Eicma 2016 - Energica EsseEsse9, la batteria non si nasconde più
Presente al salone per il sesto anno consecutivo, la Casa modenese, oltre ai suoi due modelli elettrici (la sportiva Ego e la naked Eva), anche un prototipo molto particolare, la SS9, che mette bene in mostra la cassa batteria, brevetto di Energica, anziché nasconderlo come avviene in genere sulle attuali moto elettriche
Image
Green Planet
Le batterie si carica in 30 minuti
L’ultimo anno è stato impegnativo per Energica, azienda modenese che produce motocicli elettrici: si è quotata in Borsa e ha avviato la produzione industriale. Una delle caratteristiche salienti di Energica è di ricaricare in soli 30 minuti l’85% delle batterie sia della sua streetfighter Eva (ora disponibile anche in bianco) sia della sportiva Ego (nel 2017 disponibile nella versione Italian Flag, una customizzazione tricolore disponibile su richiesta). A Eicma 2016 Energica espone un’interessante prototipo, la EsseEsse9 (il nome è un omaggio alla famosa via Emilia), che lascia intravvedere il terzo modello che arriverà nel 2018. L’intenzione è stata realizzare una moto coraggiosa, appassionata, e sincera: nella EsseEsse9 la cassa batteria è a vista; per la prima volta, infatti, la casa modenese svela il componente tecnico che contiene nella loro interezza le batterie ricaricabili, sigillandole al proprio interno. La cassa batteria Energica ha un brevetto depositato ed è stata studiata per evitare il surriscaldamento cui vanno incontro le batterie durante l’uso, che ne riduce fortemente il ciclo di vita. Il contenitore visibile sulla EsseEsse9 comprende una piastra di raffreddamento realizzata in alluminio e provvista di numerosi fori passanti che comunicano con l’esterno e che attraversano longitudinalmente la piastra di raffreddamento stessa. Anche nel resto della moto, la scelta dei materiali è stata senza compromessi: piastre strutturali di alluminio lavorate dal pieno, lamiere di alluminio piegate, rivettate e anodizzate. Saranno i motociclisti tanto moderni da sorvolare sull'assenza del motore termico con alette di raffreddamento, sostituito da un blocco di alluminio? Anche su questo aspetto verte la sfida delle moto elettriche.
L’ultimo anno è stato impegnativo per Energica, azienda modenese che produce motocicli elettrici: si è quotata in Borsa e ha avviato la produzione industriale. Una delle caratteristiche salienti di Energica è di ricaricare in soli 30 minuti l’85% delle batterie sia della sua streetfighter Eva (ora disponibile anche in bianco) sia della sportiva Ego (nel 2017 disponibile nella versione Italian Flag, una customizzazione tricolore disponibile su richiesta). A Eicma 2016 Energica espone un’interessante prototipo, la EsseEsse9 (il nome è un omaggio alla famosa via Emilia), che lascia intravvedere il terzo modello che arriverà nel 2018. L’intenzione è stata realizzare una moto coraggiosa, appassionata, e sincera: nella EsseEsse9 la cassa batteria è a vista; per la prima volta, infatti, la casa modenese svela il componente tecnico che contiene nella loro interezza le batterie ricaricabili, sigillandole al proprio interno. La cassa batteria Energica ha un brevetto depositato ed è stata studiata per evitare il surriscaldamento cui vanno incontro le batterie durante l’uso, che ne riduce fortemente il ciclo di vita. Il contenitore visibile sulla EsseEsse9 comprende una piastra di raffreddamento realizzata in alluminio e provvista di numerosi fori passanti che comunicano con l’esterno e che attraversano longitudinalmente la piastra di raffreddamento stessa. Anche nel resto della moto, la scelta dei materiali è stata senza compromessi: piastre strutturali di alluminio lavorate dal pieno, lamiere di alluminio piegate, rivettate e anodizzate. Saranno i motociclisti tanto moderni da sorvolare sull'assenza del motore termico con alette di raffreddamento, sostituito da un blocco di alluminio? Anche su questo aspetto verte la sfida delle moto elettriche.
Foto e immagini
Aggiungi un commento