EICMA 2019 - Honda CBR 1000 RR, avrà la fasatura variabile?
La nuova CBR 1000 RR sta arrivando, i rumors si inseguono ormai da mesi e la presentazione sarà quasi certamente al prossimo EICMA. Tante le novità: il quattro cilindri in linea potrebbe adottare un sistema di fasatura variabile e si parla anche di un sistema di aerodinamica attiva
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La Fireblade punta il Mondiale
Honda non vince nel mondiale SBK dal 2007, anno in cui si impose con Toseland. La casa di Tokyo ha deciso però di invertire la tendenza e a quanto pare a EICMA 2019 vedremo una CBR 1000 RR pesantemente rinnovata. Della moto attualmente si sa poco (qui sopra comunque una bella elaborazione grafica realizzata da Young Machine), quello che però possiamo dire è che si tratterà della CBR più tecnologica e potente di sempre. Non ci sarà il tanto chiaccherato V4, ma il classico quattro cilindri in linea che per l'occasione sarà completamente rivisto. Si parla infatti di un nuovo sistema di fasatura variabile che migliorerà la risposta del motore a tutti i regimi di rotazione -soprattutto ai medi e ai bassi- e che farà toccare (e probabilmente superare) la quota "simbolica" dei 200 CV di potenza massima. Riguardo a questo dato, fonti vicine a Honda parlano addirittura di 220 CV, un valore che la porrebbe ai vertici della categoria (la top di gamma Ducati, la V4 R, tocca i 221). Altro rumor parecchio interessante riguarda l'aerodinamica che potrebbe prevedere un sistema di alette attive, cioè in grado di aprirsi e ritirarsi in base alle condizioni di guida, offrendo così la massima efficienza aerodinamica sia alle alte velocità, sia nel guidato. Si tratterebbe di un sistema del tutto inedito che, per tecnologia, andrebbe persino a superare quelli utilizzati dagli attuali prototipi MotoGP che per regolamento sono "fermi" alle alette fisse e integrate nella carena. Ovviamente oltre a queste due chicche dovrebbero essere previste novità in tutti i comparti, a partire dal telaio che sarà del tutto nuovo e probabilmente integrerà alcuni elementi in carbonio e nell'elettronica, che sfoggerà tutto quello che attualmente la tecnologia attuale sa offrire. Insomma, l'obiettivo 2020 di Honda è quello di tornare a vincere nelle derivate di serie e porre fine al lungo digiuno che ha visto l'egemonia dei rivali: Kawasaki, Aprilia e Ducati. Per centrare questo obiettivo la casa giapponese ha anche "soffiato" a Ducati (con un po' di polemiche) Alvaro Bautista: uno dei piloti più forti del mondiale.
Honda non vince nel mondiale SBK dal 2007, anno in cui si impose con Toseland. La casa di Tokyo ha deciso però di invertire la tendenza e a quanto pare a EICMA 2019 vedremo una CBR 1000 RR pesantemente rinnovata. Della moto attualmente si sa poco (qui sopra comunque una bella elaborazione grafica realizzata da Young Machine), quello che però possiamo dire è che si tratterà della CBR più tecnologica e potente di sempre. Non ci sarà il tanto chiaccherato V4, ma il classico quattro cilindri in linea che per l'occasione sarà completamente rivisto. Si parla infatti di un nuovo sistema di fasatura variabile che migliorerà la risposta del motore a tutti i regimi di rotazione -soprattutto ai medi e ai bassi- e che farà toccare (e probabilmente superare) la quota "simbolica" dei 200 CV di potenza massima. Riguardo a questo dato, fonti vicine a Honda parlano addirittura di 220 CV, un valore che la porrebbe ai vertici della categoria (la top di gamma Ducati, la V4 R, tocca i 221). Altro rumor parecchio interessante riguarda l'aerodinamica che potrebbe prevedere un sistema di alette attive, cioè in grado di aprirsi e ritirarsi in base alle condizioni di guida, offrendo così la massima efficienza aerodinamica sia alle alte velocità, sia nel guidato. Si tratterebbe di un sistema del tutto inedito che, per tecnologia, andrebbe persino a superare quelli utilizzati dagli attuali prototipi MotoGP che per regolamento sono "fermi" alle alette fisse e integrate nella carena. Ovviamente oltre a queste due chicche dovrebbero essere previste novità in tutti i comparti, a partire dal telaio che sarà del tutto nuovo e probabilmente integrerà alcuni elementi in carbonio e nell'elettronica, che sfoggerà tutto quello che attualmente la tecnologia attuale sa offrire. Insomma, l'obiettivo 2020 di Honda è quello di tornare a vincere nelle derivate di serie e porre fine al lungo digiuno che ha visto l'egemonia dei rivali: Kawasaki, Aprilia e Ducati. Per centrare questo obiettivo la casa giapponese ha anche "soffiato" a Ducati (con un po' di polemiche) Alvaro Bautista: uno dei piloti più forti del mondiale.
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