Johnny Rea gioca a nascondersi: "La pressione ora è tutta su Toprak"
Dopo i test di Jerez, il nordirlandese ha ben chiaro su cosa lavorare per migliorare la sua Kawasaki. "Dobbiamo frenare più forte, ma non possiamo inventarci la velocità". Jonathan gioca con il ruolo di sfidante: "Razgatlioglu è il numero uno e la MotoGP lo aspetta"
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SuperBike
In attesa di capire se il ritorno di Alvaro Bautista in Ducati aggiungerà un contendente al titolo più pericoloso di Scott Redding, il mondiale superbike si appresta alla ripresa ripartendo dal duello tra il campione in carica Toprak Razgatlioglu e lo sfidante Jonathan Rea. Il Cannibale, dopo sei titoli consecutivi vinti tra il 2015 e il 2020, l'anno scorso ha dovuto cedere il numero uno al turco, ma sembra più che determinato a riprendersi il trono in questo 2022.
La situazione è cambiata
Al di là delle qualità dei due piloti, che l'anno scorso hanno messo in campo un repertorio di numeri eccezionali, il fattore tecnico è stato importante. La penalizzazione di 500 giri motore, imposta da Dorna a Kawasaki in apertura di stagione, ha impedito a KRT di correre ai ripari in tempo, obbligando Johnny a una condotta di gara spesso di rimessa.
I recenti test di Jerez de la Frontera però hanno mostrato una ZX10-RR molto performante nelle mani di Rea, che ha girato sui migliori tempi di sempre con apparente facilità. Certo, in Andalusia non erano presenti gli avversari più quotati, ma il nordirlandese si è dichiarato combattivo.
Il ruolo dello sfidante
Per prima cosa Johnny allarga il campo dei pretendenti al titolo: “Non credo che si tratterà solo di Toprak. Ci sono un certo numero di piloti che possono essere forti quest'anno. Ma se faremo tutto il possibile e prenderò buone decisioni, allora lotteremo di nuovo per il campionato del mondo”. La direzione tecnica da seguire è chiara: “Toprak era forte con la Yamaha, è stato in grado di fare cose con la sua moto in alcune gare che io non potevo fare con la mia. Dobbiamo concentrarci su cose come frenare più a fondo in curva e sollevare maggiormente il posteriore. Ma non possiamo ridurre il nostro handicap sui rettilinei come per magia, bisognerà lavorare”. Rea tornerà a correre con il 65 e non dovere difendere il titolo sarà, se non altro, un vantaggio psicologico. “Sono entusiasta del 2022 e sento meno pressione. A causa dell'interesse che circonda Toprak, non sono stato indicato come favorito, quindi la pressione è su di lui. Soprattutto visto il suo futuro in MotoGP”.
La situazione è cambiata
Al di là delle qualità dei due piloti, che l'anno scorso hanno messo in campo un repertorio di numeri eccezionali, il fattore tecnico è stato importante. La penalizzazione di 500 giri motore, imposta da Dorna a Kawasaki in apertura di stagione, ha impedito a KRT di correre ai ripari in tempo, obbligando Johnny a una condotta di gara spesso di rimessa.
I recenti test di Jerez de la Frontera però hanno mostrato una ZX10-RR molto performante nelle mani di Rea, che ha girato sui migliori tempi di sempre con apparente facilità. Certo, in Andalusia non erano presenti gli avversari più quotati, ma il nordirlandese si è dichiarato combattivo.
Il ruolo dello sfidante
Per prima cosa Johnny allarga il campo dei pretendenti al titolo: “Non credo che si tratterà solo di Toprak. Ci sono un certo numero di piloti che possono essere forti quest'anno. Ma se faremo tutto il possibile e prenderò buone decisioni, allora lotteremo di nuovo per il campionato del mondo”. La direzione tecnica da seguire è chiara: “Toprak era forte con la Yamaha, è stato in grado di fare cose con la sua moto in alcune gare che io non potevo fare con la mia. Dobbiamo concentrarci su cose come frenare più a fondo in curva e sollevare maggiormente il posteriore. Ma non possiamo ridurre il nostro handicap sui rettilinei come per magia, bisognerà lavorare”. Rea tornerà a correre con il 65 e non dovere difendere il titolo sarà, se non altro, un vantaggio psicologico. “Sono entusiasta del 2022 e sento meno pressione. A causa dell'interesse che circonda Toprak, non sono stato indicato come favorito, quindi la pressione è su di lui. Soprattutto visto il suo futuro in MotoGP”.
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