Kawasaki riapre il capitolo "Concept-J"
A distanza di quasi otto anni, Kawasaki torna sul suo Concept-J depositando dei brevetti per una versione più "concreta". L’elettrica a quattro ruote perde le suo doti da “transformer”, conservando però la particolare soluzione delle doppie ruote anteriori e del doppio manubrio
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Spy
Concept-J
A quasi otto anni di distanza, Kawasaki torna sul progetto “Concept-J”, moto ad "ergonomia adattabile” a quattro ruote dall’aspetto decisamente futuristico. L’idea fu presentata per la prima volta nel 2013 come concept, oggi però la casa di Akashi Kawasaki sembrerebbe tornata alla carica con nuovi brevetti.
Così come raffigurata nei disegni, la moto pare tutto sommato abbastanza simile, o quanto meno fedele, al primo prototipo: due ruote posteriori gemellate e due anteriori, ciascuna ancorata al proprio forcellone, a sua volta connesso ad un singolo manubrio. Le ruote anteriori sono in grado di muoversi l’una indipendentemente dall’altra mantenendo comunque lo stesso allineamento in curva. Questo sviluppo del concept J, perde la possibilità di cambiare posizione di guida passando così da una configurazione sport, in cui le ruote anteriori sono assai vicine tra loro, ad una più touring, con il manubrio che si alza, le ruote che si distanziano e la posizione in sella che si fa più rilassata (il video qui sotto lo fa vedere per bene). Si trattava senza dubbio di un'idea brillante (o comunque innovativa), ma evidentemente considerata da Kawasaki troppo difficile da concretizzare e, quindi abbandonata su questo nuovo progetto, che mantiene tuttavia la configurazione della doppia ruota anteriore collegata ai singoli manubri.
Da qui la domanda: si tratta di qualcosa di concreto? Difficile dirlo: tuttavia, il solo fatto di riprendere in mano un vecchio progetto (a dirla tutta rispolverato anche nel 2018) e ridisegnarlo al fine di renderlo più fattibile dal punto di vista tecnico potrebbe comunque essere inteso come un primo passo in direzione di nuovi ed ulteriori studi a riguardo…
Così come raffigurata nei disegni, la moto pare tutto sommato abbastanza simile, o quanto meno fedele, al primo prototipo: due ruote posteriori gemellate e due anteriori, ciascuna ancorata al proprio forcellone, a sua volta connesso ad un singolo manubrio. Le ruote anteriori sono in grado di muoversi l’una indipendentemente dall’altra mantenendo comunque lo stesso allineamento in curva. Questo sviluppo del concept J, perde la possibilità di cambiare posizione di guida passando così da una configurazione sport, in cui le ruote anteriori sono assai vicine tra loro, ad una più touring, con il manubrio che si alza, le ruote che si distanziano e la posizione in sella che si fa più rilassata (il video qui sotto lo fa vedere per bene). Si trattava senza dubbio di un'idea brillante (o comunque innovativa), ma evidentemente considerata da Kawasaki troppo difficile da concretizzare e, quindi abbandonata su questo nuovo progetto, che mantiene tuttavia la configurazione della doppia ruota anteriore collegata ai singoli manubri.
Da qui la domanda: si tratta di qualcosa di concreto? Difficile dirlo: tuttavia, il solo fatto di riprendere in mano un vecchio progetto (a dirla tutta rispolverato anche nel 2018) e ridisegnarlo al fine di renderlo più fattibile dal punto di vista tecnico potrebbe comunque essere inteso come un primo passo in direzione di nuovi ed ulteriori studi a riguardo…
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