TAR Lazio sospende decisione AGCM su commissioni ACI per pagamento bollo con carte e bancomat
Le maggiorazioni previste per quanti avessero scelto di pagare il ballo auto e moto tramite carta o bancomat costarono all’ACI una multa di 3 milioni: il Tribunale Amministrativo ha però scelto di sospendere le sanzioni inflitte dall’AGCM e rimandare il giudizio
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Giudizio sospeso al 6 dicembre 2017
Il TAR Lazio ha sospeso sanzione ed effetti della decisione assunta lo scorso dicembre dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), relativamente alle commissioni applicate dall’ACI per il pagamento del bollo auto con carta di credito o bancomat.
L'Antitrust aveva multato l'ACI per tre milioni di euro a causa delle commissioni applicate a tutti coloro che avessero scelto di pagare il bollo con carta di credito o bancomat: il servizio di pagamento online del sito ACI prevedeva infatti - in aggiunta all’importo fisso di 1,87 euro già previsto per coprire il costo del servizio di riscossione - una maggiorazione del 1,2% sulla somma pagata con carta di credito e di 0,20 centesimi per i pagamenti effettuati tramite Bancomat. L’ACI aveva replicato con una nota, sostenendo che il costo richiesto fosse “sempre stato a mera copertura del servizio”.
E così, quasi un anno più tardi, Il Tribunale Amministrativo ha accolto la richiesta ACI di concessione della tutela cautelare contro la decisione dell’AGCM, rimandando la data del giudizio al 6 dicembre 2017.
Soddisfatta, l’ACI sottolinea come mai le sarebbe stato possibile operare altrimenti, “in ragione del suo ruolo di Ente pubblico, mero riscossore di un tributo per conto delle Regioni”.
L'Antitrust aveva multato l'ACI per tre milioni di euro a causa delle commissioni applicate a tutti coloro che avessero scelto di pagare il bollo con carta di credito o bancomat: il servizio di pagamento online del sito ACI prevedeva infatti - in aggiunta all’importo fisso di 1,87 euro già previsto per coprire il costo del servizio di riscossione - una maggiorazione del 1,2% sulla somma pagata con carta di credito e di 0,20 centesimi per i pagamenti effettuati tramite Bancomat. L’ACI aveva replicato con una nota, sostenendo che il costo richiesto fosse “sempre stato a mera copertura del servizio”.
E così, quasi un anno più tardi, Il Tribunale Amministrativo ha accolto la richiesta ACI di concessione della tutela cautelare contro la decisione dell’AGCM, rimandando la data del giudizio al 6 dicembre 2017.
Soddisfatta, l’ACI sottolinea come mai le sarebbe stato possibile operare altrimenti, “in ragione del suo ruolo di Ente pubblico, mero riscossore di un tributo per conto delle Regioni”.
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