AER 2025, vittoria di Cerutti per soli 26 secondi!
Il campione in carica è riuscito a battere Botturi in un'ultima prova cronometrata tiratissima. Qualche inconveniente di troppo ha frenato il pilota Yamaha, che fino a meno di 30 chilometri dal traguardo era in testa
Se fai un giro nel bivacco dell'Africa Eco Race e chiedi se qualcuno rammenta un rally africano o una Dakar così tirati, piloti, team manager e giornalisti ci pensano un po', abbozzano dei ricordi, ma poi scuotono la testa. Cerutti e Botturi sono staccati di soli 26 secondi nella generale, dopo quasi 6mila chilometri di gara. Il pilota Aprilia ha vinto la sua seconda AER consecutiva, ma l'ha dovuta sudare parecchio, molto di più rispetto al 2024.
Anche stavolta niente da fare per Botturi, una vittoria sfumata sul filo di lana
Gara vera
Tra i due rivali è stata una battaglia davvero intensa, dal primo all'ultimo giorno: nella 11esima speciale partivano staccati di soli 9 secondi, con Cerutti che ha dovuto aprire la traccia e Botturi secondo al via, con start a 3 minuti.
Il pilota Yamaha ha attaccato e ai primi due intertempi era addirittura in vantaggio, rispettivamente di 22 e 17 secondi. Nel finale però la navigazione ha premiato Cerutti e un inconveniente ha condannato Botturi. Il pilota di Lumezzane ha dovuto liberare la moto da una rete che si sera incastrata nelle ruote e nel conto finale quei secondi pesano. D'altronde Jacopo ha dovuto aprire e sui tanti cambi di direzione di una speciale da motorally: 82 chilometri di tipico paesaggio Sahel, con un fondo di sabbia fine e soffice in mezzo ad arbusti e alberi. Può essere che Botturi, nell'inseguimento, abbia tagliato qualche curva, prendendosi degli inevitabili rischi. Il gioco d'altronde all'ultima prova era quello: Cerutti lepre e Alessandro a braccarlo. È stato uno spettacolo seguire la prova e va dato merito a entrambi di avere animato una gara realmente avvincente.
Un'edizione thrilling
Nelle tappe precedenti anche Cerutti comunque aveva pagato pegno: prima la rottura del sistema di navigazione, quindi una gomma esplosa. Entrambi i contendenti avevano poi sofferto febbre e problemi di stomaco, in un susseguirsi di alti e bassi. La vittoria del pilota Aprilia per il secondo anno consecutivo è arrivata grazie soprattutto alla rimonta nella decima tappa, quando ha recuperato ben 9 minuti e 40 secondi all'avversario. Botturi d'altronde di più non poteva, vuoi per la moto più pesante, vuoi per una differenza di età che un po' si fa sentire.
Gli altri
Sul terzo gradino del podio è salito il franco-marocchino Guillaume Borne, davanti allo spagnolo Guillem Martinez Boronat: ottima la sua gara da rookie, peraltro nella categoria malle moto. Peccato per Francesco Montanari, fino a due giorni dalla fine al terzo posto, perso dopo avere bruciato la frizione nella decima speciale. Tra gli altri italiani, buon sesto posto per Marco Menichini (Aprilia), alla sua prima esperienza con un bicilindrico, 13esimo Giovanni Gritti (Honda RS Moto).
Oggi la passerella finale sulle rive dell'oceano a Dakar, prima della cerimonia del podio al Lago Rosa. Tanta Italia a festeggiare: per chi non se ne fosse accordo, da qualche anno il fascino dei rally africani non è alimentato solo dai ricordi, ma anche da un presente di primissimo livello.