Madboxer, una special con il motore di una Subaru WRX
Arriva dalla lontana Nuova Zelanda la Madboxer, una moto che monta il quattro cilindri turbocompresso che equipaggia la Subaru Impreza WRX da ben 2,5 litri. Una special dalla coppia esagerata che ha ottenuto il via libera per circolare sulle strade neozelandesi
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Fuoriserie
Coppia a volontà
Nel mondo del custom pochi obiettivi sono più impegnativi del progettare una moto intorno a un motore di un’auto che è pesante e molto ricco di coppia per una moto, senza contare che adattare un telaio motociclistico a un propulsore automobilistico è più facile a dirsi che a farsi. Eppure il neozelandese Marcel van Hooijdonk ci è riuscito arrivando a creare la Madboxer, la cui costruzione è durata cinque anni. “Tutto è partito da una sfida lanciata da un amico che ha inviato l’immagine di una concept con motore Subaru: mi chiedeva di provare a farne una”, dice Marcel. Il motore dell'automobile era ovviamente il clou di questo progetto: Marcel aveva varie opzioni tra cui scegliere. Alla fine ha optato per il boxer quattro cilindri di 2,5 litri turbocompresso della Impreza WRX. Marcel ha realizzato al computer il suo progetto e lo ha sottoposto all’approvazione dell’ente che si occupa della regolamentazione di tutti i veicoli modificati in Nuova Zelanda, la Low Volume Vehicle Technical Association (LVVTA). “Una volta che avevo il blocco motore e le ruote in posizione ho iniziato a lavorare in AutoCAD, facendo disegni del forcellone (la trasmissione non è a cardano ma a catena), dei bracci oscillanti e delle componenti principali del telaio”, ricorda Marcel. I disegni sono stati anche utilizzati per programmare il centro di fresatura con macchine a controllo numerico e il tornio, che ha scolpito i singoli pezzi della moto. Marcel ha anche dovuto elaborare un sistema di sterzo ad hoc. La moto ha preso lentamente forma e sono arrivati il serbatoio Kawasaki, due enormi dischi perimetrali di origine Buell e tutte le altre componenti che portano il peso complessivo a 313 kg, non pochi per una naked. Il bello è che la Madboxer ha ottenuto il via libera dell’ente e può circolare su strada, che era l’obiettivo principale di Marcel.
Nel mondo del custom pochi obiettivi sono più impegnativi del progettare una moto intorno a un motore di un’auto che è pesante e molto ricco di coppia per una moto, senza contare che adattare un telaio motociclistico a un propulsore automobilistico è più facile a dirsi che a farsi. Eppure il neozelandese Marcel van Hooijdonk ci è riuscito arrivando a creare la Madboxer, la cui costruzione è durata cinque anni. “Tutto è partito da una sfida lanciata da un amico che ha inviato l’immagine di una concept con motore Subaru: mi chiedeva di provare a farne una”, dice Marcel. Il motore dell'automobile era ovviamente il clou di questo progetto: Marcel aveva varie opzioni tra cui scegliere. Alla fine ha optato per il boxer quattro cilindri di 2,5 litri turbocompresso della Impreza WRX. Marcel ha realizzato al computer il suo progetto e lo ha sottoposto all’approvazione dell’ente che si occupa della regolamentazione di tutti i veicoli modificati in Nuova Zelanda, la Low Volume Vehicle Technical Association (LVVTA). “Una volta che avevo il blocco motore e le ruote in posizione ho iniziato a lavorare in AutoCAD, facendo disegni del forcellone (la trasmissione non è a cardano ma a catena), dei bracci oscillanti e delle componenti principali del telaio”, ricorda Marcel. I disegni sono stati anche utilizzati per programmare il centro di fresatura con macchine a controllo numerico e il tornio, che ha scolpito i singoli pezzi della moto. Marcel ha anche dovuto elaborare un sistema di sterzo ad hoc. La moto ha preso lentamente forma e sono arrivati il serbatoio Kawasaki, due enormi dischi perimetrali di origine Buell e tutte le altre componenti che portano il peso complessivo a 313 kg, non pochi per una naked. Il bello è che la Madboxer ha ottenuto il via libera dell’ente e può circolare su strada, che era l’obiettivo principale di Marcel.
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