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Adventure Riding: dai viaggi ai rally, come scegliere l'evento adatto

Tra le prossime manifestazioni in programma il Sardegna Gran Tour, dedicato ai neofiti. In autunno l'esperienza sarà replicata in Spagna e Marocco. I consigli di Zocchi: "Lo Swank Rally Tunisia diventerà più facile per chi farà il raid, ma ai principianti consiglio sempre un corso di guida off-road"

Lo Swank Rally Tunisia è stato il primo evento organizzato in terra africana da Deus Ex Machina in collaborazione con Adventure Riding. Una manifestazione che è stata resa possibile anche grazie all'impegno in prima persona di Alessandro Botturi, che conosce bene quella parte di Sahara, dove il campione di Lumezzane si allena spesso. Il numero di partecipanti all'edizione inaugurale non è stato di quelli che fanno girare la testa – una quarantina circa-, ma la formula ha funzionato e con qualche correzione si punta già ad avere una seconda edizione nel 2024. Ne abbiamo parlato insieme a Renato Zocchi, che ci ha ricordato anche quali sono i prossimi eventi di Adventure Riding e ci ha dato alcuni consigli utili per il principiante del fuoristrada.

 

L'evoluzione dello swank

I gentlemen rally hanno come caratteristica di base che i concorrenti si auto-cronometrano. Si tratta di una tipologia organizzativa che di per sé non implica nulla, ma è chiaro che si sposa meglio con un evento “amatoriale” sotto il profilo dei partecipanti, piuttosto che con la partecipazione dei professionisti. Il sistema di cronometraggio - basato sulla buona fede reciproca- vuole essere inoltre un incentivo a una competizione non estremizzata, dove il secondo in più o in meno non fa la differenza.

Dal momento che si organizza una gara in Africa, il livello di base richiesto ai partecipanti automaticamente diventa però più elevato: la tecnica di guida, di navigazione e la resistenza alla fatica richieste sono maggiori e di conseguenza il parco partenti cresce di qualità. Insomma, è un'altra cosa già rispetto allo Swank Rally di Sardegna. “L'idea era quella di organizzare un rally didattico – spiega Zocchi- una manifestazione nella quale uno possa imparare come ci si muove all'interno di un rally. È diventato qualcosa di un po' più impegnativo, diciamo che in questa prima edizione abbiamo fatto un po' di esperimenti. L'anno prossimo manterremo certamente la parte competitiva, ma daremo la possibilità a chi vuole fare una esperienza nel deserto di avere qualcosa di più facile in programma”.

 

Un raid più semplice

In questa prima edizione gli iscritti con la formula raid avevano lo stesso percorso della gara vera e propria, semplicemente senza il cronometro a misurare i tempi. Certo, spesso era possibile tagliare alcuni tratti e rimodellare la tappa su misura per un impegno minore, ma per quanto abbiamo capito, l'anno venturo ci sarà già in partenza una traccia in parte differente. In questo modo saranno evitati i tratti tecnicamente più difficili: la modifica permetterà un livello d'impegno diverso per chi vuole semplicemente mettere le ruote in fuoristrada ma senza sentirsi troppo “ingaggiato”.

 

I rally non finiscono

Il programma di Adventure Riding per il 2023 non finisce, e anzi alle porte c'è uno degli eventi “core” dell'organizzazione di Zocchi: il Sardegna Gran Tour (8-11 giugno). “Questo sì che è un evento alla portata di tutti, rivolto tanto ai neofiti quanto agli amanti del fuoristrada. Ma si può partecipare anche solo su asfalto, e in coppia”. Rispetto al passato niente tappa “continentale”, ma ritrovo direttamente a Genova per l'imbarco e tre tappe sull'isola, nei dintorni di San Teodoro. Al gran tour italiano si aggiungono poi Spagna (22-29 ottobre) e Marocco (5-12 novembre), due nuove proposte che mirano a intercettare una clientela appassionata sì alla guida in moto, ma anche al turismo culturale ed enogastronomico. A inizio autunno invece ci sarà lo Swank Rally di Sardegna (26-30 settembre), appuntamento ormai tradizionale del panorama italiano e che ha raggiunto numeri di partecipazione davvero ragguardevoli.

 

I consigli di Renato

Il fuoristrada – soprattutto se legato al turismo- sembra essere una passione che coinvolge sempre più persone, e d'altronde i dati di vendita delle moto in Italia non mentono: sono le adventure a scaldare il cuore degli appassionati e a migliorare i bilanci delle case. Ma qual è il modo corretto di approcciarsi a questa attività per un neofita? L'importante è partire da solide basi. “Innanzitutto io consiglio di fare un corso. È il modo migliore per togliersi dall'impaccio di avere una moto ma non sapere usarla bene, il che si risolve poi con il non usarla. Una volta che si supera questo primo step, grazie a un corso di guida che effettua una sorta di sgrezzatura, bisogna poi solo scegliere gli eventi giusti. Significa partecipare a eventi commisurati alle proprie abilità e organizzati in maniera seria, con tutta l'assistenza e il supporto del caso”.

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