Vayyar: il radar superpotente che vede tutto
I sistemi radar ormai sono una normalità nel mondo dell’auto, in quello delle moto invece siamo ancora ai primi passi. Le cose però si stanno muovendo molto velocemente, sul mercato è arrivato anche un sistema israeliano che promette prestazioni da primo della classe
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Notizie dalla rete
Fino a poco tempo fa i sistemi radar montati sulle moto per aumentare la sicurezza sembravano un’ipotesi fantascientifica, invece nell’ultimo anno sono comparsi su diversi modelli: Ducati, BMW, KTM e Kawasaki montano di serie quelli anteriori e posteriori sviluppati dalla Bosch, sulle Triumph 1200 GT Explorer e Rally Explorer viene installato il posteriore Continental, e ultimamente ha fatto la sua comparsa anche l’israeliano Vayyar che pare sarà adottato da Piaggio.
Radar 4D
Quest’ultimo sembra avere caratteristiche all’avanguardia – il suo produttore lo definisce “4D” – che gli garantiscono prestazioni interessantissime: utilizza molte più antenne di un radar classico – fino a 48, contro le 7 impiegate normalmente – e attraverso l’analisi Doppler (la misurazione della distorsione nelle onde radar riflesse causata dal movimento) riesce a stabilire la velocità relativa degli oggetti che rileva. Il campo visivo dei radar Vayyar è significativamente più ampio del cono radar dei sistemi tradizionali, si parla di 170° sia in orizzontale che in verticale, e questo significa una maggiore copertura, utilissima ad esempio quando si approccia una curva. Con un Vayyar anteriore e uno posteriore si ottiene una copertura di 340°, cioè quasi completa tutto attorno.
300 metri di portata
Per di più gli israeliani dichiarano una portata molto maggiore di quella del Bosch, che permette di rilevare oggetti a 300 metri di distanza quando il dispositivo tedesco si ferma a 160 metri; una cosa molto importante perché se il radar viene applicato a sistemi di frenata di emergenza automatizzati, intervenire in anticipo significa una frenata meno brusca e dunque meno pericolosa. Il sistema Vayyar inoltre è in grado di supportare il rilevamento degli angoli ciechi, l’assistenza al cambio di corsia, il cruise control adattivo, l’avviso di collisione anteriore e posteriore e l’assistenza alla frenata. Il tutto, sottolineano ancora gli israeliani, allo stesso prezzo dei radar della concorrenza.
Radar 4D
Quest’ultimo sembra avere caratteristiche all’avanguardia – il suo produttore lo definisce “4D” – che gli garantiscono prestazioni interessantissime: utilizza molte più antenne di un radar classico – fino a 48, contro le 7 impiegate normalmente – e attraverso l’analisi Doppler (la misurazione della distorsione nelle onde radar riflesse causata dal movimento) riesce a stabilire la velocità relativa degli oggetti che rileva. Il campo visivo dei radar Vayyar è significativamente più ampio del cono radar dei sistemi tradizionali, si parla di 170° sia in orizzontale che in verticale, e questo significa una maggiore copertura, utilissima ad esempio quando si approccia una curva. Con un Vayyar anteriore e uno posteriore si ottiene una copertura di 340°, cioè quasi completa tutto attorno.
300 metri di portata
Per di più gli israeliani dichiarano una portata molto maggiore di quella del Bosch, che permette di rilevare oggetti a 300 metri di distanza quando il dispositivo tedesco si ferma a 160 metri; una cosa molto importante perché se il radar viene applicato a sistemi di frenata di emergenza automatizzati, intervenire in anticipo significa una frenata meno brusca e dunque meno pericolosa. Il sistema Vayyar inoltre è in grado di supportare il rilevamento degli angoli ciechi, l’assistenza al cambio di corsia, il cruise control adattivo, l’avviso di collisione anteriore e posteriore e l’assistenza alla frenata. Il tutto, sottolineano ancora gli israeliani, allo stesso prezzo dei radar della concorrenza.
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