Honda CBR 400RR e CB 400F: sogno o realtà?
Secondo voci provenienti dal Giappone Honda sarebbe al lavoro per realizzare due moto con motore a quattro cilindri di piccola cilindrata. Si tratterebbe di una sportiva e di una neo retrò, disponibili però per il solo mercato interno
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Spy
Solo per il Giappone
Sembra proprio che nei mercati orientali stiano tornando di moda le quattro cilindri di piccola cilindrata. Dopo aver scoperto e ammirato la nuova Kawasaki ZX-25R (qui il video della moto in azione in pista), ora è la volta di Honda che stando ai rumors pubblicati dalla rivista nipponica Young Machine potrebbe “sfornare” prossimamente due moto con motorizzazione inedita da 400 cm3 e frazionamento a quattro cilindri. Si tratterebbe di una sportiva dal nome obbligato di CBR400RR e di una neo retrò che potrebbe chiamarsi CB400SF. Di loro non sappiamo nulla, le uniche immagini riguardano infatti i render realizzati dai grafici della rivista e anche dal punto di vista tecnico si sa davvero poco. Facile però ipotizzare una scheda tecnica di tutto rispetto con un’elettronica di livello capace di imbrigliare gli oltre 50 CV attesi da un motore simile.
Le possibilità che queste piccole quattro cilindri diventino realtà sono molte, se non altro perché ormai le logiche aziendali dei grandi marchi stanno virando a una diversificazione capillare di cilindrate e proposte, in grado di coprire facilmente la maggior parte delle richieste del mercato. Per quanto, però, il quattro cilindri di piccola cilindrata sia un esercizio di stile parecchio interessante, è molto facile che le due Honda (come del resto la Kawasaki citata in precedenza), saranno gioiellini realizzati a esclusivo uso e consumo del mercato interno. Una scelta tecnica obbligata visto che in Europa una piccola cilindrata con un frazionamento simile avrebbe un prezzo fuori mercato, troppo elevato per il pubblico a cui questo tipo di moto si rivolge. Tutt’altra storia in Giappone, invece, dove i costi per l’ottenimento della patente e le facilitazioni per le piccole cilindrate rendono questi modelli appetibili e concorrenziali. Insomma, a giudicare dagli insider giapponesi, sembra proprio che le moto saranno pronte magari per il 2022, per cui non ci resterà che attendere il prossimo scoop.
Sembra proprio che nei mercati orientali stiano tornando di moda le quattro cilindri di piccola cilindrata. Dopo aver scoperto e ammirato la nuova Kawasaki ZX-25R (qui il video della moto in azione in pista), ora è la volta di Honda che stando ai rumors pubblicati dalla rivista nipponica Young Machine potrebbe “sfornare” prossimamente due moto con motorizzazione inedita da 400 cm3 e frazionamento a quattro cilindri. Si tratterebbe di una sportiva dal nome obbligato di CBR400RR e di una neo retrò che potrebbe chiamarsi CB400SF. Di loro non sappiamo nulla, le uniche immagini riguardano infatti i render realizzati dai grafici della rivista e anche dal punto di vista tecnico si sa davvero poco. Facile però ipotizzare una scheda tecnica di tutto rispetto con un’elettronica di livello capace di imbrigliare gli oltre 50 CV attesi da un motore simile.
Le possibilità che queste piccole quattro cilindri diventino realtà sono molte, se non altro perché ormai le logiche aziendali dei grandi marchi stanno virando a una diversificazione capillare di cilindrate e proposte, in grado di coprire facilmente la maggior parte delle richieste del mercato. Per quanto, però, il quattro cilindri di piccola cilindrata sia un esercizio di stile parecchio interessante, è molto facile che le due Honda (come del resto la Kawasaki citata in precedenza), saranno gioiellini realizzati a esclusivo uso e consumo del mercato interno. Una scelta tecnica obbligata visto che in Europa una piccola cilindrata con un frazionamento simile avrebbe un prezzo fuori mercato, troppo elevato per il pubblico a cui questo tipo di moto si rivolge. Tutt’altra storia in Giappone, invece, dove i costi per l’ottenimento della patente e le facilitazioni per le piccole cilindrate rendono questi modelli appetibili e concorrenziali. Insomma, a giudicare dagli insider giapponesi, sembra proprio che le moto saranno pronte magari per il 2022, per cui non ci resterà che attendere il prossimo scoop.
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