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Finanziamento moto? Nessuna proroga nonostante la crisi

Stato di emergenza o no, poco cambia: le rate della lavatrice, dello smartphone o della moto vanno pagate e non c’è deroga alcuna, pena l’immediata segnalazione al Sistema delle Informazioni Creditizie con tutto ciò che ne consegue
Moto a rate?
Nonostante le evidenti difficoltà economiche conseguenti alle nuove misure di contenimento, rate e finanziamenti richiesti per l’acquisto di elettrodomestici, automobili, moto ed altri beni dovranno comunque ed in ogni caso essere onorati. Ad esclusione di prestiti e leasing delle imprese e dei mutui sulla prima casa (per i quali è prevista un massimo di 18 mesi di stop) infatti, non esiste ad oggi alcuna ulteriore deroga rispetto a quella prevista durante il lockdwon di marzo e aprile.

Il pagamento delle rate già da ottobre è tornato obbligatorio e regolare, pertanto, se avete acquistato uno scooter, non c’è moratoria che tenga: le quote vanno pagate e, ovviamente, nei tempi stabiliti sul contratto. Pena l’immediata segnalazione al Sistema delle Informazioni Creditizie, con tutto ciò che ne consegue.
In assenza di una nuova moratoria il mancato pagamento delle rate di finanziamento comporta l’automatica segnalazione al Sistema delle Informazioni Creditizie che racchiude in sé una serie di banche dati in cui sono contenute le informazioni sull’onorabilità dei pagamenti. La segnalazione, con relativa annotazione, dei mancati pagamenti comporta per il soggetto segnalato l’impossibilità di accedere a nuovi finanziamenti, più ovviamente "procedure esecutive a 360 gradi - pignoramenti compresi -  sia su beni mobili che immobili" per quanto riguarda i finanziamenti in essere. 
Oggi la maggior parte dei lavoratori, specie quelli in cassa integrazione, hanno difficoltà ad onorare le scadenze dei finanziamenti e le nuove restrizioni in tutta Italia non aiutano”, ha detto il presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca. “La prospettiva è che, in assenza di una normativa di riferimento, si entri in una ‘bolla’ del credito. Necessario, dunque, intervenire presto”.
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