Honda ICE Concept, un tre cilindri a V con compressore elettrico
Questo rivoluzionario motore tre cilindri a V di 75° sovralimentato per mezzo di un compressore elettrico anticipa un futuro molto vicino
Questo concept che Honda svela all’EICMA anticipa un futuro molto vicino. È denominato “ICE Concept” che sta per Internal Combustion Engine Concept e si tratta di un rivoluzionario motore tre cilindri a V di 75° sovralimentato per mezzo di un compressore elettrico.
È un’architettura cara alla Casa dell’Ala Dorata: aveva due cilindri verticali e uno orizzontale già la NS 500 da Gran Premio che Freddie Spencer portò al titolo mondiale nel 1983, e ne aveva uno verticale e due orizzontali la NS 400 R a due tempi stradale messa in produzione poco dopo. In entrambi i casi però la V era di 90°. Qui è più chiusa – 75° – e i giapponesi affermano che questo nuovo propulsore raffreddato a liquido riesce a conservare dimensioni estremamente compatte sia in senso longitudinale che trasversale.
Ecco il compressore elettrico, non essendo collegato meccanicamente al motore può essere piazzato in una posizione ideale
Per la prima volta su una moto
La cosa più inusuale però è il compressore elettrico, applicato per la prima volta su un motore motociclistico. Non un classico volumetrico trascinato rigidamente dal motore endotermico, né un turbocompressore comandato dalla pressione dei gas di scarico in uscita, ma un dispositivo in grado di controllare la pressione dell’aria in aspirazione indipendentemente dal regime del motore. Honda afferma che questo si traduce “in una erogazione di coppia sbalorditiva fin da basso numero di giri”. In più il compressore elettrico lascia ai progettisti molta libertà nella disposizione dei componenti facilitando la razionalizzazione degli ingombri e la centralizzazione delle masse. Dulcis in fundo, in questa configurazione il compressore elettrico non necessita di intercooler.
Due cilindri davanti e uno dietro, ecco il nuovo motore a V di Honda per il futuro
Per Modelli di cilindrata medio/alta
Progettato da zero e caratterizzato da dimensioni estremamente compatte, il nuovo propulsore è destinato ad equipaggiare moto di cilindrata medio-alta e porta con sé un enorme potenziale di sviluppo di nuovi modelli in vari segmenti di mercato, che si tradurrà in un arricchimento della gamma. Il prototipo esposto a Milano è inserito in bel telaio a traliccio di tubi dall’impostazione sportiva, con sospensione posteriore monobraccio, ma non è stato dichiarato se quella ciclistica andrà realmente in produzione o viene semplicemente usata per i test. Del resto non è stato dichiarato nemmeno quando andrà in produzione il motore. Probabilmente presto, perché il prototipo appare molto ben rifinito, ma il comunicato Honda recita soltanto che “Lo sviluppo di questo gioiello della tecnica proseguirà fino a concretizzarsi nella produzione di serie per soddisfare l’obiettivo che da sempre Honda si pone: dare la possibilità ad ogni motociclista di godere dell’incredibile gioia di possedere una moto.”
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