Motor Bike Expo 2022 – BMW presenta due super custom
La prima è stata ribattezzata R 18 M, con l’aggiunta di quella lettera che distingue le versioni sportive delle auto BMW, l’altra si chiama R 18 Aurora ed ha le forme di una cruiser all’americana degli anni 70 e utilizza particolari prelevati da altri modelli della Casa madre
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Fuoriserie
Per lunga tradizione il Motor Bike Expo di Verona è la vetrina ideale per le customizzazioni; BMW Motorrad Italia ha colto l’occasione per presentare due bellissime realizzazioni basate sulla R 18 (cliccate qui per vedere la nostra prova), frutto della collaborazione con i suoi concessionari.
M di famiglia
La prima è stata ribattezzata R 18 M, con l’aggiunta di quella lettera che distingue le versioni sportive delle auto BMW. È un progetto curato dalla redazione di LowRide e realizzato da American Dream con l’obiettivo di dare una carica di sportività alla cruiser del marchio bavarese, senza però rinunciare alle sue linee rétro. Meccanica ed elettronica non sono state toccate perché giudicate più che adeguate, la moto però è stata alleggerita e la posizione di guida è stata modificata.
I bozzetti preparatori sono stati affidati al designer Oberdan Bezzi mentre per la realizzazione dei vari particolari ci si è affidati ad aziende esterne. Puntale e cupolino di vetroresina sono opera di Elaboratorio, Carbon Italy si è occupata dei coperchi delle testate e dei condotti in aspirazione, ER Exhaust Revolution ha realizzato gli scarichi corti studiati per consentire maggiori angoli di piega e lasciare in bella vista il cardano “scoperto”, la copertura in pelle della sella è opera di L.R. Leather, mentre della verniciatura sia occupata Dox Art Factory. Il risultato è decisamente accattivante come potete vedere anche dalla video intervista qui sotto.
Solo pezzi BMW
L’altra realizzazione si chiama R 18 Aurora, è opera di Garage 221 ed ha le forme di una cruiser all’americana degli anni 70. Tutti gli elementi utilizzati provengono da altri modelli della Casa madre.
Parafanghi avvolgenti e aderenti alla ruota, sella prelevata da una 1200 C del 2005, i supporti del Batwing sono stati realizzati modificando i supporti freccia di una R 100 del 1982 e una parte del telaietto posteriore di una K 75 del 1991; fa riferimento al passato anche il colore della carrozzeria, lo stesso di una RT 100 del 1983. Gli scarichi sono realizzati in collaborazione con LeoVince ed hanno un disegno studiato per sottolineare la linea muscolosa della R 18, che sfoggia anche una bellissima mascherina del radiatore olio ispirata alla calandra delle auto BMW anni 60. Anche qui potete approfondire l’argomento guardando la video-intervista qui sotto.
M di famiglia
La prima è stata ribattezzata R 18 M, con l’aggiunta di quella lettera che distingue le versioni sportive delle auto BMW. È un progetto curato dalla redazione di LowRide e realizzato da American Dream con l’obiettivo di dare una carica di sportività alla cruiser del marchio bavarese, senza però rinunciare alle sue linee rétro. Meccanica ed elettronica non sono state toccate perché giudicate più che adeguate, la moto però è stata alleggerita e la posizione di guida è stata modificata.
I bozzetti preparatori sono stati affidati al designer Oberdan Bezzi mentre per la realizzazione dei vari particolari ci si è affidati ad aziende esterne. Puntale e cupolino di vetroresina sono opera di Elaboratorio, Carbon Italy si è occupata dei coperchi delle testate e dei condotti in aspirazione, ER Exhaust Revolution ha realizzato gli scarichi corti studiati per consentire maggiori angoli di piega e lasciare in bella vista il cardano “scoperto”, la copertura in pelle della sella è opera di L.R. Leather, mentre della verniciatura sia occupata Dox Art Factory. Il risultato è decisamente accattivante come potete vedere anche dalla video intervista qui sotto.
Solo pezzi BMW
L’altra realizzazione si chiama R 18 Aurora, è opera di Garage 221 ed ha le forme di una cruiser all’americana degli anni 70. Tutti gli elementi utilizzati provengono da altri modelli della Casa madre.
Parafanghi avvolgenti e aderenti alla ruota, sella prelevata da una 1200 C del 2005, i supporti del Batwing sono stati realizzati modificando i supporti freccia di una R 100 del 1982 e una parte del telaietto posteriore di una K 75 del 1991; fa riferimento al passato anche il colore della carrozzeria, lo stesso di una RT 100 del 1983. Gli scarichi sono realizzati in collaborazione con LeoVince ed hanno un disegno studiato per sottolineare la linea muscolosa della R 18, che sfoggia anche una bellissima mascherina del radiatore olio ispirata alla calandra delle auto BMW anni 60. Anche qui potete approfondire l’argomento guardando la video-intervista qui sotto.
Foto e immagini
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