Red Bull Romaniacs, trionfo per Manuel Lettenbichler
Il pilota Ktm vince la quinta tappa del World Enduro Super Series dieci anni dopo il successo del padre. Secondo Gomez, terzo Jarvis. Il tedesco conquista la gara in una giornata resa quasi impossibile dalla pioggia e vola in testa alla classifica generale del campionato
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Off-Road
Il World Enduro Super Series 2019 riprende dopo la pausa estiva e la classifica si rivoluziona immediatamente grazie alla vittoria di Manuel Lettenbichler: il rider tedesco conquista il successo per la prima volta nel Wess e la sorte gli offre il trofeo del primo classificato in una della gare più prestigiose, il Red Bull Romaniacs. La ciliegina sulla torta arriva con la leadership in classifica generale: Lettenbichler scalza Graham Jarvis dal primo posto e comanda con 3570 punti, davanti all'esperto britannico che ora segue a 3640 e ad Alfredo Gomez, terzo con 3164.
Più hard di così non si può
Il Romaniacs è uno degli eventi più ambiti della serie, la sua fama è cresciuta di anno in anno a partire dalla prima edizione, nel 2004. Innanzitutto la gara di Sibiu è un impegno lungo e massacrante. Dopo il prologo i piloti devono affrontare anche otto ore di moto a tappa, per un totale di quattro giorni. Le difficoltà sono tra le più varie, il meteo spesso è un incubo: il meglio - o il peggio a seconda del punto di vista- arriva all’ultimo lasciando in sospeso ogni possibilità di giudizio. Il parco partenti è numeroso, con oltre 450 iscritti.
Dopo il prologo conta l'esperienza
In questo 2019 è Taddy Blazusiak su Ktm ad aggiudicarsi il prologo: un buon avvio per il polacco che in carriera non ha mai vinto un Romaniacs. Tra i più attivi fin dalle prime battute si registrano anche Jonny Walker e Pol Tarres. Ma dopo i fuochi d'artificio di un antipasto acrobatico, è con il primo giorno che la gara entra nel vivo: il valore dell'esperienza viene immediatamente a galla. Graham Jarvis (Husqvarna), fresco vincitore dell’Hixpania Hard Enduro e leader del campionato, precede Wade Young (Sherco) e Manuel Lettenbichler (Ktm). L’inglese è recordman dell'evento con sei vittorie tra il 2008 e il 2017 ma non sembra appagato. Blazusiak, che era nel gruppo dei fuggitivi nella prima parte di tappa, deve temporaneamente alzare bandiera bianca per un problema tecnico.
Gomez si illude
La seconda frazione di 151 chilometri, è la più lunga ed ancora una volta cambia il panorama in testa, con Gomez a guidare. La gara perde invece Wade Young, che deve alzare bandiera bianca per un problema al cambio. Lo spagnolo prova ad approfittarne ma Jarvis riesce a chiudere con un disavanzo di circa cinque minuti, sufficiente a garantirgli la leadership nella generale. Lettenbichler, grazie a una gara regolare, è ancora una volta terzo.
La quarta tappa riprende con Gomez che conduce gran parte della giornata, ma Jarvis sembra in controllo e Lettenbichler non perde troppo terreno. Il momento decisivo arriva proprio nel finale: sull’ultima salita Gomez resta intrappolato e Lettenbichler ne approfitta, passando al comando a un giorno dalla fine. Il vantaggio è davvero irrisorio, appena un minuto su Gomez e quattro su Jarvis, ma il tedesco sembra al top della forma.
Finale da brividi
L'ultimo stage presenta un copione da film thriller: dopo un inizio cupo ma asciutto, la pioggia arriva copiosa e puntuale, le difficoltà arrivano al limite dell'insuperabile. Lettenbichler sente che è il momento di giocarsi le proprie carte e parte all’attacco sin dal via. Gomez non riesce a replicare, ma dal mazzo di carte esce il jolly Jonny Walker a insidiare la vittoria. Con il bagnato anche lo spagnolo rientra nei giochi, ma il tedesco entra comunque per primo nell'arena di Gusterita per il gran finale. Andreas Lettenbichler aspetta che il figlio si tolga il casco dopo aver tagliato il traguardo: l'abbraccio a Manuel suggella un nuovo successo, dieci anni dopo la vittoria del padre al Romaniacs. “Cammino a tre metri da terra, non ci posso credere – spiega un infangato Lettenbichler-. La gara è davvero molto lunga e tutto può succedere fino alla fine. Soprattutto l'ultimo giorno ci ha messo a dura prova perché certe salite sono davvero difficili ma con la pioggia sono quasi impossibili da superare. Visto il successo di mio padre dieci anni fa, credo che questa sera avremo parecchio da festeggiare in famiglia”.
