Salta al contenuto principale

Vendute per 700mila euro le Ducati di Capirossi e Stoner

La GP03 del debutto mondiale e la GP07 del titolo iridato sono state aggiudicate a Silverstone da Iconic Auctioneers

La casa d'aste inglese Iconic Auctioneers ha messo in vendita al Silverstone Festival due tra le Ducati da gran premio più ambite: un rarissimo esemplare di Ducati Desmosedici GP3, guidata da Loris Capirossi nella stagione 2003 e una Desmosedici GP7, con la quale Casey Stoner vinse il titolo nel 2007. Non è stato difficile "piazzarle", anche in virtù della loro storia vincente.

La prima volta non si scorda mai

La prima è stata la Desmosedici del debutto mondiale per la casa di Borgo Panigale: Capirossi la portò al successo al sesto appuntamento iridato, in un indimenticabile gran premio di Catalunya, dove approfittò dell'errore di Valentino Rossi per prendere il comando della gara e tenerlo fino all'arrivo. 

La GP03 era già salita a podio nell'esordio in Giappone e con il pilota romagnolo conquistò 6 podi complessivi (compreso il successo) su 16 gare, con 3 pole position, 4 ritiri e il quarto posto finale in campionato. La moto è stata aggiudicata a 237.520 euro.

L'arma vincente

La GP07 invece è stata venduta a un prezzo ben superiore: 475.000 euro  (il valore di una ventina di Panigale V4 nuove di zecca) e d'altronde è comprensibile, se pensiamo che si tratta della Desmosedici con cui Casey Stoner vinse il titolo mondiale nel 2007. Era il primo anno della MotoGP in configurazione 800cc e l'australiano si aggiudicò ben 10 gare su 18, con altri 4 podi e nessun ritiro. Fu un anno memorabile per i duelli tra il Canguro Mannaro e Rossi, che provò in ogni modo a contrastare l'incredibile cavalcata del rivale. Ancora a oggi nessun ducatista è più riuscito a vincere così tanti gp in una sola stagione.

I due esemplari sono stati dichiarati funzionanti (anche se metterle in pista non è semplicissimo e guidarle pure meno), possiedono certificati che ne garantiscono l'originalità e la loro storia agonistica. La vendita di questi due pezzi unici ha permesso un ricavato complessivo di 712.000 euro.

Aggiungi un commento