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Il TT 2019 si apre con un lutto: muore Daley Mathison

Daley era un pilota esperto, aveva già concluso 14 volte il Tourist Trophy. L'incidente è avvenuto sul tratto veloce di Snugborough, al terzo giro della gara Superbike. La moglie Natalie: "L’ultima immagine che ho visto di mio marito era di un uomo felice della sua vita e orgoglioso delle sue gare”
La prima giornata di gare al Tourist Trophy 2019 si apre con il lutto per la scomparsa di Daley Mathison. Il ventisettenne motociclista britannico ha perso la vita questa mattina in seguito a un incidente nel corso del terzo giro della gara Superbike, che apriva il programma della giornata https://www.insella.it/news/tt-vittorie-hickman-johnston-e-i-fratelli-birchall-150339.
Mathison era partito per 19esimo e la disgrazia è avvenuta in prossimità di Snugborough, tratto molto veloce del Mountain Course tra Braddan e Union Mills. La gara è stata immediatamente sospesa con l’esposizione della bandiera rossa, assegnando a Peter Hickman la vittoria.
Il pilota originario di Stockton on Tees era un pilota esperto e aveva debuttato al Manx GP nel 2013, classificandosi quinto. Il suo palmares al TT, che conta 14 gare concluse su 19, si era arricchito di tre podi consecutivi nelle edizioni del 2016, 2017 e 2018 nella categoria TT Zero. Proprio l'anno scorso Mathison si era classificato secondo rappresentando lo University of Nottingham Team.
In questa edizione del TT Mathison, oltre a proseguire il proprio impegno con il team universitario britannico, aveva ottenuto la possibilità di correre tra le Superbike con la squadra Penz13 BMW e avrebbe disputato anche le gare delle categorie Superstock, Supersport e Lightweight.
Recentemente Daley aveva corso anche alla North West 200 e aveva un discreto curriculum di gare in pista nel circuito nazionale.
Gli organizzatori hanno dato il tragico annuncio e pubblicato on line il messaggio via Twitter diffuso da Natalie, moglie del pilota scomparso: “Dailey ora dorme con le fate (…) è tutto quello che riesco a dire in questo momento (…) L’ultima immagine che ho visto di mio marito era di un uomo felice della sua vita e orgoglioso delle sue gare”.
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