MotoGP, Jarvis: “Difficile gestire Valentino Rossi e Lorenzo, ma ci siamo riusciti”
MotoGP news – Per Yamaha la stagione 2015 è stata ricca di successi, ma anche di tensione, con i due piloti Rossi e Lorenzo, che si sono giocati il titolo. Lin Jarvis, il managing director del team, ha parlato del finale di stagione e ha detto: “Sono rimasto neutrale. Non essere né spagnolo né italiano mi ha aiutato”
Image
News
Basta con le polemiche!
Il campionato 2015 ha portato a Yamaha tre titoli mondiali: quello per i team, quello costruttori e quello piloti. Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, nonostante i buoni propositi, sono arrivati ai "ferri corti" cone era già accaduto nel 2009. Il managing director Lin Jarvis ha avuto una stagione particolarmente impegnativa, ma è soddisfatto del lavoro svolto: “Penso che mi abbia aiutato non essere italiano o spagnolo. Lo dico per scherzo, ma c'è anche un fondo di verità. Riuscire ad essere e rimanere neutrali è molto importante: ma se sei spagnolo dovresti supportare il pilota spagnolo, se sei italiano, l'italiano, ma io ho un sacco di esperienza in questo campo, sia in positivo che in negativo. Questo aiuta a mantenere la calma in situazioni anche molto stressanti. È questione di essere sinceri con se stessi e non farsi prendere dal panico e cercare di trovare soluzioni. Le persone possono avere soluzioni diverse per uno stesso problema, ed è molto importante ricercare una soluzione che tenga conto di tutti. Non è mai facile da gestire un singolo campione ed è ancora più difficile gestirne due. È stato difficile, ma ci siamo riusciti. Adesso però basta con le polemiche su quello che è successo e chi ha fatto cosa, preferisco evitarle e concentrarmi solo sull'aspetto sportivo”.
Il campionato 2015 ha portato a Yamaha tre titoli mondiali: quello per i team, quello costruttori e quello piloti. Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, nonostante i buoni propositi, sono arrivati ai "ferri corti" cone era già accaduto nel 2009. Il managing director Lin Jarvis ha avuto una stagione particolarmente impegnativa, ma è soddisfatto del lavoro svolto: “Penso che mi abbia aiutato non essere italiano o spagnolo. Lo dico per scherzo, ma c'è anche un fondo di verità. Riuscire ad essere e rimanere neutrali è molto importante: ma se sei spagnolo dovresti supportare il pilota spagnolo, se sei italiano, l'italiano, ma io ho un sacco di esperienza in questo campo, sia in positivo che in negativo. Questo aiuta a mantenere la calma in situazioni anche molto stressanti. È questione di essere sinceri con se stessi e non farsi prendere dal panico e cercare di trovare soluzioni. Le persone possono avere soluzioni diverse per uno stesso problema, ed è molto importante ricercare una soluzione che tenga conto di tutti. Non è mai facile da gestire un singolo campione ed è ancora più difficile gestirne due. È stato difficile, ma ci siamo riusciti. Adesso però basta con le polemiche su quello che è successo e chi ha fatto cosa, preferisco evitarle e concentrarmi solo sull'aspetto sportivo”.
Foto e immagini
Aggiungi un commento