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Addio a Leandro Becheroni, stroncato da un infarto

Era stato uno dei migliori piloti privati italiani del Motomondiale classe 500 degli anni 80. È stato colpito da infarto venerdì 30 marzo mentre era nel suo ristorante ”Gli Alberi” a Calenzano

 

È scomparso Leandro Becheroni, uno dei migliori piloti privati italiani del Motomondiale classe 500 degli anni 80. È stato colpito da infarto venerdì 30 marzo mentre era nel suo ristorante ”Gli Alberi” a Calenzano, e lì è stato trovato riverso a terra con un probabile trauma cranico.

 

Aveva 73 anni

Proprio a Calenzano era nato il 13 luglio del 1950, aveva 73 anni e dal 1982 al 1986 aveva corso nella massima categoria del campionato iridato, prima con una Suzuki RGB e poi con una Honda RS. Nel Motomondiale però aveva esordito prima: dopo avere vinto il campionato Italiano Junior classe 500 nel 1977 in sella a una Suzuki-Bimota, l’anno successivo era stato schierato dal team OECE a fianco di Graziano Rossi, corse il GP del Venezuela e tagliò il traguardo al settimo posto. Lo stesso piazzamento ottenne nel 1984 al GP San Marino, e quelli furono i suoi migliori risultati nella serie iridata.

 

Privato a sue spese

Andava forte Becheroni, ma ha sempre corso da privato e doveva arrangiarsi pagando di tasca propria. Preferiva le grosse cilindrate: nel 1979 vinse il Campionato Italiano Senior classe 750 GP in sella a una Yamaha 750 OW31 privata che ancora teneva in esposizione nel ristorante, ricordo di tempi gloriosi. Conquistò anche il titolo europeo classe 500 nella prima edizione del campionato continentale, nel 1981, vincendo due delle tre gare in programma E arrivando secondo nell’altra; Per questo venne insignito dal CONI della medaglia d’argento al valore atletico. Dal 1987 Becheroni limitò le sue partecipazioni al Campionato Italiano, con qualche uscita saltuaria nel Mondiale; l’ultima nel 1988 al GP delle Nazioni.

Simpatico, espansivo e generoso, era molto popolare nel paddock e frequentemente i colleghi piloti passavano dal suo ristorante. Non solo gli italiani: venne anche il grande Barry Sheene, con la sua Rolls-Royce targata BS 7 e l’autista.

Andava a trovarlo spesso anche un ragazzino di Calenzano che Leandro aiutò nei primi passi da pilota: Alessandro Gramigni sarebbe diventato campione del mondo della 125. Sul suo profilo facebook lo ha salutato così:

“Ciao Bek mi farai pensare a te più di quanto non l’abbia fatto fino ad oggi

Te ne vai con la mia infanzia quando sostituivi l’assenza temporanea del mio babbo, te ne vai con il mio mondiale e con i tuoi consigli scaltri come te.

Grazie per tutto quello che hai fatto per me e per la mia famiglia, grazie anche per farmi star male così tanto, così ti dimostrerò per l’ultima volta quanto è grande la mia stima e il mio amore per te.

Un abbraccio forte Gram”.

Alessandro Gramigni a sinistra e Leandro Becheroni a destra

 

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