Kawasaki, un motore 2T ibrido per il futuro?
Kawasaki ha depositato un brevetto per un motore ibrido a due tempi, un ritorno al passato che potrebbe essere una valida alternativa eco-sostenibile ai classici motori a quattro tempi. Al momento si tratta solo di un progetto, ma i tempi potrebbero essere maturi per dargli una "forma"... concreta
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Spy
Luglio è da sempre il mese delle notizie più disparate su quello che potremmo vedere nel futuro prossimo, dagli scoop di modelli inediti in procinto di essere svelati ufficialmente dalle case motociclistiche, passando per le “voci” relative ai progetti di moto che verranno.
Ibrido a 2 tempi
Tra queste c’è quella relativa a un brevetto depositato da Kawasaki relativo allo sviluppo di un inedito motore quattro cilindri 2 tempi, con alimentazione sovralimentata da un compressore volumetrico, proprio come già accade sulla famiglia delle quattro cilindri Ninja H2. A questo dovrebbe affiancarsi anche una unità di tipo elettrica, così da ridurre le emissioni inquinanti senza con questo perdere in prestazioni.
Tra le varie soluzioni tecniche, questo propulsore dovrebbe avere una distribuzione bialbero in testa a quattro valvole per cilindro, affiancata da una fasatura di tipo Crossplane. L’idea alla base di questo brevetto sarebbe la realizzazione di un propulsore ibrido, in cui la parte termica dovrebbe fungere da “generatore elettrico” per alimentare quella elettrica, che si occuperebbe della trazione. Il vantaggio del “due tempi” risiede nel fatto che a parità di cilindrata sprigiona molta più potenza del corrispettivo “4T”, il che significa che per avere le stesse prestazioni si può costruire un propulsore più piccolo. Per migliorare la combustione del carburante e ridurre le emissioni tossiche, il progetto prevede una testata con valvole di carico e scarico a “fungo” al posto delle luci di travaso e scarico, mentre l’immissione dell’aria nei cilindri sarebbe “forzata” tramite il compressore volumetrico. Le valvole di scarico e aspirazione vengono aperte contemporaneamente, il che aiuta l’iniezione di benzina a funzionare correttamente e non consente al carburante incombusto di fuoriuscire nel sistema di scarico. Quindi, l’iniezione sarebbe effettuata quando le valvole sono tutte chiuse.
Pulito come un elettric puro
La configurazione crossplane serve per ottenere un funzionamento lineare del motore e ridurre le sollecitazioni meccaniche. Secondo alcune stime, un motore così pensato dovrebbe avere un rendimento termico migliore del 50% rispetto a un normale motore a quattro tempi, perché questo propulsore può funzionare alla sua velocità di combustione più efficiente (e quindi pulita) in modo continuativo. A questo punto, non ci resta che aspettare e scoprire se questo progetto resterà solo un “pezzo di carta” oppure Kawasaki vorrà provare a dargli forma concreta.
Ibrido a 2 tempi
Tra queste c’è quella relativa a un brevetto depositato da Kawasaki relativo allo sviluppo di un inedito motore quattro cilindri 2 tempi, con alimentazione sovralimentata da un compressore volumetrico, proprio come già accade sulla famiglia delle quattro cilindri Ninja H2. A questo dovrebbe affiancarsi anche una unità di tipo elettrica, così da ridurre le emissioni inquinanti senza con questo perdere in prestazioni.
Tra le varie soluzioni tecniche, questo propulsore dovrebbe avere una distribuzione bialbero in testa a quattro valvole per cilindro, affiancata da una fasatura di tipo Crossplane. L’idea alla base di questo brevetto sarebbe la realizzazione di un propulsore ibrido, in cui la parte termica dovrebbe fungere da “generatore elettrico” per alimentare quella elettrica, che si occuperebbe della trazione. Il vantaggio del “due tempi” risiede nel fatto che a parità di cilindrata sprigiona molta più potenza del corrispettivo “4T”, il che significa che per avere le stesse prestazioni si può costruire un propulsore più piccolo. Per migliorare la combustione del carburante e ridurre le emissioni tossiche, il progetto prevede una testata con valvole di carico e scarico a “fungo” al posto delle luci di travaso e scarico, mentre l’immissione dell’aria nei cilindri sarebbe “forzata” tramite il compressore volumetrico. Le valvole di scarico e aspirazione vengono aperte contemporaneamente, il che aiuta l’iniezione di benzina a funzionare correttamente e non consente al carburante incombusto di fuoriuscire nel sistema di scarico. Quindi, l’iniezione sarebbe effettuata quando le valvole sono tutte chiuse.
Pulito come un elettric puro
La configurazione crossplane serve per ottenere un funzionamento lineare del motore e ridurre le sollecitazioni meccaniche. Secondo alcune stime, un motore così pensato dovrebbe avere un rendimento termico migliore del 50% rispetto a un normale motore a quattro tempi, perché questo propulsore può funzionare alla sua velocità di combustione più efficiente (e quindi pulita) in modo continuativo. A questo punto, non ci resta che aspettare e scoprire se questo progetto resterà solo un “pezzo di carta” oppure Kawasaki vorrà provare a dargli forma concreta.
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