MotoGP 2016, Michelin: “Meglio le gomme da 17 pollici di quelle da 16,5”
Michelin ha lavorato tanto durante questo inverno ed è pronta il rientro nella MotoGP. Il direttore tecnico Nicolas Goubert è sicuro dell'importanza di essere tornati nella top class e ha sottolineato: “È importante evitare guai. Vogliamo che i team e i piloti non si trovino in difficoltà in nessuna condizione”
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Lavoro importante per lo sviluppo del prodotto
Quest'anno Michelin rientra nella MotoGP dopo l'addio di sette anni fa, a casa francese sarà fornitore unico, prendendo il posto di Bridgestone. Un impegno difficile ma stimolante, così ha spiegato il direttore tecnico Nicolas Goubert: “Le competizioni agonistiche sono state per noi sempre un’ottima base per lo sviluppo di nuove tecnologie. Il Campionato del Mondo MotoGP è un’ottima palestra da questo punto di vista. In primo luogo per motivi di immagine, e in secondo luogo perché a scendere in pista sono i migliori piloti del mondo, che possono dare indicazioni molto precise per lo sviluppo dei pneumatici”. Dorna ha favorito in un certo senso Michelin, perché ha deciso di passare dalle gomme di 16,5 pollici, misura delle Bridgestone, a quelle da 17: “L’industria motociclistica ha poco interesse per gli pneumatici da 16,5 pollici. La produzione di pneumatici da 16,5 pollici può anche avere conseguenze pericolose. Possono cioè essere accidentalmente montati su ruote da 17 pollici… e in quel caso la caduta è assicurata”. Tutte le moto si dovranno adattare alle nuove gomme e per Michelin sarà poi importante fare un test sul tracciato di Phillip Island dove l'asfalto è piuttosto difficile: “Abbiamo insistito con IRTA e Dorna affinché fosse fissata una data utile per un test invernale a Phillip Island. L’appuntamento è per febbraio: dal 17 al 19 febbraio tutte le squadre scenderanno in pista. Per noi sarà di fondamentale importanza”. Ormai manca poco e Michelin è pronta: “La sfida è quella di offrire alle squadre una gamma di pneumatici facili da gestire e adatti alle diverse piste. Non abbiamo intenzione di cambiare il tipo di gomma da una gara all’altra o da un circuito all’altro. Né inseguiremo l’ultimo decimo di secondo. Per quanto riguarda l’anteriore probabilmente utilizzeremo sei mescole, mentre per quanto riguarda il posteriore non abbiamo ancora preso una decisione definitiva: la situazione ideale sarebbe qualcosa di simile a quel che ha fatto la Bridgestone. È importante evitare guai… Siamo alla ricerca di qualcosa che si adatti alla maggior parte dei team in tutte le situazioni possibili. Non vogliamo che i team e piloti si trovino in difficoltà quando fa freddo o quando fa troppo caldo. Né vogliamo che la pista di Phillip Island crei problemi”.
Quest'anno Michelin rientra nella MotoGP dopo l'addio di sette anni fa, a casa francese sarà fornitore unico, prendendo il posto di Bridgestone. Un impegno difficile ma stimolante, così ha spiegato il direttore tecnico Nicolas Goubert: “Le competizioni agonistiche sono state per noi sempre un’ottima base per lo sviluppo di nuove tecnologie. Il Campionato del Mondo MotoGP è un’ottima palestra da questo punto di vista. In primo luogo per motivi di immagine, e in secondo luogo perché a scendere in pista sono i migliori piloti del mondo, che possono dare indicazioni molto precise per lo sviluppo dei pneumatici”. Dorna ha favorito in un certo senso Michelin, perché ha deciso di passare dalle gomme di 16,5 pollici, misura delle Bridgestone, a quelle da 17: “L’industria motociclistica ha poco interesse per gli pneumatici da 16,5 pollici. La produzione di pneumatici da 16,5 pollici può anche avere conseguenze pericolose. Possono cioè essere accidentalmente montati su ruote da 17 pollici… e in quel caso la caduta è assicurata”. Tutte le moto si dovranno adattare alle nuove gomme e per Michelin sarà poi importante fare un test sul tracciato di Phillip Island dove l'asfalto è piuttosto difficile: “Abbiamo insistito con IRTA e Dorna affinché fosse fissata una data utile per un test invernale a Phillip Island. L’appuntamento è per febbraio: dal 17 al 19 febbraio tutte le squadre scenderanno in pista. Per noi sarà di fondamentale importanza”. Ormai manca poco e Michelin è pronta: “La sfida è quella di offrire alle squadre una gamma di pneumatici facili da gestire e adatti alle diverse piste. Non abbiamo intenzione di cambiare il tipo di gomma da una gara all’altra o da un circuito all’altro. Né inseguiremo l’ultimo decimo di secondo. Per quanto riguarda l’anteriore probabilmente utilizzeremo sei mescole, mentre per quanto riguarda il posteriore non abbiamo ancora preso una decisione definitiva: la situazione ideale sarebbe qualcosa di simile a quel che ha fatto la Bridgestone. È importante evitare guai… Siamo alla ricerca di qualcosa che si adatti alla maggior parte dei team in tutte le situazioni possibili. Non vogliamo che i team e piloti si trovino in difficoltà quando fa freddo o quando fa troppo caldo. Né vogliamo che la pista di Phillip Island crei problemi”.
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