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I consigli per iniziare con l'off road: l'equipaggiamento per la moto

Cosa mettiamo nella borsa? Come le collochiamo sulla moto? Quali sono gli strumenti indispensabili da portare in viaggio? Ascoltiamo i suggerimenti degli esperti incontrati al Sardegna Gran Tour per affrontare i primi chilometri in fuoristrada. In questo primo approfondimento Renato Zocchi, Gianluca Serra e Marcello Romano ci parlano dell'equipaggiamento per moto e pilota. 
Per andare in moto in fuoristrada in un evento di qualche giorno serve il giusto equipaggiamento: non bisogna partire carichi come gli sherpa o per un viaggio internazionale, ma nemmeno muoversi sprovvisti di quelle poche cose che evitano di trasformare una bella gita in una disavventura. Al Sardegna Gran Tour l'organizzatore Renato Zocchi, l'apripista Gianluca Serra e l'istruttore di guida Marcello Romano ci hanno dato ottimi consigli.

L'abbigliamento
Anche d'estate, anche in posti caldi come la Sardegna, si può sempre trovare brutto tempo all'improvviso o salire in quota a sufficienza da soffrire il freddo. Se si usa una giacca lo strato impermeabile è quindi meglio averlo appresso, altrimenti anche uno spolverino aiuta a tenere fuori acqua e aria fredda. Non dimentichiamoci dei copri pantaloni se il meteo non è perfetto e un paio di guanti più pesanti se saliamo come altitudine.

L'attrezzatura
Nastro americano, fil di ferro, fascette, una camera d'aria, le chiavi in dotazione alla moto più quelle che eventualmente ci possono servire se abbiamo fatto delle modifiche: sono cose indispensabili, non rischiamo di non riuscire più a smontare o rimontare qualcosa perché ci manca proprio quel passo o un cacciavite.

Il navigatore
Bisogna poterlo leggere bene in ogni condizione, senza che ci dobbiamo fermare di continuo. Prendere la traccia sbagliata è un attimo ed è inutile viaggiare veloci se poi si deve perdere tempo o tornare indietro. Non compriamo un navi per inaugurarlo durante un evento: un minimo di pratica a caricare le tracce e farle funzionare è necessaria, o ci si troverà in balia degli altri partecipanti, costretti a seguire qualcuno costantemente.

Meglio la trattoria, ma nel caso...
Una bella mangiata a pranzo e un paio di birre ci stanno in un giro in moto, ma non sempre si presenta l'occasione. Oppure un guasto, una foratura o un errore ci possono far passare delle ore lontano dalla civiltà, senza nemmeno il supporto del telefono per un consulto. Quindi un mezzo litro d'acqua e due cracker è meglio portarseli: anche se non stiamo perdendo tempo a risolvere un problema, una pausa ogni tanto aiuta anche a riordinare le idee e a riprendere il giro con più slancio.

E dove mettiamo il tutto?
Un equipaggiamento di questo tipo è minimale ma aiuta ad arrivare a fine giornata, cerchiamo però di tenere tutto in ordine sulla moto. Basta una borsa non troppo grande da mettere sul porta pacchi, o due borse laterali (morbide), se non si va troppo nello stretto. I pesi è meglio collocarli in basso e mai a sbalzo, evitando di alzare il baricentro o di favorire un effetto leva.
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