Magni Filo Rosso, motore MV Agusta F3 e fascino del passato
A Eicma la piccola factory varesina Magni ha presentato la Filo Rosso: una moto che replica nella linea le MV da GP vincenti negli anni 60 e 70, ma dotata del modernissimo motore tre cilindri 800 di Brutale e F3, regolarmente omologato per l’uso su strada. Il successo è stato superiore alle aspettative: la produzione in piccola serie potrebbe iniziare già l’anno prossimo
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Fuoriserie
Una "fuoriserie" leggerissima e ricca di fascino
La storia della Magni, la piccola azienda con sede a Samarate (a pochi km da Cascina Costa) è legata a doppio filo a quella di MV Agusta: dal 1949 al 1976 il fondatore Arturo Magni fu direttore sportivo e anima del reparto corse capace di conquistare di 75 titoli (37 di marca e 38 piloti). Quando MV Agusta abbandonò le corse e la produzione delle moto, Magni creò il suo atelier (era il 1977) per realizzare motociclette speciali e leggere, costruite attorno a moto e propulsori di diversi produttori. Le prime furono ovviamente MV Agusta: dopo la "cura Magni" le pesanti quattro cilindri 750 S diventavano veloci ed efficaci quasi come le sorelle da pista. Poi fu il turno delle Moto Guzzi, BMW, Honda e in, tempi più recenti, delle Suzuki. Ora sono Giovanni e Carlo, i figli di Arturo Magni (oggi 89enne) a portare avanti l'azienda e a Eicma hanno presentato la Filo Rosso che già dal nome chiarisce quanto sia forte tuttora il legame tra Magni e MV Agusta. La Filo Rosso sfoggia la linea e il telaio in tubi d'acciaio della MV 500 3 cilindri da GP, mentre il motore è il modernissimo 800 da 125 CV a 11.600 giri che equipaggia Brutale e Rivale. La Filo Rosso sarà disponibile sia in versione carenata (con grafiche rosso-argento, quelle del modello originario), sia senza carena. Il motore è inserito in un telaio a doppia culla aperta, in tubi tondi in acciaio al cromo-molibdeno (25CrMo4) saldato al TIG, così come il forcellone in acciaio bibraccio che aziona una coppia di classici ammortizzatori. Davanti troviamo una forcella tradizionale con due pinze Brembo retrò mentre le ruote sono a 6 razze da 18 pollici in lega di magnesio. Infine, il dato forse più interessante: la Filo Rosso pesa solo 145 kg. Il divertimento è assicurato. Affascinante il lungo serbatoio, costruito artigianalmente in alluminio, mentre portatarga, retrovisori e le frecce confermano che la Filo Rossa sarà una moto perfettamente "legale" (resta solo da decidere dove mettere il faro anteriore). Presentata come "provocazione", la Filo Rosso ha entusiasmato tantissimi appassionati: è dunque probabile che entri in produzione, sia pure in tiratura super limitata, e forse già nel corso del 2015. Il prezzo è ancora da definire.
La storia della Magni, la piccola azienda con sede a Samarate (a pochi km da Cascina Costa) è legata a doppio filo a quella di MV Agusta: dal 1949 al 1976 il fondatore Arturo Magni fu direttore sportivo e anima del reparto corse capace di conquistare di 75 titoli (37 di marca e 38 piloti). Quando MV Agusta abbandonò le corse e la produzione delle moto, Magni creò il suo atelier (era il 1977) per realizzare motociclette speciali e leggere, costruite attorno a moto e propulsori di diversi produttori. Le prime furono ovviamente MV Agusta: dopo la "cura Magni" le pesanti quattro cilindri 750 S diventavano veloci ed efficaci quasi come le sorelle da pista. Poi fu il turno delle Moto Guzzi, BMW, Honda e in, tempi più recenti, delle Suzuki. Ora sono Giovanni e Carlo, i figli di Arturo Magni (oggi 89enne) a portare avanti l'azienda e a Eicma hanno presentato la Filo Rosso che già dal nome chiarisce quanto sia forte tuttora il legame tra Magni e MV Agusta. La Filo Rosso sfoggia la linea e il telaio in tubi d'acciaio della MV 500 3 cilindri da GP, mentre il motore è il modernissimo 800 da 125 CV a 11.600 giri che equipaggia Brutale e Rivale. La Filo Rosso sarà disponibile sia in versione carenata (con grafiche rosso-argento, quelle del modello originario), sia senza carena. Il motore è inserito in un telaio a doppia culla aperta, in tubi tondi in acciaio al cromo-molibdeno (25CrMo4) saldato al TIG, così come il forcellone in acciaio bibraccio che aziona una coppia di classici ammortizzatori. Davanti troviamo una forcella tradizionale con due pinze Brembo retrò mentre le ruote sono a 6 razze da 18 pollici in lega di magnesio. Infine, il dato forse più interessante: la Filo Rosso pesa solo 145 kg. Il divertimento è assicurato. Affascinante il lungo serbatoio, costruito artigianalmente in alluminio, mentre portatarga, retrovisori e le frecce confermano che la Filo Rossa sarà una moto perfettamente "legale" (resta solo da decidere dove mettere il faro anteriore). Presentata come "provocazione", la Filo Rosso ha entusiasmato tantissimi appassionati: è dunque probabile che entri in produzione, sia pure in tiratura super limitata, e forse già nel corso del 2015. Il prezzo è ancora da definire.
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