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KTM rassicura i clienti: l'auto-amministrazione non avrà impatti negativi su vendite e consegne

Nei prossimi tre mesi KTM sarà sottoposta a una fase di ristrutturazione, ma la casa promette che i clienti non risentiranno di questo “Pit Stop”

"Pit Stop"

Morsa dai debiti e pressata dai creditori, KTM ha pochi giorni fa fatto richiesta al tribunale di avviare la procedura di ristrutturazione in auto-amministrazione così come previsto dalla normativa austriaca (si tratta di una procedura differente da quella italiana dell'amministrazione controllata).  Come già vi raccontavamo qui, il piano è quello di operare una profonda ristrutturazione interna attraverso il progressivo esaurimento delle scorte, la revisione dei costi fissi ed un’altrettanto significativa riduzione del personale. Il processo, dal quale la Casa austriaca si augura di uscire “rafforzata”, non avrà però alcun risvolto negativo per i clienti, rassicurati per mezzo di apposita nota diffusa.

La nota di KTM

Per i nostri clienti non cambierà nulla”, ha spiegato la Direzione mercoledì 27 novembre 2024. “Naturalmente garantiamo la continuità nella consegna di moto, ricambi e accessori alle solite condizioni. Non ci saranno irregolarità nel flusso delle merci né nel servizio ai clienti”.  Nei prossimi tre mesi, si legge ancora in nota, KTM sarà sottoposta a una fase di ristrutturazione per allineare l'azienda alla domanda globale. In questo periodo i clienti non avranno alcun impatto da questo “Pit Stop” necessario per affrontare il futuro nelle migliori condizioni. Nonostante la difficile situazione, la controllata di Pierer Mobility rimane quindi “positiva” circa gli sviluppi futuri dell’intera faccenda: “KTM - conclude la nota - guarda con ottimismo all’inizio della stagione 2025 grazie all’arrivo dei nuovi modelli stradali 125/390 SMC R, 125/390 Enduro R, 390 Adventure e 390 Adventure R. Queste moto verranno regolarmente consegnate presso la rete dei Concessionari Ufficiali nel primo trimestre del prossimo anno”. 

Qui l'intervento del CEO e del Co-CEO Stefan Pierer e Gottfried Neumeister





 

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