Moto elettriche: Energica, Harley-Davidson e Zero a confronto
Energica, Harley-Davidson e Zero sono reali alternative alle moto a benzina: potenti, divertenti e con prestazioni elevate. I prezzi sono alti, ma i tagliandi costano pochissimo. Scoprite con noi come vanno le elettriche più potenti sul mercato!
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Pochi al momento le comprano, ma tutti vorrebbero (e dovrebbero) provarle. Si chiamano Energica Eva Ribelle, Harley-Davidson LiveWire e Zero Motorcycles SR/S: una streetfighter, una stradale sportiva e una sport-tourer. Sono le novità 2020 del segmento moto elettriche di grosso voltaggio, cioè moto con prestazioni elevate e autonomie adatte a un uso ad ampio raggio. Le moto che vedevamo nei film ambientati nel futuro e che adesso invece sono normalmente in vendita... per chi se le può permettere.
Emozioni tante, ma costose
I prezzi di queste moto infatti sono molto elevati: costano mediamente il doppio delle concorrenti “a benzina”. Certo, hanno un'elettronica raffinata, una componentistica da top di gamma e sfruttano una tecnologia (quella per la realizzazione delle batterie e dei motori) che è in continua evoluzione. Altrettanto importante è la riduzione dei costi di esercizio: la manutenzione costa poco ed è limitata a freni, gomme e poco più. Ma con questi prezzi non si possono prevedere boom di vendite: per ora (e ancora per un po’ di tempo) le compreranno solo pochi fortunati, curiosi di provare per primi le emozioni offerte da queste moto. Perché questo è il risultato più importante e inatteso emerso dal confronto: al di là delle diverse caratteristiche e prestazioni, queste moto sono divertenti da guidare e garantiscono emozioni agli appassionati quanto le loro cugine a benzina. Vediamo di conoscerle meglio: guardatevi la nostra video prova qui sotto. E se volete invece studiarvi a fondo la prova completa con i rilevamenti strumentali (estremamente interessanti: queste moto vanno ancora più di quanto dichiarato) andate in edicola: la trovate su inSella di settembre!
Emozioni tante, ma costose
I prezzi di queste moto infatti sono molto elevati: costano mediamente il doppio delle concorrenti “a benzina”. Certo, hanno un'elettronica raffinata, una componentistica da top di gamma e sfruttano una tecnologia (quella per la realizzazione delle batterie e dei motori) che è in continua evoluzione. Altrettanto importante è la riduzione dei costi di esercizio: la manutenzione costa poco ed è limitata a freni, gomme e poco più. Ma con questi prezzi non si possono prevedere boom di vendite: per ora (e ancora per un po’ di tempo) le compreranno solo pochi fortunati, curiosi di provare per primi le emozioni offerte da queste moto. Perché questo è il risultato più importante e inatteso emerso dal confronto: al di là delle diverse caratteristiche e prestazioni, queste moto sono divertenti da guidare e garantiscono emozioni agli appassionati quanto le loro cugine a benzina. Vediamo di conoscerle meglio: guardatevi la nostra video prova qui sotto. E se volete invece studiarvi a fondo la prova completa con i rilevamenti strumentali (estremamente interessanti: queste moto vanno ancora più di quanto dichiarato) andate in edicola: la trovate su inSella di settembre!
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