Hell’s Gate 2019, stop in attesa delle autorizzazioni
L'inferno ideato da Fabio Fasola si sarebbe dovuto svolgere dal 15 al 16 febbraio, come sempre alla tenuta del Ciocco. Invece, per motivi organizzativi, l’Hell’s Gate 2019 è in stand by. La volontà di tornare al percorso originale si è scontrata con la necessità di avere una serie di autorizzazioni non ancora pervenute
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Contrattempi burocratici
Nata da un’idea di Fabio Fasola, la Hell’s Gate dal 2004 si svolge ogni inverno sui terreni circostanti il centro federale del Ciocco (FI). L’Appennino toscano si trasforma così in un inferno dove gli enduristi più stoici raccolgono la sfida della gara di enduro estremo più impegnativa della stagione, resa ancora più dura dalle condizioni invernali del terreno, a cui si unisce spesso un meteo altrettanto inclemente.
Anche quest’anno tutto sembrava pronto per accogliere i piloti il 15 e 16 febbraio, tra mulattiere, torrenti in piena, cascate e pietraie.
Nelle ultime ore, tuttavia, l’organizzazione ha diffuso una nota in cui comunica la decisione di rinviare l’evento per motivi logistici e tempi tecnici dilatati per l’ottenimento di permessi burocratici e ambientali.
Uno stop conseguenza della volontà di tornare alle origini, alla formula più pura della Hell’s Gate, quando il tracciato si articolava interamente nella natura e in cui la montagna, bellissima e terribile, caratterizzava in modo determinante l’evento agonistico.
Nel corso degli anni la prova è diventata un punto di riferimento del pianeta extreme enduro, evolvendosi per offrire maggiore spettacolo e affiancando un tratto di percorso artificiale, a quello naturale e selvaggio delle origini.
Oggi lo scopo degli organizzatori è quindi mantenere facilità d’accesso per il pubblico, che potrà sempre gustarsi le evoluzioni delle Super Enduro, ma lavorare per tornare alla formula di un tempo. Ciò significa estendere il territorio su cui si svolge la gara e, di conseguenza, allargare il numero degli interlocutori, istituzionali e privati, a cui occorre rivolgersi per realizzarla.
Anche se molto è già stato fatto, manca ancora qualche passaggio per raggiungere l'obiettivo, quindi l'edizione 2019 è stata messa in stand by, in attesa di risolvere tutti gli intoppi.
Nata da un’idea di Fabio Fasola, la Hell’s Gate dal 2004 si svolge ogni inverno sui terreni circostanti il centro federale del Ciocco (FI). L’Appennino toscano si trasforma così in un inferno dove gli enduristi più stoici raccolgono la sfida della gara di enduro estremo più impegnativa della stagione, resa ancora più dura dalle condizioni invernali del terreno, a cui si unisce spesso un meteo altrettanto inclemente.
Anche quest’anno tutto sembrava pronto per accogliere i piloti il 15 e 16 febbraio, tra mulattiere, torrenti in piena, cascate e pietraie.
Nelle ultime ore, tuttavia, l’organizzazione ha diffuso una nota in cui comunica la decisione di rinviare l’evento per motivi logistici e tempi tecnici dilatati per l’ottenimento di permessi burocratici e ambientali.
Uno stop conseguenza della volontà di tornare alle origini, alla formula più pura della Hell’s Gate, quando il tracciato si articolava interamente nella natura e in cui la montagna, bellissima e terribile, caratterizzava in modo determinante l’evento agonistico.
Nel corso degli anni la prova è diventata un punto di riferimento del pianeta extreme enduro, evolvendosi per offrire maggiore spettacolo e affiancando un tratto di percorso artificiale, a quello naturale e selvaggio delle origini.
Oggi lo scopo degli organizzatori è quindi mantenere facilità d’accesso per il pubblico, che potrà sempre gustarsi le evoluzioni delle Super Enduro, ma lavorare per tornare alla formula di un tempo. Ciò significa estendere il territorio su cui si svolge la gara e, di conseguenza, allargare il numero degli interlocutori, istituzionali e privati, a cui occorre rivolgersi per realizzarla.
Anche se molto è già stato fatto, manca ancora qualche passaggio per raggiungere l'obiettivo, quindi l'edizione 2019 è stata messa in stand by, in attesa di risolvere tutti gli intoppi.
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