Gomez è secondo, Jarvis terzo, mentre Blazusiak recupera un buon quarto posto. Lettenbichler sale sul primo gradino del podio alla guida della classifica provvisoria del WESS con tre prove ancora da disputare. La prossima tappa della serie riporterà i rider a un enduro di stampo più classico: appuntamento in Gran Bretagna con l’Hawkstone Park Cross Country, il 21 e 22 settembre.
Più hard di così non si può
Il Romaniacs è uno degli eventi più ambiti della serie, la sua fama è cresciuta di anno in anno a partire dalla prima edizione, nel 2004. Innanzitutto la gara di Sibiu è un impegno lungo e massacrante. Dopo il prologo i piloti devono affrontare anche otto ore di moto a tappa, per un totale di quattro giorni. Le difficoltà sono tra le più varie, il meteo spesso è un incubo: il meglio - o il peggio a seconda del punto di vista- arriva all’ultimo lasciando in sospeso ogni possibilità di giudizio. Il parco partenti è numeroso, con oltre 450 iscritti.
Dopo il prologo conta l'esperienza
In questo 2019 è Taddy Blazusiak su Ktm ad aggiudicarsi il prologo: un buon avvio per il polacco che in carriera non ha mai vinto un Romaniacs. Tra i più attivi fin dalle prime battute si registrano anche Jonny Walker e Pol Tarres. Ma dopo i fuochi d'artificio di un antipasto acrobatico, è con il primo giorno che la gara entra nel vivo: il valore dell'esperienza viene immediatamente a galla. Graham Jarvis (Husqvarna), fresco vincitore dell’Hixpania Hard Enduro e leader del campionato, precede Wade Young (Sherco) e Manuel Lettenbichler (Ktm). L’inglese è recordman dell'evento con sei vittorie tra il 2008 e il 2017 ma non sembra appagato. Blazusiak, che era nel gruppo dei fuggitivi nella prima parte di tappa, deve temporaneamente alzare bandiera bianca per un problema tecnico.
Gomez si illude
La seconda frazione di 151 chilometri, è la più lunga ed ancora una volta cambia il panorama in testa, con Gomez a guidare. La gara perde invece Wade Young, che deve alzare bandiera bianca per un problema al cambio. Lo spagnolo prova ad approfittarne ma Jarvis riesce a chiudere con un disavanzo di circa cinque minuti, sufficiente a garantirgli la leadership nella generale. Lettenbichler, grazie a una gara regolare, è ancora una volta terzo.
La quarta tappa riprende con Gomez che conduce gran parte della giornata, ma Jarvis sembra in controllo e Lettenbichler non perde troppo terreno. Il momento decisivo arriva proprio nel finale: sull’ultima salita Gomez resta intrappolato e Lettenbichler ne approfitta, passando al comando a un giorno dalla fine. Il vantaggio è davvero irrisorio, appena un minuto su Gomez e quattro su Jarvis, ma il tedesco sembra al top della forma.
Finale da brividi
L'ultimo stage presenta un copione da film thriller: dopo un inizio cupo ma asciutto, la pioggia arriva copiosa e puntuale, le difficoltà arrivano al limite dell'insuperabile. Lettenbichler sente che è il momento di giocarsi le proprie carte e parte all’attacco sin dal via. Gomez non riesce a replicare, ma dal mazzo di carte esce il jolly Jonny Walker a insidiare la vittoria. Con il bagnato anche lo spagnolo rientra nei giochi, ma il tedesco entra comunque per primo nell'arena di Gusterita per il gran finale. Andreas Lettenbichler aspetta che il figlio si tolga il casco dopo aver tagliato il traguardo: l'abbraccio a Manuel suggella un nuovo successo, dieci anni dopo la vittoria del padre al Romaniacs. “Cammino a tre metri da terra, non ci posso credere – spiega un infangato Lettenbichler-. La gara è davvero molto lunga e tutto può succedere fino alla fine. Soprattutto l'ultimo giorno ci ha messo a dura prova perché certe salite sono davvero difficili ma con la pioggia sono quasi impossibili da superare. Visto il successo di mio padre dieci anni fa, credo che questa sera avremo parecchio da festeggiare in famiglia”.
Gomez è secondo, Jarvis terzo, mentre Blazusiak recupera un buon quarto posto. Lettenbichler sale sul primo gradino del podio alla guida della classifica provvisoria del WESS con tre prove ancora da disputare. La prossima tappa della serie riporterà i rider a un enduro di stampo più classico: appuntamento in Gran Bretagna con l’Hawkstone Park Cross Country, il 21 e 22 settembre.
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