Lombardia, una mozione per la mobilità elettrica
L'amministrazione regionale prosegue nelle politiche per ridurre l'impatto ambientale del settore trasporti puntando sui veicoli a emissioni zero. L'ultima proposta riguarda lo sviluppo di un piano strategico per la mobilità elettrica con disposizione per il potenziamento della rete di ricarica, compresa quella veloce, e agevolazioni per la diffusione di moto e auto a batterie
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Green Planet
L'inquinamento “costa” un miliardo
La Regione Lombardia prova a dare impulso alla mobilità elettrica. Una soluzione ritenuta indispensabile per migliorare la qualità dell'aria e ridurre il rilascio di inquinanti generato dai trasporti. Un comparto costituito, in Lombardia, da 8 milioni di veicoli responsabili del 30% delle emissioni complessive di particelle sottili, del 41% di monossido di carbonio e del 55% degli ossidi di azoto e di composti organici volatili. Elementi che provocano costi esterni, come quelli per le spese sanitarie, di circa un miliardo di euro all'anno che pesano indirettamente sui contribuenti sotto forma di maggiore tasse. Esborsi riducibili con la mobilità a zero emissioni che la giunta lombarda intende promuovere. Impegno in parte già avviato con l'approvazione di alcuni provvedimenti, come quelli che semplificano e incentivano l'installazione di punti di ricarica domestici e condominiali, e ora riproposto per volere di Carolina Toia. Nel recente incontro “Innovazione e futuro dell’auto per una sostenibilità ambientale” la consigliera regionale ha proposto una mozione per sollecitare lo sviluppo di piano strategico per la mobilità elettrica contenente provvedimenti per favorire la diffusione dei veicoli a batterie. I contributi presenti nel documento sono diversi e riguardano, tra l'altro, la realizzazione dell'infrastruttura di ricarica attraverso il sollecito alla amministrazioni comunali di dotarsi di uno standard minimo di impianti pubblici di ricarica e l'accelerazione dell'installazione di sistemi fast charge lungo le arterie ad alta percorribilità e scorrimento. Nelle linee guida per un futuro provvedimento ci sono pure le agevolazioni. Oltre quelle richieste a livello nazionale per la rottamazione di moto e auto più inquinanti, la Toia pensa a incentivi regionali per la sostituzione di veicoli tradizionali con quelli a batterie e per l'installazione di kit elettrici (retrofit), possibilmente realizzati da aziende locali, per trasformare i modelli con motore a combustione. Altre iniziative auspicate sono la diffusione della mobilità elettrica privata e pubblica nei corsi e nelle vie d’acqua superficiali e nei piccoli laghi prealpini e dei servizi di car sharing esclusivamente elettrici. Una proposta, quest'ultima, recepita dal presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli che ha dichiarato l'avvio nei prossimi mesi di una proposta di vetture in condivisioni a batterie capace di rendere totalmente elettrici gli spostamenti dei pendolari delle ferrovie. L'idea è di noleggiare auto a zero emissioni per il tragitto casa-stazione, percorso che per l'80% degli utenti delle Ferrovie Nord equivale a meno di 5 km. Un utilizzo breve che consentirebbe all'auto di essere sfruttata da altri utenti, compresi i dipendenti di aziende e amministrazioni pubbliche che potranno prelevare i veicoli nei posti riservati dotati di colonnine di ricarica presso le stazioni ferroviarie.
La Regione Lombardia prova a dare impulso alla mobilità elettrica. Una soluzione ritenuta indispensabile per migliorare la qualità dell'aria e ridurre il rilascio di inquinanti generato dai trasporti. Un comparto costituito, in Lombardia, da 8 milioni di veicoli responsabili del 30% delle emissioni complessive di particelle sottili, del 41% di monossido di carbonio e del 55% degli ossidi di azoto e di composti organici volatili. Elementi che provocano costi esterni, come quelli per le spese sanitarie, di circa un miliardo di euro all'anno che pesano indirettamente sui contribuenti sotto forma di maggiore tasse. Esborsi riducibili con la mobilità a zero emissioni che la giunta lombarda intende promuovere. Impegno in parte già avviato con l'approvazione di alcuni provvedimenti, come quelli che semplificano e incentivano l'installazione di punti di ricarica domestici e condominiali, e ora riproposto per volere di Carolina Toia. Nel recente incontro “Innovazione e futuro dell’auto per una sostenibilità ambientale” la consigliera regionale ha proposto una mozione per sollecitare lo sviluppo di piano strategico per la mobilità elettrica contenente provvedimenti per favorire la diffusione dei veicoli a batterie. I contributi presenti nel documento sono diversi e riguardano, tra l'altro, la realizzazione dell'infrastruttura di ricarica attraverso il sollecito alla amministrazioni comunali di dotarsi di uno standard minimo di impianti pubblici di ricarica e l'accelerazione dell'installazione di sistemi fast charge lungo le arterie ad alta percorribilità e scorrimento. Nelle linee guida per un futuro provvedimento ci sono pure le agevolazioni. Oltre quelle richieste a livello nazionale per la rottamazione di moto e auto più inquinanti, la Toia pensa a incentivi regionali per la sostituzione di veicoli tradizionali con quelli a batterie e per l'installazione di kit elettrici (retrofit), possibilmente realizzati da aziende locali, per trasformare i modelli con motore a combustione. Altre iniziative auspicate sono la diffusione della mobilità elettrica privata e pubblica nei corsi e nelle vie d’acqua superficiali e nei piccoli laghi prealpini e dei servizi di car sharing esclusivamente elettrici. Una proposta, quest'ultima, recepita dal presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli che ha dichiarato l'avvio nei prossimi mesi di una proposta di vetture in condivisioni a batterie capace di rendere totalmente elettrici gli spostamenti dei pendolari delle ferrovie. L'idea è di noleggiare auto a zero emissioni per il tragitto casa-stazione, percorso che per l'80% degli utenti delle Ferrovie Nord equivale a meno di 5 km. Un utilizzo breve che consentirebbe all'auto di essere sfruttata da altri utenti, compresi i dipendenti di aziende e amministrazioni pubbliche che potranno prelevare i veicoli nei posti riservati dotati di colonnine di ricarica presso le stazioni ferroviarie.
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