Motore V3, 6 in linea o turbo? Cosa porterà Honda a EICMA 2024?

Lo scorso luglio Minoru Kato, dirigente della sezione Power Products, ha dato qualche indicazioni sulle novità di EICMA: “Mostreremo a EICMA le cose su cui stiamo lavorando, come un nuovo motore a combustione interna e il prototipo di un modello elettrico”.

Per quanto riguarda il motore a combustione interna ha aggiunto che sarà un’anteprima piuttosto che un annuncio, come a dire che non entrerà presto in produzione ma è invece qualcosa in fase di sviluppo. “Vi faremo aspettare un po’, ma stiamo sviluppando una moto del genere e quindi aspettatela con ansia!”. Ed ha accennato a qualcosa che potrebbe farci sognare. Ha anche fatto capire che sarà nella fascia delle grosse cilindrate sportive. Dovrebbe essere qualcosa di innovativo, ma a questo punto il campo resta aperto a tutte le ipotesi: un V5 come la RC211 V da Gran Premio, oppure un turbo per un bicilindrico come descritto in un brevetto presentato recentemente? Quello che si può escludere è un V4 perché Kato è stato chiaro: "Un V4 è difficile”.  

Il ritorno del motore a V

Riviste e siti giapponesi si sono messi all'opera per cercare di capire di che tipo di motore si tratti. In molti puntano su un V3 o un 6 cilindri in linea. A strillarlo in copertina è il solito Young Machine, magazine giapponese molto vicino alle quattro sorelle giapponesi. Del resto, negli anni '80 Honda dominava il mercato con i suoi motori V4 (le voci di un suo ritorno non si sono certo sopite, leggi qui) e un ritorno a questa configurazione, seppur con un cilindro in meno, sarebbe un omaggio al glorioso passato e un segnale forte per gli appassionati. 

Quali vantaggi?

Un motore V3 offrirebbe diversi vantaggi: costi di produzione contenuti, compattezza e una potenza interessante, caratterizzata da una coppia robusta ai medi regimi e un allungo grintoso. Inoltre, si inserirebbe perfettamente nella fascia di cilindrata 850-900 cm³, un segmento attualmente scoperto nella gamma Honda e che potrebbe acquisire importanza strategica in vista dei cambiamenti regolamentari del Motomondiale previsti per il 2027. Tuttavia, il responsabile della divisione moto di Honda, Toshi Kato, ha espresso in diverse occasioni scetticismo sulla fattibilità di un motore a V, soprattutto per motivi di costo. È possibile che le sue dichiarazioni siano un depistaggio, o che Honda stia lavorando a un progetto diverso da quello che vedremo a EICMA.

E se i cilindri fossero sei?

Un'altra ipotesi suggestiva è quella di un ritorno al 6 cilindri in linea, un'architettura che ha segnato la storia del motociclismo con modelli leggendari come la Honda CBX1000. E poi, l'impatto visivo di un 6 cilindri in linea è innegabile: una "distesa" pressoché infinita di cilindri, e sei terminali di scarico che, scommettiamo, saprebbero riempire l'aria con un sound inconfondibile. Sarebbe un omaggio alla tradizione e un modo per distinguersi in un mercato sempre più omologato. 

Il turbo non muore mai

La pista di un motore sovralimentato con compressore però è sempre calda, d'altra parte i brevetti di un'Africa Twin con il turbo avevano fatto il giro del mondo e il bicilindrico frontemarcia si presterebbe molto bene a un'iniezione di potenza del genere.

Una Africa Twin tubo con la livrea della CX 500 Turbo anni Ottanta sarebbe un'ottima idea

Ma non è affatto da escludere che la sovralimentazione possa essere utilizzata anche sulle medie cilindrata, così da avere motori non troppo assetati ma ad alte prestazioni. Young Machine in effetti ha pensato anche a un'evoluzione della CBR650 R 4 cilindri che vedete qui sotto. Avrebbe prestazioni da 1000 sportiva e un'agilità da piccola cilindrata. 

Sarebbe logico vedere un sistema di sovralimentazione applicato a una media cilindrata come la CBR 650 R

In ogni caso basterà pazientare un po' per risolvere questo mistero: EICMA è ormai alle porte e qui potete vedere tutte le anticipazioni del salone di Milano.

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