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Fase 2 in moto, le regioni che “consentono” i viaggi

Dopo oltre due mesi di fermo alcune regioni hanno dato il via libera per i primi giri in moto. Ecco, regione per regione, dove si potrà togliere “un po’ di ruggine” alla nostra due ruote
Le regioni che hanno detto sì
Dopo due mesi di fermo e limitazioni agli spostamenti, iniziano le aperture delle varie regioni all’utilizzo della moto. Ogni realtà regionale, in ottemperanza ai decreti ministeriali, ha varato un priprio piano di rientro alla normalità. Vediamo quali sono le disposizioni vigenti: da sabato 16 maggio in Abruzzo i motociclisti possono finalmente pensare di programmare un giro in moto. Questa l'ordinanza regionale: “Dal 16 maggio 2020 fra le attività motorie consentite in forma individuale sull’intero territorio regionale, elencate in maniera esemplificativa nell’ordinanza n. 52 art.1, rientrano anche l’utilizzo della moto nell’ambito delle attività motoria e sportiva individuale, anche fuoristrada (trial, motocross, enduro, motorally, moto turismo)”.
Via libera anche in Liguria dove il presidente Giovanni Toti, da sempre il primo a parlare dell'importanza della ripresa dell'attività motociclistica ha firmato l'ordinanza che dispone: "Fra le attività motorie consentite in forma individuale elencate in maniera esemplificativa all’art. 4, rientrano anche l’utilizzo della moto nell’ambito di attività motoria e sportiva individuale, anche fuoristrada (enduro, trial, motorally, motocross, moto turismo) purché nel pieno rispetto, oltre che della normativa vigente per lo svolgimento di tali attività sportive e motorie, delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale".
Anche la Puglia si accoda e tramite la sua pagina facebook, il presidente Michele Emiliano ha affermato: "In questi giorni moltissimi di voi mi hanno chiesto se è possibile l’utilizzo della moto per l’attività di mototurismo. Sì, è consentito e aggiungo anche che è possibile fare manutenzione e utilizzare le auto e le moto d’epoca. Ovviamente queste attività devono svolgersi nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia di sicurezza e rispetto delle distanze sociali. Questo significa che restano assolutamente vietati i raduni e l’attività può essere svolta solo in forma individuale, salvo per i familiari conviventi”.
Anche il Friuli Venezia Giulia ha dato l'ok, affermando che l'attività in moto su strada e su pista è consentita, anche in compagni di un'altra persona purché sia convivente.

Quali sono le regole generali:
Ovviamente tutto ciò deve sottostare ai DCPM Governativi che impongono poche ma severe regole: Il passeggero è consentito purché sia convivente, è vietato uscire dai confini regionali fino a nuova disposizione. Se si gira in gruppo, in caso di sosta sarà necessario rispettavo la distanza sociale e, nelle regioni che ne prevedono l'obbligo, usare la mascherina.
 
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