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AER 2025, vince Botturi. Cerutti ko per una gomma

Nella prima tappa in Mauritania il pilota Aprilia perde 17', il rivale di Yamaha si impone nella Dakhla-Benichab e si invola in classifica. Ma oggi inizia una tre giorni di dune che potrà cambiare di nuovo tutto

Non importa se il tuo vantaggio è piccolo o grande: in Africa ogni giornata fa storia a sé e un rally non è mai finito fino quando non è finito. E così Jacopo Cerutti ieri ha perso 17' sul vincitore, Alessandro Botturi, ma già oggi avrà l'opportunità di rifarsi nella prima vera tappa di dune. Con la seconda tappa in Mauritania, la gara entra infatti nel suo vivo e nei catini della regione di Atar il tempo prende una dimensione tutta sua.


Tradito da una gomma

La sesta tappa - da Dakhla a Benichab- per Cerutti ha preso i contorni del dramma sportivo intorno all'85esimo chilometro della speciale, quando il campione in carica ha avvertito inequivocabili vibrazioni allo pneumatico. La gomma, di stampo crossisitico, non ha retto alle temperature e alla fine ha “stallonato”. Cerutti è riuscito comunque a passare il centesimo chilometro prima di arrendersi al disastro, e lì è riuscito a compiere un altro piccolo miracolo: ha smontato la carcassa dello pneumatico, ha estratto la mousse incandescente e – rimontata la ruota- è riuscito ad arrivare al traguardo, letteralmente sul cerchio. Il distacco da Alessandro Botturi, che ha vinto la tappa, era appunto di 17'.


Campione “navigato”

Il pilota Yamaha ha approfittato della situazione e ha corso con la massima accortezza, recuperando sugli outsider, obbligati a partirgli davanti per l'ordine di arrivo della quinta tappa. Botturi ha navigato bene, ha spinto il giusto, ha portato a casa il miglior risultato possibile. “Mi spiace per Jacopo, non mi piace vincere così, ma andiamo avanti, senza farci illusioni perché la gara è lunga” ha detto a fine tappa. Pal Anders Ullevalseter (KTM) gli è arrivato a 2'56”, terzo un sorprendente Iarno D'Orsogna, su Yamaha Ténéré. La generale ora vede Cerutti al secondo posto con 15'30” di ritardo su Botturi, Guillaume Borne (Husqvarna) terzo a un'ora, 36 minuti e 57 secondi. Ullevalseter è quarto con meno di due minuti sul franco-marocchino, Montanari, che ha scortato Cerutti nella parte finale del sesto stage, ora è quinto, con 3'38” di ritardo su Borne.


Tutto aperto

La gara è tutt'altro che finita: oggi inizia un trittico di tappe nel cuore del deserto mauritano e Cerutti ha qualità personali e una moto buona per puntare a un recupero completo.

È la legge dell'Africa: nel breve volgere di una tappa può cambiare tutto e questo vale anche e soprattutto pensando alla tappa odierna. Si va da Benichab ad Amodjar: 468 chilometri, solo 76 di trasferimento. Le dune saranno il piatto forte della giornata, con un cordone già a inizio speciale e un secondo catino prima del rifornimento. 

Botturi oggi dovrà aprire, nel giorno più duro dall'inizio del rally. Con lui ci sarà probabilmente l'esperto Ullevalseter, ma Cerutti avrà buon gioco a recuperare. L'unico inconveniente di partire così dietro – 26esimo- sarà doversi sorbire per il secondo giorno di fila tutta la polvere e i sassi alzati dai piloti che lo precedono, ma il campione in carica avrà sicuramente la giusta grinta per tentare la rimonta.

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