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A Tavullia i disegni dei bambini per Valentino Rossi

In meno di due mesi, i bimbi di tutto il mondo, dal Sudafrica all’Australia, hanno manifestato il proprio affetto nei confronti di Vaalentino Rossi inviando al Fan Club più di 800 disegni. Raccolti in uno striscione lungo 40 metri, saranno in esposizione a Tavullia fino alla fine di settembre
Un disegno per Vale
Che Valentino Rossi sia uno degli sportivi più tifati e soprattutto amati del mondo non è certo una novità. L’incredibile talento, i successi collezionati negli anni di carriera e, non meno importante, l’atteggiamento amichevole e simpatico e qual fare da ragazzo “normale”,gli hanno regalato un posto nel cuore di grandi e piccini. Ancora oggi il Dottore continua a rimanere l’idolo di  moltissimi ragazzini, alcuni dei quali non erano neppure nati quando Vale conquistava titoli su titoli. Ed è in particolare a loro che il Fan Club di Valentino Rossi si è rivolto lanciando sui social “Un disegno per Vale!”, chiedendo ai bambini dagli 0 a 14 anni di dimostrare il proprio affetto con pennarelli e matite. Ma se i piccoli fan sono così tanti, cosa fare poi con tutti i disegni ricevuti? Proprio da qui nasce l’idea: “Buttare via il disegno di un piccolo tifoso è qualcosa di impensabile, è sacro – racconta Flavio Fratesi, segretario e anima storica del Fan Club -. Così ci è venuta l’idea di realizzare uno striscione, come quello delle 100 vittorie di Valentino. Solo che non ci aspettavamo una simile invasione di disegni: in poco più di un mese e mezzo ne sono arrivati 800”. Se lo stiscione realizzato in occasione delle 100 vittorie era lungo 25 metri, questo supera i 25 e sarà esposto fino a fine settembre sulla salita che porta al Castello, in pieno centro e zona pedonale di Tavullia. “Alcuni disegni raccontano storie bellissime – spiega Flavio -. Come quella di Edward, un bambino del Sudafrica senza braccia, che ha realizzato il suo disegno con i piedi. E poi Sofia, di Uboldo, vicino a Varese, che ha realizzato un disegno per suo fratello Tommaso, morto di leucemia, un ragazzino che avevamo incontrato durante le nostre visite ai vari ospedali. Via mail sono arrivati disegni dall’ospedale di Monza, da tanti asili e scuole, tantissimi dall’estero: dagli Stati Uniti, dall’Australia, dalla Russia. E tanti sono arrivati fuori tempo massimo, quando ormai avevamo già stampato lo striscione. Tanti, invece, ce li hanno voluti portare di persona alla sede del Fan Club: qualcuno lo ha realizzato su un cartone, un bambino addirittura sul retro di una busta da lettere, chi su un foglio di quaderno. E quando si presentavano per consegnarli erano emozionati come se ci consegnassero una reliquia. L’emozione di un bambino è unica, nel dare e nel ricevere”. Sensibile all’affetto dei bambini, Rossi non poteva che esserne entusiasta: “Quando ci sono di mezzo i bambini, è sempre una cosa bella – racconta Valentino -. Il Fan Club lavora tanto per i bambini che sono in ospedale e, tra tutte, questa secondo me è la cosa più importante che fanno. Raccogliere i disegni in questo striscione è stata un’iniziativa bellissima”.
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