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Moto.App, l'applicazione che migliora la sicurezza stradale

Tutta italiana, Moto.App è un’applicazione che consente di avere sempre sott’occhio tutti i dati relativi al viaggio e alla moto, dalla velocità media fino alla scadenza dell’assicurazione. Realizzata da ANCMA si tratta di un dispositivo che promuove e migliora la sicurezza stradale. Tre i livelli di utilizzo, dalla semplice app fino all'installazione di una "scatola nera" sulla moto
Moto.App by B2C Innovation
Presentata oggi nella sede milanese di Confindustria ANCMA, la nuova MOTO.APP è la prima applicazione per smartphone in Italia dedicata alla sicurezza in moto che permette di registrare tragitti, monitorare lo stile di guida, analizzare e condividere con altri appassionati informazioni e dati. Sviluppata dalla milanese B2C Innovation, l’app può funzionare su tre diversi livelli, Standard, Explorer e Adventure. In pratica: il primo livello permette da subito di scaricarla gratuitamente, iscriversi e associare la propria moto. In questo livello d’accesso l’app registra il tragitto in moto tramite il GPS del telefono: basta premere start per iniziare l’esperienza di uso e ricevere informazioni sul percorso effettuato. Il livello Explorer consente invece di registrare i propri percorsi in moto in maniera automatica tramite un piccolo dispositivo (dongle) collegato direttamente alla moto che comunica con la app attraverso Bluetooth e consente di avere statistiche più dettagliate. Questo livello verrà presentato a EICMA con l'ufficializzazione sul mercato del dongle. Il livello Adventure, fascia di funzionamento premium dell’app, permette infine l’utilizzo attraverso l’istallazione di MOTO.BOX o di una qualsiasi scatola nera che consenta al centauro di tenere sotto controllo la posizione della moto e lo stato del veicolo. A questo livello è inoltre possibile attivare un’ulteriore funzione di sicurezza, che consente di ricevere un alert tramite sms ed e-mail in caso di batteria scarica o staccata e di spostamento del veicolo a motore spento. Le informazioni rese disponibili dall’appa spaziano (in base appunto al livello di utilizzo) da quelle relative al percorso a quelle invece più strettamente connesse alla moto. Nella sezione veicoli, per esempio, scelta la moto “registrata” è possibile visualizzare informazioni e statistiche come targa, modello e cilindrata, ma anche la scadenza dell’assicurazione, il valore del veicolo, il numero dei tragitti percorsi, il tempo complessivo speso in sella, la velocità media, quella massima e molto altro ancora. Fondamentale a livello di sicurezza la possibilità di segnalare con una foto geotaggata la presenza di buche nel tragitto che si sta percorrendo. Una funzione utile che in ANCMA promettono di mettere a frutto inviando ciclicamente le informazioni alle varie amministrazioni provinciali. Oltre alle buche va segnalato che la sicurezza tout court è il tema fondante di questo progetto, tanto che l'analisi dei dati  di guida degli utenti incrociata con le informazioni realitve alla moto, verrà utilizzata per tracciare dei profili standard in cui sarà possibile evidenziare le criticità della guida su due ruote. Un sistema che ha già trovato un riscontro molto positivo nello sci, grazie all'app Alpaloo relaizzata proprio dai ragazzi di B2C Innovation. In pratica, la condivisione dei dati di "sciata" ha permesso la realizzazione di un protocollo di formazione dello sicatore che nel corso degli ultimi dieci anni ha ridotto sensibilmente gli incidenti sulle piste e la speranza è che questa esperienza positiva possa essere traslata anche sulle nostre strade. Per MOTO.APP il sistema di community è un elemento centrale: oltre a segnalare le buche e le imperfezioni stardali, i motociclisti avranno modo infatti di creare un vero e proprio un vero e proprio "moto club virtuale" personalizzato, con in più la possibilità di incontrarsi tra loro per scambiarsi idee, opinioni ed esperienze. 
 “La sicurezza – ha dichiarato il presidente Andrea Dell’Orto durante l’incontro con i giornalisti - è una delle priorità della associazione; un tema centrale che portiamo avanti nella nostra attività istituzionale, nelle richieste al legislatore e in importanti campagne di comunicazione, come quella per la promozione dell’utilizzo del paraschiena. L’app amplia in modo tecnologico questo orizzonte e lo arricchisce con un contributo educativo per migliorare il comportamento dei motociclisti, che diventa anche un’occasione in più di condivisione e confronto per la comunità degli appassionati”. “Le case motociclistiche e i fornitori di componenti tecniche – ha sottolineato ancora Dell’Orto - investono costantemente in ricerca e sviluppo per innalzare gli standard di sicurezza attiva delle moto. E anche i produttori di abbigliamento tecnico hanno introdotto negli ultimi anni importanti evoluzioni in questo ambito: il nostro lavoro è valorizzare e armonizzare questo impegno, che tuttavia non può essere vanificato da fenomeni esterni come la trascuratezza nella manutenzione del manto stradale e delle infrastrutture”.
Rimanendo in tema sicurezza, durante l’incontro s’è discusso, dati i purtroppo recenti fatti di cronaca, anche della grave caondizione in cui versano molte starde italiane.  Con l’hashtag #bastabuche, ANCMA ha infatti lanciato una campagna per sensibilizzare i motociclisti e, soprattutto, le istituzioni sul rischio di incidenti causati dalle buche e dalle irregolarità del manto stradale. “Bastabuche – ha spigato Pier Francesco Caliari, direttore generale dell’associazione - nasce per dare un segnale forte. Si muoverà su due fronti: da una parte con il coinvolgimento di testimonial e giornalisti, a cui sarà affidato periodicamente un telefonino per immortalare le buche sulle strade urbane e condividerle sui profili social con l’hashtag dedicato; dall’altra attraverso la sezione specifica della app che presentiamo oggi, dove gli scatti degli stessi utenti permetteranno automaticamente di geolocalizzare le buche sulla mappa cittadina direttamente sui device di tutti. Confindustria ANCMA raccoglierà tutte le segnalazioni e si occuperà di comunicare periodicamente alle istituzioni locali la situazione aggiornata”.
 
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