Kawasaki Z800, una naked sopra la "media"

Più grintosa e più potente

La famiglia delle Kawasaki Z compie 40 anni: la storica capostipite Z1 900 Super 4 venne presentata nel 1972. Per l'occasione, Kawasaki rinnovato il suo modello di maggiore successo. Rispetto alla "vecchia" Z750, la Z800 è una moto tutta nuova a partire dal motore, ora di 806 cm^₃. L'aumento di cilindrata però non è l'unica novità riguardante il propulsore: i pistoni infatti nonostante l’aumento di diametro sono più leggeri, mentre i cilindri in alluminio hanno permesso di risparmiare circa 1 kg sul peso rispetto alla vecchia unità. La curva di erogazione rispetto a quello della Z750 è stata rivista, per dare il meglio ai bassi e ai medi regimi, ma per migliorare lo spunto in accelerazione anche la corona ha due denti in più. A livello ciclistico il telaio è quello della Z750R, rivisto per migliorare la stabilità e la reattività. Confermate le sospensioni: la forcella Kayaba da 41 mm, regolabile in estensione e precarico, e il monoammortizzatore anch'esso regolabile. "Crescono" anche i freni che ora presentano dischi da 310 mm (le pinze però sono ad attacco classico) invece dei 300 della Z750. Solo optional l’ABS.

Design aggressivo e curato

Altro che Zorro... il logo con la grande Z è un po' dappertutto nella nuova Kawasaki: oltre al fianchetto laterale, la Z compare anche nella trama della sella creando un effetto insolito e molto elegante. Le linee del proiettore sono state riviste per sottolineare l'aggressività della moto, così come i fianchetti laterali che sembrano “afferrare” il motore. Il blocchetto di accensione ora è posto sulla parte anteriore del serbatoio (come la Z1000), soluzione che ha permesso di intervenire sul cruscotto che ora è più compatto e ben fatto. Ancora più appuntito il codino che adesso termina con un faro a LED. La Z800 sarà disponibile  a breve a un prezzo ancora da definire.