Come prepararsi alla HAT (pt.2): scegliere attrezzatura ed equipaggiamento
I consigli di Corrado Capra per vivere al meglio una Hardalpitour: "Scegliere le gomme adatte è fondamentale, per attrezzi e pezzi di ricambio non serve esagerare, ma bisogna portare le cose necessarie". Le borse? "Ne basta una sul portapacchi, meglio evitare valigie ingombranti"
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Partecipare a una HAT richiede un minimo di attrezzatura ed equipaggiamento. Le distanze sono importanti, nell'ordine dei 500 chilometri almeno, a cui si sommano – per chi non ha il carrello o il furgone- il viaggio di andata e ritorno. Il primo consiglio ovviamente è di arrivare con la moto in ordine, ma alcune accortezze possono rivelarsi fondamentali.
Con i piedi bene a terra
O meglio, con le gomme giuste. Gli pneumatici adatti sono forse la componente più importante da considerare: chi sceglie il tassellato non sbaglia, ma se oltre all'evento si vuole anche fare andata e ritorno da casa, una gomma dual è la scelta migliore, anche per questioni di consumo. Un manometro portatile per sgonfiare gli pneumatici alle pressioni più indicate per il fuoristrada può tornare sicuramente utile, e per ogni equipaggio – in genere sono tre i componenti per ciascuna squadra- è il caso di avere le leve per smontare e rimontare lo pneumatico. Chi vuole risparmiare sugli ingombri può portare anche solo una camera d'aria anteriore, che all'occorrenza permette di finire il giro montata anche dietro. Sempre per chi viaggia con pneumatici “tradizionali”, meglio montare camere d'aria rinforzate e tassellare il cerchio, per evitare di strappare la camera. “Ha senso poi portare le bombolette per riparare la gomma, un cavo frizione, leve del freno e del cambio di scorta, da sostituire in caso di caduta” ricorda Corrado Capra, ideatore dell'evento.
Per alloggiare il tutto può bastare una borsa da portapacchi: “Quelle laterali potrebbero essere superflue, soprattutto se parliamo di borse rigide. Se poi uno vuol fare del campeggio, allora magari si porta il necessario e ha bisogno di spazio, ma altrimenti direi che si può evitare di avere degli ingombri inutili”.
Vestirsi il giusto
Il calendario adventouring va dalla primavera all'autunno e quindi abbraccia principalmente la bella stagione, ma i percorsi delle HAT si snodano spesso in alta quota. In estate può fare caldo anche sopra i 2mila metri, ma allo stesso tempo non è raro trovare dell'instabilità e prendere acqua. Si raccomanda perciò di portare dei capi impermeabili: una giacca doppio strato può andare benissimo, e dei copri pantaloni. Un paio di calze e una maglietta di ricambio possono tornare utili, mentre per quanto riguarda le calzature, ognuno fa la propria scelta. Personalmente prediligo un paio di stivali comodi, visto il numero di ore che si passano in sella e i percorsi non eccessivamente tecnici, ma c'è chi preferisce quelli rigidi per l'impatto tra suola e pedane sul lungo periodo...
Con i piedi bene a terra
O meglio, con le gomme giuste. Gli pneumatici adatti sono forse la componente più importante da considerare: chi sceglie il tassellato non sbaglia, ma se oltre all'evento si vuole anche fare andata e ritorno da casa, una gomma dual è la scelta migliore, anche per questioni di consumo. Un manometro portatile per sgonfiare gli pneumatici alle pressioni più indicate per il fuoristrada può tornare sicuramente utile, e per ogni equipaggio – in genere sono tre i componenti per ciascuna squadra- è il caso di avere le leve per smontare e rimontare lo pneumatico. Chi vuole risparmiare sugli ingombri può portare anche solo una camera d'aria anteriore, che all'occorrenza permette di finire il giro montata anche dietro. Sempre per chi viaggia con pneumatici “tradizionali”, meglio montare camere d'aria rinforzate e tassellare il cerchio, per evitare di strappare la camera. “Ha senso poi portare le bombolette per riparare la gomma, un cavo frizione, leve del freno e del cambio di scorta, da sostituire in caso di caduta” ricorda Corrado Capra, ideatore dell'evento.
Per alloggiare il tutto può bastare una borsa da portapacchi: “Quelle laterali potrebbero essere superflue, soprattutto se parliamo di borse rigide. Se poi uno vuol fare del campeggio, allora magari si porta il necessario e ha bisogno di spazio, ma altrimenti direi che si può evitare di avere degli ingombri inutili”.
Vestirsi il giusto
Il calendario adventouring va dalla primavera all'autunno e quindi abbraccia principalmente la bella stagione, ma i percorsi delle HAT si snodano spesso in alta quota. In estate può fare caldo anche sopra i 2mila metri, ma allo stesso tempo non è raro trovare dell'instabilità e prendere acqua. Si raccomanda perciò di portare dei capi impermeabili: una giacca doppio strato può andare benissimo, e dei copri pantaloni. Un paio di calze e una maglietta di ricambio possono tornare utili, mentre per quanto riguarda le calzature, ognuno fa la propria scelta. Personalmente prediligo un paio di stivali comodi, visto il numero di ore che si passano in sella e i percorsi non eccessivamente tecnici, ma c'è chi preferisce quelli rigidi per l'impatto tra suola e pedane sul lungo periodo...
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