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RC: in Italia è più cara che nel resto d'Europa

In Italia il prezzo medio dell’RC è da sempre uno dei più alti in Europa. Il divario si sta però riducendo e, dopo l’impennata del 2023, il peggio potrebbe essere passato

A causa, anche, del maggior costo delle riparazioni in seguito a sinistri, l’Italia è storicamente il Paese con l’RC più cara nel confronto con i principali Paesi europei. Nonostante il continuo aumento del costo dei premi, il “divario” poco a poco  si sta riducendo. Questo, almeno, secondo i dati riportati da segugio.it che, nella sua analisi, mette a confronto i prezzi medi delle polizze RC in Europa con quelli in Italia. Vediamo i numeri. 

La media EU

Come accennato sopra, in Italia, il differenziale di prezzo rispetto agli altri Paesi risulta da diversi anni in continuo calo, passando nel 2022 a 60, cioè meno di un terzo rispetto ai 195 euro di 10 anni prima. Nello specifico, nel bel Paese si è registrato un premio medio al netto degli oneri fiscali e parafiscali di 286 euro, rispetto ai 226 della media degli altri Paesi: solo il Regno Unito registra un premio più alto, mentre sono decisamente più contenuti i prezzi in Spagna e Francia, rispettivamente a circa 176 e 186 euro.

Impennata dei prezzi

Oltre al premio medio, è da sottolineare come il 2022 sia stato un anno generalmente negativo per i mercati assicurativi, tutti caratterizzati da margini per polizza negativi. Il margine tecnico per polizza – calcolato sottraendo al premio medio di tariffa al netto delle tasse il premio medio puro (costo dei sinistri/incidenti) e le spese di acquisizione e gestione dei clienti – è stato infatti di -22,8 euro in Italia, il più basso dopo quello del Regno Unito. Le perdite sui margini del 2022 sono state causate dal concatenarsi di due fattori: da un lato l’inflazione, che ha gonfiato il costo dei sinistri e dall’altro il ritorno alla normale circolazione dopo gli anni della pandemia che ha fatto aumentare il numero e la frequenza dei sinistri. La diretta conseguenza è stata l’impennata dei prezzi del 2023, cresciuti, secondo un’elaborazione dei dati Ivass, del 6,4% rispetto al 2022.

Il peggio è passato?

La buona notizia è che, in base a quanto diffuso da Segugio.it, fase critica sembrerebbe ormai superata, considerando che dopo il picco di fine 2023, prezzi si sono stabilizzati e hanno iniziato a calare leggermente. Nello specifico, evidenzia ancora l’Osservatorio, il calo del premio medio RC nei primi 6 mesi del 2024, da dicembre 2023 a giugno 2024, è stato infatti del -3,6%. 

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acterun
Gio, 07/11/2024 - 09:54
Forse perché gli altri Paesi europei non hanno una città in cui i finti incidenti sono un business consolidato che finisce per gravare sulle tasche di tutti.