Hurba, batterie che durano 120 anni
La start up romana nata nel 2017 sta sviluppando nuovi accumulatori che consentirebbero la ricarica in appena 12 minuti e, soprattutto, avrebbero una durata lunghissima grazie all’impiego di un sistema con nanotecnologie e titanio. Le batterie "Titanium" potrebbero arrivare sul mercato nel 2020
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Green Planet
Batterie secolari
Per il momento è uno scooter elettrico tradizionale dall’estetica accattivante, con buone qualità e un listino competitivo, ma in futuro potrebbe diventare un due ruote rivoluzionario. Il modello Hurba di domani, infatti, potrebbe essere equipaggiato con le batterie Titanium sviluppate dalla Aenerga, una controllata della start up romana, realizzate con una tecnologia innovativa, almeno sulla carta. Si tratta di accumulatori al litio, ma che sfruttano le nanotecnologie e il titanio per ottenere risultati fino ad oggi impensabili in termini di tempi di ricarica e durata. Secondo i responsabili del progetto il “pieno” dello scooter potrebbe avvenire in appena 6-12 minuti collegandolo a una presa da 380 V, dato che salirebbe a 20-30 minuti sfruttando la normale presa da 220 V di casa. Possibile anche la compatibilità con le colonnine pubbliche a corrente continua per "rifornimenti" rapidi in 6 minuti. Il risultato più sorprendente, se confermato, riguarda la durata degli accumulatori che potrebbe supportare fino 30.000 cicli di ricarica completi contro i circa 2.000 delle batterie tradizionali. Una dote che secondo i progettisti allungherebbe la vita dei “serbatoi” fino a “120 anni”, un valore che appare un po’ elevato, ma che sarebbe comunque ottimo se la reale tenuta fosse anche solo la metà. Se così fosse, in futuro non saranno più le batterie ad essere sostituite dopo 5-10 anni, ma potrebbero essere gli scooter ad essere cambiati tenendosi gli accumulatori già in possesso. Un’opportunità che porterebbe a un notevole risparmio considerato che l’elemento più costoso dei mezzi elettrici sono proprio gli accumulatori. Per contro, i sistemi di Aenerga sono più pesanti e ingombranti rispetto alle batterie tradizionali e si prevede un costo almeno doppio che fa presupporre l'installazione su esemplari di gamma medio-alta. I primi modelli con le Titanium dovrebbero debuttare nel 2021, probabilmente su un nuovo scooter o sul modello “interconnesso”, lo IoT in fase di progettazione e sviluppo. Per il momento, però, bisogna accontentarsi dei modelli con batterie tradizionali che consentono autonomie di 50 km e la ricarica in 3 ore. Le proposte sono due, il City Go e l’Urban Ranger, diversi soltanto per dotazione. Il primo costa 2.300 euro e ha un solo accumulatore da 1,2 kWh, mentre il secondo è in vendita a 3.040 euro con due batterie (l’autonomia sale fino a 100 km), parabrezza e bauletto. Entrambe hanno motore da 1,2 kW con tre modalità di guida, velocità di 45 km/h, luci a Led e display digitale. Di serie sono pure la retromarcia assistita, il cruise control, l’accensione con telecomando, l’antifurto e l’impianto frenante con doppi dischi anteriori e uno posteriore. Ricordiamo, infine, che le batterie Titanium sono oggetto di una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma backtowork e che saranno sviluppate non solo per il settore delle due ruote, ma anche per altri comparti, come quello nautico e dei mezzi da lavoro.
Per il momento è uno scooter elettrico tradizionale dall’estetica accattivante, con buone qualità e un listino competitivo, ma in futuro potrebbe diventare un due ruote rivoluzionario. Il modello Hurba di domani, infatti, potrebbe essere equipaggiato con le batterie Titanium sviluppate dalla Aenerga, una controllata della start up romana, realizzate con una tecnologia innovativa, almeno sulla carta. Si tratta di accumulatori al litio, ma che sfruttano le nanotecnologie e il titanio per ottenere risultati fino ad oggi impensabili in termini di tempi di ricarica e durata. Secondo i responsabili del progetto il “pieno” dello scooter potrebbe avvenire in appena 6-12 minuti collegandolo a una presa da 380 V, dato che salirebbe a 20-30 minuti sfruttando la normale presa da 220 V di casa. Possibile anche la compatibilità con le colonnine pubbliche a corrente continua per "rifornimenti" rapidi in 6 minuti. Il risultato più sorprendente, se confermato, riguarda la durata degli accumulatori che potrebbe supportare fino 30.000 cicli di ricarica completi contro i circa 2.000 delle batterie tradizionali. Una dote che secondo i progettisti allungherebbe la vita dei “serbatoi” fino a “120 anni”, un valore che appare un po’ elevato, ma che sarebbe comunque ottimo se la reale tenuta fosse anche solo la metà. Se così fosse, in futuro non saranno più le batterie ad essere sostituite dopo 5-10 anni, ma potrebbero essere gli scooter ad essere cambiati tenendosi gli accumulatori già in possesso. Un’opportunità che porterebbe a un notevole risparmio considerato che l’elemento più costoso dei mezzi elettrici sono proprio gli accumulatori. Per contro, i sistemi di Aenerga sono più pesanti e ingombranti rispetto alle batterie tradizionali e si prevede un costo almeno doppio che fa presupporre l'installazione su esemplari di gamma medio-alta. I primi modelli con le Titanium dovrebbero debuttare nel 2021, probabilmente su un nuovo scooter o sul modello “interconnesso”, lo IoT in fase di progettazione e sviluppo. Per il momento, però, bisogna accontentarsi dei modelli con batterie tradizionali che consentono autonomie di 50 km e la ricarica in 3 ore. Le proposte sono due, il City Go e l’Urban Ranger, diversi soltanto per dotazione. Il primo costa 2.300 euro e ha un solo accumulatore da 1,2 kWh, mentre il secondo è in vendita a 3.040 euro con due batterie (l’autonomia sale fino a 100 km), parabrezza e bauletto. Entrambe hanno motore da 1,2 kW con tre modalità di guida, velocità di 45 km/h, luci a Led e display digitale. Di serie sono pure la retromarcia assistita, il cruise control, l’accensione con telecomando, l’antifurto e l’impianto frenante con doppi dischi anteriori e uno posteriore. Ricordiamo, infine, che le batterie Titanium sono oggetto di una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma backtowork e che saranno sviluppate non solo per il settore delle due ruote, ma anche per altri comparti, come quello nautico e dei mezzi da lavoro.
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