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Gli incentivi 2022 per moto e scooter sono in ritardo. Quando arriveranno?

Gli incentivi per l’acquisto di moto e scooter nel 2022 ci sono, il guaio è che siamo già all’inizio di maggio e non sono ancora accessibili. Gli utenti scalpitano. Per capire meglio, facciamo il punto della situazione.
Il 18 febbraio il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva annunciato il rinnovo degli incentivi per l’acquisto di auto e moto ma solo il 6 aprile il provvedimento è stato formalmente approvato dal governo. Ora il DPCM del 6 aprile deve venire pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dopodiché dovrà venire adeguata la piattaforma informatica di prenotazione dei contributi, operazione che potrebbe richiedere anche un certo tempo.
Quali sono le criticità
 Il rischio è che gli incentivi non possano venire richiesti prima della metà di maggio o forse addirittura verso la fine del mese. E in quel sospirato giorno potrebbe verificarsi un bell’intasamento dei computer, quando tutti i contratti in attesa si rovesceranno sulla piattaforma.
Già l’anno scorso la legge di bilancio 2021 aveva destinato 20 milioni di euro agli incentivi per l’acquisto di moto e scooter elettrici e ibridi, budget esaurito in soli tre mesi. Con il nuovo provvedimento sono stati previsti 15 milioni di euro per ognuno degli anni 2022, 2023 e 2024. Non riguardano però solo la ”mobilità sostenibile” ma anche le due ruote a benzina, e gli elettrici ne possono beneficiare anche senza rottamare un veicolo vecchio, sia pure con minori vantaggi.
Per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici o ibridi a due, tre o quattro ruote appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e senza limiti di potenza, c’è uno sconto del 40% del prezzo d’acquisto fino al limite massimo di 4000 euro (IVA esclusa) se contestualmente si rottama un veicolo della categoria L delle classi euro 0, 1, 2 o 3. Il veicolo demolito deve essere intestato da almeno 12 mesi alla stessa persona cui verrà intestato il veicolo nuovo, o ad uno dei familiari conviventi.
Se non c’è rottamazione lo sconto scende al 30% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 3000 euro (IVA esclusa)
Per quegli stessi anni sono previsti incentivi anche per modelli con motore termico ma in questo caso la cifra destinata è di 10 milioni di euro per il 2022, e 5 milioni di euro sia per il 2023, sia per il 2024. Possono accedevi coloro che acquistano ciclomotori e motocicli termici a due, tre o quattro ruote nuovi di fabbrica (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7) e omologati in una classe non inferiore a Euro 5; bisogna però rottamare contestualmente un veicolo di categoria Euro 0, 1, 2 o 3 oppure ritargato nel 2012 (quando il “targhino” con 5 caratteri e il certificato di idoneità sono stati sostituiti dalla targa a 6 caratteri e il certificato di circolazione). Il contributo è del 40% del prezzo di listino fino a un massimo di 2500 euro, previo sconto del 5% da parte del rivenditore.
Gli acquirenti apprezzeranno il fatto che non devono fare nulla per usufruire degli sconti: vanno applicati direttamente sul prezzo di acquisto e spetta al rivenditore prenotare il contributo per il veicolo venduto, e confermare l’operazione entro 180 giorni. Va fatto attraverso la piattaforma messa a disposizione dal MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, sulla quale dovranno registrarsi… quando sarà pronta.

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