honda?
Si deve ritrovare, bisogna vedere se sarà facile per lui. Mi sembra una moto estrema, come la Ducati di Stoner che la sapeva guidare solo lui.
Se Zarco era nella top 8 in Malesia, Lorenzo ha chiuso solo quattordicesimo…
È tutta una questione psicologica. Mi sembra che sia arrivato alla fine della sua carriera, molto prima di Valentino Rossi. Non riesce a uscire da questo tunnel psicologico, nel quale è piombato da quando è andato in Ducati. In qualche modo poi è riuscito a uscirne, però se guardi la sua carriera, anche nell’ultimo anno Yamaha non era più il Lorenzo di sempre. La sua parabola discendente è cominciata lì, e poi è precipitata cambiando marca. Non credo assolutamente che possa tornare quello di prima, neanche tornando alla Yamaha. È troppo lontano dalla possibilità di essere competitivo e vincere una gara. Non credo ce la farà.
Come vedi Valentino Rossi?
Male. Mi sembra che sia iniziata la sua parabola discendente ed è abbastanza ripida. La battezzo con la gara del Mugello. Il sabato era rimasto in Q1 mentre l’anno prima era in pole position. Qualche bella gara la potrà fare ancora, anche domenica scorsa in Malesia, se fosse partito meglio avrebbe potuto lottare per il podio, ma lottare per il mondiale non credo ce la farà. Purtroppo, un mondiale senza Rossi competitivo è un peccato.
Guardando al mercato, in vista del 2021, quali mosse prevedi?
Credo che in Yamaha ci sarà Vinales e prenderanno Quartararo, al posto di Rossi. Oppure, se Rossi resterà, gli daranno delle garanzie tecniche per cui resta in Petronas, come prima guida e con la possibilità dello sviluppo incluso. Vinales è un pilota molto forte tecnicamente, poco forte psicologicamente, che ha ammesso di aver bisogno di un abbraccio quando è in crisi. Secondo me è una delle cose più belle che un pilota possa dire. Da quel momento in poi l’ho stimato ancora di più. Uno che trova il coraggio di ammettere una cosa del genere, trovo che sia una bella persona. Accettare le lusinghe di Ducati vuol dire finire la tua carriera se non sei un carro armato dal punto di vista mentale. In Yamaha hanno capito come gestirlo e adesso è tornato a dei livelli buoni, non me lo lascerei scappare. Quartararo sembra un fenomeno, ma l’unico che ha vinto due gare quest’anno finora è Vinales..
Cosa pensi cambieranno in Ducati in vista del 2021?
Credo che abbiano voglia di cambiare entrambi i piloti, e credo anche che Dovizioso abbia già deciso di smettere alla fine dell’anno prossimo. Non me l’ha mai detto, ma ho sentito una sua intervista in cui diceva: “Non so quando smetterà Rossi, ma so di sicuro che non smetterà dopo di me”. La consapevolezza di non riuscire a battere Marquez gli avrà fatto venire qualche pensiero, e in più non si trova tanto bene lì, i rapporti che ha con Dall’Igna sono sotto gli occhi di tutti. Fossi in Ducati cercherei di tenermelo, è il secondo dietro a Marquez: questo vuol dire essere il migliore. Cambierei Petrucci, però non prenderei neanche Miller. Io farei un attacco molto forte a Quartararo o a Marquez, per tornare a vincere. Andare a vincere con Marquez è un po’ una sconfitta, ma non ci sono tante altre alternative. Forse anche Rins, ma non penso che Suzuki se lo faccia scappare tanto facilmente. Mi aspettavo di più da Bagnaia, magari ha bisogno di un anno in più.
In Moto3 Lorenzo Dalla Porta ha vinto il titolo, riportandolo in Italia dopo ben 15 anni…
Mi ha fatto un regalo! Mi è sempre piaciuto lui, mi piace come parla, la sua umiltà e poi mi è piaciuto che ha voluto vincere la gara mentre vinceva il mondiale. Non è facile, soprattutto quando stai per vincere il primo mondiale. È uno di quei pochi che ha voluto farlo. È gestito bene, ha un mezzo notevole, bravo!
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