Salta al contenuto principale

Ministro Cingolani: “Stop ai motori a benzina nel 2035? È una data indicativa...”

Quello che doveva essere un diktat a livello europeo e cioè lo stop alla produzione di motori endotermici potrebbe in realtà essere una semplice "indicazione". Così, almeno, l'ha definita il ministro Cingolani che ha definito la data del 2035, come un inizio per parlare di una transizione alla mobilità alternativa

 
Tante questioni in sospeso
Il 2035 era la data che tempo fa la Commissione Europea aveva individuato per definire lo stop della produzione di motori endotermici in favore di unità a energia pulita. Una data ormai non più così lontana da poterne parlare con leggerezza. Almeno questo è ciò che emerso dalle parole del ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani che ha definito "il 2035 è solo indicativo, la base per una discussione a livello europeo". 
L'italia al momento è ferma perché servono dalle regioni indicazioni circa i luoghi dove realizzare impianti per le energie rinnovabili, condizione fondamentale affinché un'auto elettrica sia realmente a emissioni zero. Cingolani ha dato alle regioni 6 mesi di tempo per muoversi in tal senso ma attualmente solo alcune di queste hanno dato risposte, le altre sembrano essere ancora in fase di decisione. Da qui, "la presa di tempo" di Cingolani che ha definito il 2035 una data indicativa, o meglio, l'inizio di una discussione con l'Europa circa la transizione definitiva alle energie rinnovabili. Si tratta di una situazione spinosa che vede sul tavolo altre richieste che l'Italia sembra far fatica a soddisfare, come l'introduzione della Euro 7 per le auto, una misura che a detta dello stesso Cingolani potrebbe costare cara alle aziende, soprattuto in questo periodo, andando a sovrapporsi, in termini di investimenti, alle risorse destinate all'elettrico. 
Leggi altro su:
Aggiungi un commento