MotoGP 2016, Uncini: “Caduta anomala quella di Salom”
MotoGP news – Dopo il tragico incidente di Luis Salom oggi è stata indetta una conferenza stampa in cui Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna, e Franco Uncini hanno spiegato perché si è deciso di correre su questo tipo di layout
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Carmelo Ezpeleta, CEO Dorna, e Franco Uncini, membro della commissione istituita dalla FIM per migliorare la sicurezza dei circuiti, dopo il tragico incidente che ieri ha costato la vita a Luis Salom, sul circuito di Catalunya, hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno spiegato la decisione di correre sulle due chicane che compongono solitamente il layout della Formula 1. Per iniziare lo spagnolo e l'italiano hanno voluto spiegare: “Abbiamo chiesto al team e alla famiglia se volessero che venisse corso il Gran Premio di Catalunya e loro hanno detto che preferivano che la scelta venisse fatta dalla Safety Commission e i piloti han detto che per ricordare Luis preferivano continuare il week end”. Non avendo ancora i dati in mano per capire cosa effettivamente sia successo ieri, nell'incidente avvenuto nel secondo turno di prove libere, né Ezpeleta né Uncini si sono espressi oltre, ma hanno spiegato come sia stata presa la decisione di correre sul differente layout e quali modifiche sono state apportate: “Su questo circuito c'è anche un altro tracciato, che i piloti della MotoGP avevano provato due anni fa durante un test, ma all'epoca avevano detto che era poco interessante e anche un po' difficile per girare perché le chicane sono un po' strette. Oggi dopo questo fatto i piloti che compongono la Gran Prix Safety Commission hanno optato per questa soluzione. Bisognerà capire se in quel punto ci sono da fare delle modifiche sostanziali o no. Sono stati fatti opportuni lavori, uno dei quali togliere il muro nella prima chicane e un'altra protezione di gomme nella seconda; per mantenere i piloti un po' più distanti si è deciso di fare una linea bianca e un cordolo disegnato per terra, a 2 metri di distanza dall'altra linea bianca per evitare che vadano oltre e quindi si avvicinino al muro. Nella parte finale, all'entrata della curva 14, sono stati messi 8 camion di ghiaia e all'uscita della curva 15 sono stati messi ulteriore barriere di protezione, per proteggere l'uscita dalla variante, perché il muro - quella in continuazione dalla linea 12 – chiude”. Se ci fosse stata ghiaia avrebbe cambiato qualcosa? “Non sappiamo. La traiettoria è stata strana, non è il punto di caduta che abbiamo avuto gli altri anni. Ce ne sono state in passato di cadute, ma sono avvenute in altre direzioni. È una caduta un po' anomala”.
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